Una Woodstock romana di due giorni con giovani talenti emergenti ma anche affermati artisti della Capitale. Arriva sabato 2 e domenica 3 giugno RETAPE, la seconda edizione del Festival ideato e organizzato dalla Fondazione Musica per Roma dedicato alla scena musicale romana. Saranno 20 gli artisti che si alterneranno sul palco della cavea nella due giorni incastonata all’interno del Roma Summer Fest.
Sabato suoneranno: Luca D’Aversa, Mirkoeilcane, Leo Pari, Filippo Gatti, Rho, Germanò, Il Grido, Amir, Assalti Frontali, Cor Veleno, Garcon Fatal, Bombay; domenica invece Artù, Lillo e I Vagabondi, Los3Saltos, Ardecore, The Niro, Orchestraccia, Piotta, Bamboo, Mesa.
Retape, che a differenza della prima edizione si è evoluto nel progetto ed è durato 6 mesi, è un’occasione unica per fare il punto della scena attuale a Roma che è cresciuta negli ultimi anni in maniera straordinaria sia per quantità delle proposte sia per qualità. Originalità, impegno e passione sono le caratteristiche comuni di questa ondata musicale che ha riportato Roma al centro della scena musicale italiana, un luogo unico dove si incrociano i percorsi e le esperienze più diverse ma tutte allo stesso tempo interessanti e in grado di richiamare un pubblico nuovo e numeroso.
La rassegna quest’anno si è sviluppata in maniera più articolata, complessa e con una formula rinnovata, ampliata, sviluppandosi in diverse micro rassegne all’interno della stagione annuale: Retape Lab, nel Teatro Studio Gianni Borgna ha visto protagonisti ospiti come Tommaso di Giulio, Mòn, Andrea Ra e La Scala Shepard; Retape Off, invece ha rappresentato una vera e propria forma di scouting della Fondazione Musica per Roma nelle realtà dei club e delle strutture alternative romane (CSO La Strada, Teatro Tor Bella Monaca, DeFrag, Geronimo’s, Jailbreak) sostenendo e promuovendo i concerti di Chiara Padellaro, The Artisan, Mark Hanna Band e I dei degli Olimpo.
Radiorock 106.6 è stata la radio sponsor ufficiale che ha raccontato in questi mesi assieme alla Fondazione Musica per Roma il progetto ed i vari artisti di Retape.
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GLI ARTISTI IN PROGRAMMA:
LUCA D’AVERSA
Il cantautore romano Luca D’Aversa pubblica il primo album per Sunnybit intitolato semplicemente “Luca D’Aversa” nel 2013. Il suo EP d’esordio “Mettiti Comodo”, uscito nel settembre 2011, conteneva il brano “Imparerò”, incluso nella colonna sonora del film di Massimiliano Bruno “Viva l’Italia”. Il regista utilizzerà ancora un suo brano, “Troppo Poco”, per il suo film successivo “Confusi e Felici”. Luca D’Aversa inizia a suonare la chitarra a 13 anni. Nel 2018 pubblica il suo secondo album dal titolo “Fuori” per DIY Italia/Sony Music. Registrato in parte nel suo studio (L’Albero recording studio) e coprodotto insieme a Marta Venturini, dall’album sono stati finora tratti i singoli “Voleranno Via e “Lasciati Sorprendere”. Quest’ultimo accompagnato da un video particolarmente intenso girato da Dandaddy.
MIRKOEILCANE
Mirko Mancini, cantautore romano, in arte Mirkoeilcane, nasce il 6 maggio 1986. Negli anni lavora come chitarrista in studio sia su dischi che per spot e sigle televisive e suona dal vivo con diversi artisti. Compone diverse colonne sonore come quella della web serie “Forse sono io”, dei corti “Memories”, “Il lato oscuro” e “Quattro battiti” e del film “I peggiori”. Impegnato nella scrittura di testi e musica per altri artisti, nel 2016 decide di avviare una carriera musicale da solista, che viene consacrata con l’uscita del suo primo disco omonimo a gennaio. Nel 2016 Vince il Premio Bindi, il Premio Incanto e il Premio Musica Controcorrente come Miglior testo e migliore interpretazione di cover. Il suo primo album figura tra le cinquanta opere prime candidate al Premio Tenco. Nel 2017 vince Musicultura e firma un contratto discografico con l’etichetta Fenix Entertainment. Apre, sul palco principale del MEI-meeting delle etichette indipendenti, il concerto per i 40 anni di carriera degli Skiantos.
LEO PARI
Leo Pari è un cantautore, musicista e producer romano. Dopo i primi due album, rispettivamente “LP” e “Lettera al futuro”, nel 2012 esce “Rèsina”, terzo album e primo capitolo della trilogia che continuerà con “Sirèna” nel 2013 e nel 2016 con “Spazio”, tutti e tre usciti per Gas Vintage Records. In parallelo Leo Pari porta avanti la sua carriera di autore e musicista collaborando con tantissimi artisti come: The giornalisti (in tour con la band dal 2016), Simone Cristicchi (con il quale firma i testi di “Vorrei cantare come Biagio” e “La prima volta che sono morto” in gara a Sanremo 2013), Roberto Angelini, Tommaso Paradiso, Roy Paci,Tommaso Colliva, Niccolò Fabi e Gazzelle. Di quest’ultimo, segue la supervisione artistica di “Superbattito”, la sua opera prima. Nel 2017 arriva il contratto editoriale in esclusiva per la Universal Italia.
FILIPPO GATTI
Filippo Gatti, cantautore e produttore romano, classe 1970, vive e lavora da molti anni in Maremma. È il leader e fondatore degli Elettrojoyce, una delle rock band più interessanti degli anni ’90, e dal 2003 è all’attivo come solista. Con gli Elettrojoyce pubblica nel 1996 il suo primo album, autoprodotto e omonimo, “Elettrojoyce”. La Sony Music mette la band sotto contratto per la produzione dei due successivi album “Elettrojoyce (2°)”, nel 1999, e “Illumina”, l’anno dopo. Ogni album rappresenta un tassello di una quadrilogia che comprende anche “Tutto sta per cambiare” (2003), il suo primo disco da solista. A partire dal 2002 Filippo Gatti inizia collaborazioni in qualità di autore, arrangiatore, musicista e produttore artistico, con artisti tra i migliori della scena musicale alternativa italiana come Bobo Rondelli, Riccardo Sinigallia e molti altri. Nel 2012 esce il secondo disco solista, intitolato “Il pilota e la cameriera”. Nel 2014 realizza – come produttore – il disco collettivo/concerto “Maremma Orchestra”, tributo alla terra che lo ha accolto ed ispirato, con 80 musicisti maremmani. Tra i progetti più recenti, la produzione del disco “Missili e somari” di Luca Carocci e del disco “Secondo me mi piace” del gruppo Il ballo dell’Orso, uno dei vincitori del concorso Toscana Cento. Il suo ultimo disco di inediti, uscito lo scorso dicembre, si intitola “La testa e il cuore”, il diario di un viaggio immaginario, un racconto poetico, ispirato al racconto epico di Ulisse.
RHÒ
Rhò (Rocco Centrella) è un musicista e producer che vive a Roma da 18 anni. Si muove tra linguaggi e ambiti diversi. La sua natura poliedrica lo porta a occuparsi non solo di musica, ma anche di creatività televisiva per gruppi internazionali (Fox, A+E) e di musica per il cinema (The Young Pope – A tale of Filmaking, Il padre d’Italia). La sua base è l’Italia ma la sua musica arriva a toccare gli Stati Uniti in diversi momenti: prima per una collaborazione con il premio oscar Ridley Scott e poi per un progetto che unisce tecnologia e musica con i ricercatori Google Glass del Georgia Tech di Atlanta. Il suo ultimo lavoro Neon Desert, uscito a febbraio 2018 per Gibilterra/PeerMusic/Believe, racconta un mondo elettronico fatto di “suggestioni multi-strato, con vibrazioni sintetiche che sembrano arrivare da lontano, fuse con qualche vaga pulsione vintage e molti groove drammatici, sui quali s’appoggia un flauto traverso che non t’aspetti” (Brunelli, Il Venerdì).
GERMANÒ
Alex Germanò, nato a Trastevere e cresciuto a Monteverde Vecchio, è stato circa una dozzina di volte in Australia per via della doppia cittadinanza. Ha viaggiato molto, ma poi ha visto Il Sorpasso di Dino Risi. Inizia a fare musica nel 2008 con i “Jacqueries” e nel 2012 fonda l’art rock band “Alpinismo” con cui pubblica un ep per 42 Records. Franco Califano ed Enzo Carella sono i suoi autori e personaggi preferiti. “Per Cercare il Ritmo” è il primo full-lenght di Germanò uscito per Bomba Dischi/Universal e anticipato dai singoli “Dario”, “L’automobile che corre”, “Grace” e “San Cosimato”. L’album raccoglie 9 canzoni d’amore, d’amicizia, di solitudine, di malinconia mista a indolenza giovanile, nascondendo una propensione di ricerca positiva. È un disco semplice e personale in tutti i suoi aspetti, che parla di sentimenti nelle sue dinamiche più intrinseche su atmosfere che devono al jazz, alla Motown, al pop-rock e alla disco-music.
IL GRIDO
Il Grido nasce nel 2012 da un’idea di Andrea Jannicola (chitarra) e Giuseppe Di Bianca (voce). Già nell’anno successivo esce il primo Ep composto da quattro inediti con relativi videoclip e una cover. Dopo diversi cambi la formazione diventa stabile e definitiva nel 2014 con Davide Costantini al basso e Lorenzo Spurio Pompili alla batteria. Garage e palchi forgiano presto un suono nuovo dal carattere inconfondibile e undici pezzi di grande impatto che la band registra nel luglio 2016. Il primo disco de Il Grido viene pubblicato il primo aprile 2017 sotto il marchio della Volume! discografia moderna. Il resto è ancora tutto da scrivere. Il Grido ha già all’attivo diverse aperture per importanti band come Lo Stato Sociale, Marta Sui Tubi, Federico Zampaglione, Zibba, Soviet Soviet, Go!Zilla, His Clancyness e partecipa a festival come Anxur Festival, Gallinarock, MEI – meeting delle etichette indipendenti di Faenza. Nel 2018 partecipa al contest organizzato da “Rock On Parade” e vince l’opening act per Omar Pedrini (a Largo Venue) e l’ingresso nella line-up del festival del Primo Maggio dei Castelli.
AMIR
Nato e cresciuto nel quartiere di Torpignattara da padre egiziano e madre italiana, Amir si è avvicinato alla cultura hip hop negli anni novanta, prima come breaker e successivamente come writer nel collettivo romano The Riot Vandals. Nel 2005 Amir inizia a lavorare al suo primo album solista, intitolato “Uomo di prestigio”, prodotto dall’etichetta indipendente canadese Prestigio Records e pubblicato successivamente dalla EMI/Virgin nel luglio 2006; Nel 2007 è stata la volta del secondo album in studio Vita di prestigio, seguito da altri album pubblicati a cadenza annuale, “Paura di nessuno”, “Amir 2.0” e “Pronto al peggio”. Nel 2012 ha creato l’etichetta discografica indipendente, con la quale ha pubblicato l’album “Grandezza naturale” e nello stesso anno compone insieme ai The Ceasars la colonna sonora del film “Scialla!” di Francesco Bruni, entrando in nomination ai David di Donatello e al Nastro d’argento come miglior canzone da film. Fino ad ora è l’unico rapper ad aver calcato il red carpet del Festival del cinema di Venezia, e ad essere ricevuto in una cerimonia ufficiale dal Presidente della Repubblica Italiana. Nel 2014 ha pubblicato per il download gratuito l’album Ius Music, seguito nel giugno dell’anno successivo dall’EP “Un quarto d’ora di celebrità”.
ASSALTI FRONTALI
Gli Assalti Frontali nascono nel 1991 dalle ceneri del collettivo musicale romano Onda Rossa Posse (ORP), sorto, sul finire degli anni ottanta in seno all’emittente radiofonica romana Radio Onda Rossa. Il 15 giugno 1990 pubblicano il minialbum “Batti il tuo tempo”, prima uscita discografica del gruppo e uno dei primissimi dischi di hip hop cantato in italiano. Nonostante l’autoproduzione e una distribuzione indipendente, soprattutto nei centri sociali e nelle “situazioni di movimento”, il disco ottiene un grandissimo successo e vende circa diecimila copie, facendo esplodere in Italia il cosiddetto fenomeno delle posse. Tra il 1991 e il 1993, dall’esperienza dell’Onda Rossa Posse nascono due gruppi: AK47 e Assalti Frontali. Da allora Assalti Frontali è in attività ininterrottamente da quasi trent’anni con dieci dischi all’attivo, dalla pietra miliare “Batti il tuo tempo” passando per “Banditi” e “Profondo rosso”, hanno scandito il ritmo di tre decadi rinnovando il linguaggio sempre vicino ai movimenti con il loro rap definito “poesia della strada”. L’ultimo singolo “Fino all’alba” è uscito da pochi giorni.
COR VELENO
La band nasce a metà degli anni novanta. La loro prima canzone ufficiale è “21 TYSON”. La traccia ottiene un notevole riscontro a livello underground. Assieme a Piotta realizzano “Incompatibile”, scritto in memoria dell’amico MC Giaime. Dopo il successo ottenuto dalle prime canzoni, aprono i live di moltissimi artisti americani, tra i quali De La Soul, Wu-Tang Clan, The Game e Busta Rhymes. Nel 2002 debuttano con il loro primo album, dal nome emblematico “Rock ‘n’ Roll”. L’album della svolta però è “Heavy Metal” (2004), che li fa conoscere al di fuori della scena rap e li porta a suonare in tutto il paese. All’inizio del 2006 firmano un contratto per Sony Music, con la quale pubblicano il terzo disco ufficiale del gruppo dal titolo “Nuovo Nuovo”. Tra gli ospiti Roy Paci, Tormento e Amir. Il disco si propone come una sorta di manifesto musicale per una generazione che ha sdoganato il rap in Italia, ed è ormai pronta per il grande salto verso un pubblico più vasto. Da quel momento sono tanti i progetti, i brani fino al loro ultimo singolo “SHUT THA FUCK UP” dello scorso aprile.
GARÇON FATAL
Dopo aver militato in varie punk band del circuito romano, il vocalist Luigi Bonanni (Bads, Centocelle City Rockers) assieme a Lorenzo Tovoli ed Andrea Morelli (entrambi provenienti dai Klaxon) formano i Garçon Fatal nel 1986 con Carlo Riccioli (Nighters, Bloody Riot) alla batteria. Registrano il primo demo “Liars” che farà da colonna sonora ad un film soft-core di Joe D’Amato in cui faranno una breve apparizione. Nel 1987 registrano per la High Rise di Federico Guglielmi con la cover degli Sweet “Fox on the run” a conferma dell’orientamento punk-glam del gruppo. Nel 1989 la fiorentina Contempo Records produce l’album “Love and pride”. Il 1993 vede la svolta del cantato in italiano con la produzione del demo “Tre spaghetti in…”. Con l’entrata di Duracell (Fingernails) alla batteria, il sound si fa decisamente più aggressivo. Nel 2001 Bonanni ritorna in pista con una nuova line-up e registra “Il meglio del niente”. Il sound dei Garçon Fatal segue le tematiche glam-punk dei Generation X, Damned, Sex Pistols, Who. Nel 2018 in occasione del suo trentennale esce la ristampa del Primo LP Love & Pride per la Contempo Records che festeggia i suoi primi quarant’anni di attività. Per questa occasione gli storici componenti del gruppo (Bonanni, Tovoli, Morelli, Riccioli) si sono riuniti per partecipare a vari eventi e promuovere l’uscita del disco prevista per l’autunno del 2018.
BOMBAY
Bombay è un giovane cantautore folk rock romano, orgoglioso abitante della zona di Torpignattara (per i romani Doc, ‘Torpigna‘). Il disco omonimo, pubblicato nell’agosto del 2015, è un intreccio brioso tra la musica folk e le canzoni d’amore definite dallo stesso autore come «sospese tra patimenti e umano sopravvivere, leggere ma non troppo». La musica proposta da Bombay è fresca, una leggera costellazione di versi dedicati all’amore e alle tante storie che si possono incontrare nel cammino della propria esistenza, tra quella folla di anime che si muove lungo il nostro stesso cammino. ”Bombay” è un album totalmente autoprodotto e registrato al Roxy Music di Torpignattara si compone di nove tracce nate spontaneamente da un musicista che fa ingresso nell’immenso e variegato spazio dedicato a quest’arte con un atteggiamento allegro e spensierato.
ARTU’
Artù è il nome d’arte di Alessio Dari, cantautore definito del “passato prossimo”, che nelle sue canzoni affronta tematiche legate alle difficoltà esistenziali, dal malcontento sociale alle ipocrisie di una società conformista in cui l’immagine vince sull’essenza. La malinconia celata nei suoi testi ironici e pungenti apre però le porte alla speranza, al sogno e a credere che il cambiamento sia possibile. Nel 2013 pubblica il suo primo disco eponimo, al cui interno c’è un brano composto a quattro mani col suo amico e collega Alessandro Mannarino, “Giulia domani si sposa”. Nel 2016 presenta il suo secondo lavoro discografico dal titolo “Tutto Passa” dove ritroviamo nuovamente la presenza di Mannarino nel brano “Tutti a Scuola”. Il 25 maggio è uscito il suo terzo album “VOLA ALE!”, anticipato dal singolo “TI VOGLIO”, brano inedito di Rino Gaetano, che Artù ha completato e portato alla luce.
LILLO E I VAGABONDI
La band è composta da Lillo (voce, chitarra, danza e cazzeggio), Loredana Maiuri (voce e cazzeggio), Paolo Di Orazio (batteria e cazzeggio), Fabio Taddeo (chitarra e cazzeggio), Mimmo Catanzariti (basso e cazzeggio) Cristina Pensiero ed Erika Sorbera (cori, danza e cazzeggio). La Band ripercorre grandi Hit del Rock energizzate dalle coreografie di Cristina Pensiero, alternate da pezzi originali e intrattenimento comico. Un “varietà musicale” che mira a mischiare tre elementi primari: musica, danza e comicità. Un omaggio alla musica Rock gestito in chiave ironica.
LOS 3 SALTOS
Un moderno vascello di pirati metropolitani solca l’asfalto ingeneroso della città di Roma immersa nel surreale silenzio della sua notte urbana. Due sirene intonano un canto sul ponte di prua, una grancassa accompagna, una chitarra graffia sulle corde, il basso srotola il suo tappeto, le percussioni incedono e un pianoforte sgangherato batte sulla melodia… il coro del manipolo dei sette si alza sempre più forte mentre l’imbarcazione sfiora i palazzoni delle borgate e si insinua nella più profonda periferia, ai confini della civiltà. Risuona una “misticanza” sonora alla romana: cumbia, murga, power-folk meticcio, cantautorato selvaggio e sonido sud-europeo. Los3saltos come un’onda che si infrange sulle granitiche scogliere del mediterraneo o sulle spiagge tropicali del Sud-America, travolge e stravolge, trascina via con sé tutto ciò che incontra e spezza le catene della monotonia dei generi. Los3saltos: la band portatrice di freschezza e di coraggioso cantautorato-metropolitano che ricerca le proprie radici sonore nella cultura musicale del Sud del Mondo e nelle caleidoscopiche influenze dei suoi componenti.
ARDECORE
Il gruppo che ha recuperato la tradizione folk popolare romanesca restituendole una nuova veste sonora ed interpretativa nell’arco dei 4 album dati alla luce dal 2005 ad oggi. Premio Tenco nel 2007, nell’ ultimo album Vecchia Roma del 2015 abbandonano provvisoriamente la composizione originale, a loro parere in questo momento divenuta troppo inflazionata, tornando come agli inizi, sulla reinterpretazione degli episodi meno conosciuti della cultura musicale di Roma, rivisitandoli con arrangiamenti che li mutano radicalmente in una forma che guarda al passato pur mantenendo quell’ approccio avanguardista che ha reso unico lo stile del gruppo.
THE NIRO
Cantautore, polistrumentista romano. Acclamato dalla critica e dalla stampa nazionale per il carattere unico e innovativo dei suoi album, The Niro è altresì apprezzato da “colleghi” illustri che lo hanno chiamato ad aprire i loro concerti. Tra i tanti: Deep Purple; Amy Winehouse; Sondre Lerche; Carmen Consoli, Okkervill River, Caparezza, Malika Ayane (per la quale attualmente è anche autore). Apprezzato anche all’estero, si esibisce soprattutto tra Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Ha collaborato con il manager dei Radiohead Chris Hufford al progetto Anti Atlas. The Niro compone anche per il Cinema. Da ottobre partirà il tour di “Nowhere”, un film musicale scritto da The Niro che verrà portato in scena in diverse forme.
MESA
Mèsa è nata a Roma e a Roma è sempre stata anche se sta ancora cercando di sviluppare un livello di romanità convincente. Dopo avere imparato a fare il barrè, inizia la sua vita da cantautrice. Un cantautorato femminile fine ma potente, ricco di sfumature timbriche, testuali e musicali che non passano inosservate Nel gennaio del 2017 pubblica indipendentemente il suo primo EP omonimo e suona moltissimo in giro per la penisola, in locali, case e giardini. Verso la fine del 2017 incide il suo primo album full length, “Touché”, uscito per Bomba Dischi nel 2018, undici canzoni che esclamano e ammettono di essere state colpite nel vivo da una stoccata avversaria. Se non è l’avversario, è lei a fare notare a sé stessa i piccoli e grandi intoppi della vita, delle relazioni, delle aspettative. Ogni canzone sembra un incontro di scherma dove non importa tanto chi vince o contro chi si gareggia, quanto il non aver paura di gridare “touché”!
ORCHESTRACCIA
L’Orchestraccia è una formazione aperta, nata dall’idea e dalla voglia di attori e cantanti di unire esperienze e confrontarle, cercando una forma innovativa di spettacolo, che comprendesse musica e teatro in una lettura assolutamente attuale. Partendo dal folk degli autori romani tra Ottocento e Novecento, l’Orchestraccia riscopre tutte quelle canzoni e poesie che sono patrimonio della cultura italiana e perle della tradizione romana. Tradizione che prosegue con la creazione di inediti della band, in un mix di teatro canzone di grandissimo impatto. Questo “gruppo itinerante folk-rock romano”, si compone in modo creativo e disordinato di attori, cantautori, musicisti, performers: Marco Conidi, Edoardo Pesce, Luca Angeletti, Giorgio Caputo e tanti altri amici si aggiungono: artisti e sopraffini musicisti come Gianfranco Mauto, Salvatore Romano, Fabrizio Lo Cicero.
PIOTTA
Piotta, nome d’arte di Tommaso Zanello, è cantante, musicista e produttore attivo dagli Anni ’90 nella scena alternative, con un percorso che mescola popolarità e successi di massa. Dopo le esperienze da DJ all’interno di alcune radio romane, inizia a scrivere testi rap e comporre beat. Assieme a Colle der Fomento, Rome Zoo, Turi e Squarta dei Cor Veleno è uno dei pionieri della scena Hip-Hop italiana. Negli anni integra il suo sound con il rock, con il reggae e l’elettronica fino ad arrivare alle ultime produzioni crossover degli ultimi album come “Odio gli indifferenti” e “Nemici”. Integra la sua attività di musicista con quella di produttore per la sua label indipendente La Grande Onda, alterna attività di impegno sociale, giornalismo, letteratura e teatro.
BAMBOO
I Bamboo sono uno spettacolo in grado di far suonare tutto: bidoni, pentole, plastica, folletti, spazzolini elettrici e pistole giocattolo. Dopo un anno di concerti il loro show è arrivato ovunque e segnalato tra le migliori novità del panorama italiano. L’idea di formare i Bamboo è del docente di percussioni Luca Lobefaro che nel 2008 raduna i musicisti più validi di un suo laboratorio di strumenti extra-musicali per continuare il lavoro di ricerca sonora con una vera e propria band. Lo scopo è quello di creare musica con strumenti “alternativi” del tutto lontani da quelli tradizionali, oggetti comuni della vita di ogni giorno. Nel 2013 esce il DVD del loro primo lavoro discografico, girato in una casa nelle campagne romane intitolato “What’s In The Cube?” che raccoglie sette pezzi del repertorio creato negli anni dai Bamboo.
GIUDA
Giuda è una band romana di cinque elementi, che suona un mix di punk rock anthemico degli anni ’70 con la forza brutale dei primi punk britannici, tutti interpretati in modo contemporaneo e originale. Alimentato dai suoni di gruppi come Slade, Glitter Band, Hector, Third World War e Slaughter & The Dogs, Giuda offre un rock and roll fresco e potente. Il loro album di debutto “Racey Roller” è stato onorato con l’iconica cover art per gentile concessione del designer francese e dei fan del glam Tony CrazeeKid. Altamente elogiato da pubblicazioni diverse come Mojo, The Guardian, Uncut, Rolling Stone, Vice (album dell’anno) e Maximum Rock’n’Roll, l’album rimane un vero classico di culto e un’ispirazione per le numerose orde di rocker che attualmente seguono la scia di Giuda.
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SABATO 2 E DOMENICA 3 GIUGNO CAVEA DALLE 19
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA
Biglietto unico: 8 euro; 2 concerti a 10 euro