Nel suo album di debutto con il violino solo, Roman Simovic, leader della London Symphony Orchestra, affronta i 24 Capricci op.1 di Nicolò Paganini, il manifesto del virtuosismo violinistico, ciò che da sempre rappresenta una vera e propria sfida per i più grandi interpreti di questo strumento.
Registrato a Novi Sad, Serbia, ed edito per l’etichetta della London Symphony Orchestra – LSO live – il doppio CD, pubblicato il 25 maggio 2018, regala una nuova interpretazione di questa opera miliare, una versione audace in cui Simovic, grazie al suo brillante virtuosismo e alla sua innata musicalità, si concede alcune libertà e qualche rischio come solo i più grandi violinisti possono azzardare.
I 24 Capricciop.1 per violino solo, composti tra il 1805 e il 1817 da Nicolò Paganini, il più grande virtuoso del violino della storia della musica, grazie anche ad una rara malformazione alla mano sinistra dovuta alla sindrome di Malfarn, rappresentano il nucleo del violinismo “romantico”. Insieme alle Sonate di Ysaye e alle Sonate e Partite di Bach costituiscono senza dubbio i più importanti pezzi che un violinista possa affrontare.
“Ho visto per la prima volta la partitura dei Capricci quando avevo 9 anni – dichiara Roman Simovic – e ho pensato che fossero ineseguibili, dunque sono estremamente soddisfatto di avere avuto la possibilità di registrarli!.”
Composizione didattica indiscussa, i 24 Capricci di Paganini costituiscono un’opera fondamentale della letteratura violinistica dove il ricorso a straordinari effetti timbrici, ritmici e vere e proprie acrobazie ha reso ancora più “diabolico” il mito di Paganini.
Ogni Capriccio si sofferma su singoli problemi e difficoltà di carattere musicale, espressivo, virtuosistico, dall’intonazione ai colpi d’arco, dalla diteggiatura all’uso degli armonici, dalle velocissime scale ed arpeggi al pizzicato della mano sinistra. Per affrontare questa “summa” del violinismo occorre una tecnica brillante ed eccezionale ed ogni più grande interprete desidera confrontarsi con il lavoro finale del compositore genovese.
Così Simovic va ad aggiungere questo nuovo lavoro alla sua crescente discografia che lo vede già alla guida del LSO String Ensemble oltre che solista nella prossima uscita discografica nei concerti per violino di Tchaikovsky e Glazunov sotto la guida di Valery Gergiev per l’etichetta Mariinsky.
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Nicolò Paganini (1782-1840)
24 Caprices for Solo Violin, op.1
Roman Simovic, violin
Record Label: LSO Live
LSO Live Store: https://lsolive.lso.co.uk/collections/cd/products/paganini-24-caprices
ALL MUSIC https://www.allmusic.com/album/paganini-24-caprices-mw0003165707
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Per informazioni:
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Via Giovanni Vitelleschi, 26 – 00193 – Roma
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BIOGRAFIA ROMAN SIMOVIC
Il brillante virtuosismo e l’innata musicalità, alimentati da un’ampia immaginazione, hanno portato il violinista Roman Simović ad esibirsi in tutti i continenti, calcando i palcoscenici delle più importanti sale da concerto del mondo, tra cui: Bolshoi Hall del Conservatorio Čajkovskij di Mosca, Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, Grand Opera House di Tel-Aviv, Victoria Hall di Ginevra, Rudolfinum Hall di Praga, Barbican Hall di Londra, Art Centre di Seoul, Grieg Hall di Bergen, Rachmaninov Hall di Mosca.
I numerosi premi vinti in concorsi internazionali (“Rodolfo Lipizer” in Italia, Sion-Valais in Svizzera, Yampolsky Violin Competition in Russia, Henryk Wieniawski Violin Competition in Polonia) lo hanno imposto come uno dei più importanti violinisti della sua generazione.
Come solista si è esibito con alcune tra le più prestigiose orchestre al mondo (London Symphony Orchestra, Orchestra Sinfonica del Teatro Mariinskij, Orchestra del Teatro Regio di Torino, Symphony Nova Scotia in Canada, Franz Liszt Chamber Orchestra in Ungheria, Camerata Bern, Camerata Salzburg, CRR Chamber Orchestra in Turchia, Poznan Philharmonia, Prague Philharmonia, Het Brabant Orchestra, BBC Scottish Symphony Orchestra) con direttori quali Valery Gergiev, Antonio Pappano, Daniel Harding, Gianandrea Noseda, Kristjan Järvi, Jiri Belohlavek, Pablo Heras-Casado, Nikolai Znaider, John Wilson, Mark Elder.
Regolarmente invitato a suonare in alcuni dei più importanti festival internazionali (Verbier Festival, “White Nights” Festival di San Pietroburgo, Moscow Easter Festival di Mosca, Dubrovnik Summer Festival in Croazia, BEMUS e NOMUS Festival in Serbia, Bergen Festival in Norvegia, Festival di Portogruaro in Italia, Granada Music Festival in Spagna), collabora stabilmente con rinomati musicisti tra cui Leonidas Kavakos, Yuja Wang, Gautier Capuçon, Tabea Zimermann, Misha Maisky, Shlomo Mintz, François Leleux, Itamar Golan, Simon Trpčeski, Janine Jansen, Julian Rachlin. Molto attivo anche in ambito didattico, tiene frequenti masterclass negli Stati Uniti, Regno Unito, Corea del Sud, Serbia, Montenegro, Israele ed Italia. Tra le sue prossime pubblicazione discografiche i Concerti di Tchaikovsky e Glazunov registrati insieme alla Mariinsky Orchestra diretta da Valery Gergiev per la Mariinsky label e i 24 Capricci di Paganini per la LSO live label. Simovic ricopre inoltre il ruolo di primo violino solista della London Symphony Orchestra.
Roman Simovic suona un violino Antonio Stradivari del 1709, generosamente donato da Jonathan Moulds, presidente della Bank of America.