Allo Stalker Teatro va in scena lo spettacolo “Padre Nostro” di Ivana Messina della Compagnia Kulturscio’k, un tentativo di parlare di ciò da cui veniamo, discendiamo, di ciò che ci ha generato restando però mistero e complessità da analizzare. Un velo tra il Padre, nascosto nel suo mondo di suoni e codici, e il vuoto della scena accoglie gli spettatori che saranno a breve inondati di luci, rumori, coreografie e segni corporei forti e sprezzanti. Ivana Messina crea una trama fatta di monologhi sussurrati, a volte gridati, altre volte implorati, gesti e spazi occupati a ritmo di passi rancorosi e pungenti, per raccontare l’odio per il Padre, e poi la comprensione, la consapevolezza di un dolore che non nasce da là, da quell’oltre in cielo che domande affamate non possono smuovere, ma che bisogna cercare in fondo, dentro se stessi. Solo allora si può infrangere il velo e deporre le armi di una guerra che acquieta l’anima in una cerimonia di mestizia e tregua che ci fa sopportare l’essere qui ora, in questi panni umani, troppo umani.
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Creazione di Ivana Messina / Kulturscio’k
supporto alla creazione Erika di Crescenzo
con Ivana Messina, Mario Trimarco
video installazione Franco Borrelli