Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Pianoforte Conrad Tao
Direttore Maxim Rysanov
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Triplo appuntamento per un doppio ritorno a laVerdi. Giovedì 10 (ore 20.30), venerdì 11 (ore 20.00) e domenica 13 (ore 16.00) Maggio, all’Auditorium di Milano, Maxim Rysanov salirà sul palco di largo Mahler alla guida dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, dopo il debutto in stagione lo scorso dicembre, nella doppia veste di direttore e solista, con la Sinfonia Concertante per violino e viola di Mozart. Questa volta invece il conductor ucraino si produce in un programma tutto russo, che ci riporta al Novecento di Prokof’ev – Sinfonietta op. 5/48, che precede il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in Do maggiore – e Sostakovic, con il Quartetto n. 8 in Do minore, nella trascrizione per orchestra d’archi realizzata, in accordo col compositore stesso, da Rudolph Barshai, col titolo di Sinfonia da camera.
Non è tutto. Il pubblico de laVerdi potrà ascoltare, due anni dopo il successo del 2016, il pianista statunitense Conrad Tao, classe 1994, considerato uno dei migliori interpreti a livello mondiale della sua generazione: sarà sua l’esecuzione del Concerto di Prokof’ev.
(Biglietti: euro 36,00/16,00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2, www.laverdi.org – www.vivaticket.it).
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Programma
Prokof’ev
Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in Do maggiore op. 26
Dopo lo “scandaloso” Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in Sol minore (Pavlovsk, 1913), anche il Concerto n. 3, realizzato con materiale abbozzato nel corso degli anni, fece fatica ad essere accettato sia dal pubblico sia dalla critica. Ma come per l’altro, anche per questo, che risente in modo molto marcato della vicinanza cronologica con l’opera L’Amore delle tre melarance e con il balletto Il buffone, le diffidenze furono rapidamente superate e ben presto entrambe si imposero come le creazioni più popolari del musicista.
L’intellettuale simbolista russo Kostantin Baistront, che in quegli anni incontrò il musicista sulle coste dell’Atlantico, fu il primo ad ascoltare privatamente il Concerto e in seguito scrisse un sonetto che suona più o meno così: …in alcuni passaggi si balla il valzer…i secoli guidano la gavotta/ improvvisamente un animale primitivo, cresciuto dai nemici/ ruppe tutte le manette, minacciò con il corno/ ma poi ecco giungere un dolce suono da lontano/ i bambini costruivano castelli con le conchiglie/ com’è bello in lontananza il davanzale dell’opera// ma selvaggio innalza una barriera l’uno contro l’altro…”. Nel corso del suo cammino le parti liederistiche si giustappongono a quelle dalle sonorità piene, così come episodi luminosi ed episodi puramente ritmici si collegano mirabilmente tra loro. Nel finale coglie di sorpresa il tema del pianoforte, che si impone con nitidezza e con un soffio di spiritualità, che pare richiamare le figure di alcune favole russe.
Gabriella Mazzola Nangeroni
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Sostakovic
Sinfonia da camera op. 110
(Versione orchestrale del Quartetto n. 8 a cura di Rudolph Barshai)
La Sinfonia da camera op. 110 non è un brano originale ma la trascrizione per orchestra d’archi dell’Ottavo Quartetto op. 110 di Sostakovic, compiuta dal compositore e direttore d’orchestra Rudolph Barshai su autorizzazione dello stesso musicista sovietico. Il nuovo titolo – come ebbe occasione di scrivere l’autore della trascrizione – si deve a Sostakovic, che avrebbe peraltro dichiarato che la nuova versione del brano gli sembrava suonasse persino meglio dell’originale. Un complimento non da poco, se è vero che l’Ottavo Quartetto, se non forse la migliore pagina cameristica, è certo la più popolare ed eseguita tra quelle sostakoviane; ma che è indirettamente confermato dalle autorizzazioni che il compositore accordò successivamente a Barshai di trascrivere il Terzo e il Decimo Quartetto, che diventavano così, rispettivamente, la Sinfonia per archi e fiati op. 73 e la Sinfonia per archi op. 110. Se un merito effettivamente possiede la trascrizione eseguita nella presente occasione è quello di potenziare, se possibile, il principale tratto espressivo dell’originale, ossia la sua claustrofobica intensità drammatica. Tale è infatti il risultato derivante dallo stile del trascrittore che, mantenendo ovviamente il materiale melodico e armonico sostakoviano, vi aggiunge il timbro grave dei contrabbassi, una frequente divisione degli archi a due e la contrapposizione, limitatamente ai movimenti estremi, tra il “tutti” orchestrale e le parti solistiche di violino e violoncello.
Quanto al Quartetto di Sostakovic in sé, è difficile stabilire in quale misura la sua cupezza, la sua tensione quasi mahleriana sia derivata dalla riflessione sulla morte e sugli orrori della guerra. Due circostanze lo fanno supporre: in primo luogo che l’Ottavo Quartetto, composto il 12-14 luglio 1960 a Dresda, dove l’autore si era recato per un soggiorno di cura, è dedicato “alla memoria delle vittime del fascismo e della guerra”, che nella sola città di Dresda erano state circa sessantamila; secondariamente, che fu composto contemporaneamente alle musiche per film Cinque giorni – cinque notti, che è una pellicola ad alta temperatura drammatica, incentrata anch’essa sulla devastazione umana e materiale di popolazioni che subirono la guerra.
Ma al di là di tali riferimenti, comunque esteriori, il Quartetto rivela un grado di autobiografismo tale da far supporre che Sostakovic l’avesse composto a guisa di rito funebre per la propria morte. (…).
Enrico Girardi
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Biografie
Maxim Rysanov, direttore e viola. Originario dell’Ucraina, ha fatto di Londra la sua casa. Ha studiato viola con Maria Sitkovskaya a Mosca e alla Guildhall School of Music and Drama di Londra con John Glickman. Sempre alla Guildhall School ha continuato gli studi di direzione d’orchestra con Alan Hazeldine; ha partecipato a diversi corsi di perfezionamento, tra cui uno con Gennady Rozhdestvensky e Jorma Panula.
Si è affermato come uno dei musicisti più vivaci e carismatici. È noto principalmente per le sue performance come violista, ospite nelle più importanti stagioni del panorama musicale internazionale come BBC Last Night of the Proms, Edinburgh Festival, Salzburg Festival. Attualmente alterna l’attività di violista a quella di direttore d’orchestra.
Gli impegni come direttore includono concerti con l’Orchestra della Radio Spagnola, Basel Symphony Orchestra, Lithuanian Chamber Orchestra, Riga Sinfonietta, London Mozart Players, Baltic Neopolis, Scottish Ensemble, Russian National Orchestra, Oslo Camerata, Moscow Musica Viva, Kiev Soloists, Orquesta Sinfónica de Castilla y León, Georgian National Symphony Orchestra, Częstochowa Philharmonic Orchestra, Chamber Orchestra CHAARTS, Detmold Chamber Orchestra, Dala Sinfonietta, Southbank Sinfonia e così come i concerti ai Festival di Dubrovnik, Utrecht, Boswil, Surrey Hills e il Pechino Viola Festival. Durante questa stagione dirigerà Hong Kong Sinfonietta, Plovdiv Philharmonic, Sofia Opera Orchestra, Sofia Philharmonic, Royal College of Music String Orchestra e Pforzheim Stadtsorchester.
Appassionato musicista da camera, tra i suoi partner ricordiamo Maxim Vengerov, Janine Jansen, Mischa Maisky, Gidon Kremer, Nicola Benedetti, Vadim Repin, Augustin Dumay, Viktoria Mullova, Alexander Sitkovetsky, Sol Gabetta, Kristina Blaumane, Leif Ove Andsnes, Denis Matsuev, Ashley Wass, Michael Collins, Martin Fröst, Alexei Ogrintchouk, Alice Coote, Eldar Nebolsin, e Jakob Katsnelson.
Il direttore-violista è da tempo affermato sulla scena musicale internazionale, come è attestato dai riconoscimenti ricevuti, tra cui il Classic FM Gramophone Young Artist of the Year Award, il BBC Radio 3 New Generation Award, il secondo premio al Concorso “Lionel Tertis e Valentino Bucchi” di Ginevra.
Il suo entusiasmo per la musica “nuova” ha dato vita a inedite e originali collaborazioni. Tra i frutti più interessanti di questo asptto della sua poliedrica attività, vi sono le anteprime mondiali dei brani di Dobrinka Tabakova, Richard Dubugnon e Valentin Bibik. Ha intrapreso una stretta collaborazione con Benjamin Yusupov, Leonid Desyatnikov, Giya Kancheli, Artyom Vassiliev ed Elena Langer. Nel 2014 ha eseguito il Doppio Concerto di Penderecki in prima esecuzione in Russia. Nel 2016 è stato protagonista dell’anteprima del nuovo Concerto per viola di Peteris Vasks, co-commissionato dalla BBC National Orchestra of Wales, Vale of Glamorgan Festival e dall’Orchestre Philharmonique de Strasbourg. Altri appuntamenti lo vedranno protagonista con la Turku Philharmonic, Riga Sinfonietta, Hong Kong Sinfonietta, Scottish Chamber Orchestra, Wurttemburgisches Kammerorchester Heilbron e la Lithuanian Chamber Orchestra.
Le sue registrazioni in commercio continuano a ricevere importanti riconoscimenti tra cui il Gramophone Editor’s Choice, ECHO, ICMA, Gramophone e una nomination ai Grammy, nonché a raggiungere la vetta delle classifiche di iTunes negli Stati Uniti. Inoltre, ha collaborato al disco d’esordio della compositrice Dobrinka Tabakova nel 2013 – candidato per un Grammy Award. Nel giugno 2017 l’etichetta Onyx ha pubblicato un doppio cd dedicato a musiche di e ispirate da Schubert, dove il maestro suona e dirige.
Suona una viola Giuseppe Guadagnini (1780), in prestito esteso dalla Elise Mathilde Foundation.
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Conrad Tao, pianoforte. È internazionalmente accreditato come uno dei più promettenti e giovani pianisti e compositori della sua generazione.
Il New York Times ha definito Conrad Tao un musicista capace di “sondare l’intelletto e di esprimere una visione artistica a cuore aperto”; “Un compositore riflessivo e maturo, dotato di un talento feroce” fa eco NPR.
Nel Giugno del 2011, la Commissione della Casa Bianca presso il Dipartimento di Educazione di Stato ha assegnato a Tao il titolo di “Studioso Presidenziale” nelle Arti, e la Fondazione Nazionale per l’avanzamento nelle Arti lo ha premiato con la Young Arts Gold Medal per la musica.
Nello stesso anno, Tao è stato nominato Gilmore Young Artist: onorificenza conferita ogni due anni ai pianisti americani di maggior talento della nuova generazione.
Nel Maggio del 2012, è stato insignito del prestigioso Avery Fisher Career Grant. Nel corso della stagione 2015/16 è apparso al fianco della Philadelphia Chamber Orchestra, Pittsburgh Symphony Orchestra, Cincinnati Symphony, Dallas Symphony Orchestra, Buffalo Philharmonic, Pacific Symphony, Brazilian Symphony, Calgary Philharmonic.
Si è inoltre esibito in recital in Europa e negli Stati Uniti, proponendo un repertorio che spazia da Bach a Frederic Rzewski, a Rachmaninoff e Julia Wolfe. Performance sinfoniche di maggior rilievo hanno incluso: San Francisco Symphony, Baltimore Symphony, Toronto Symphony, St. Louis Symphony, Detroit Symphony, National Arts Centre Orchestra, Indianapolis Symphony, Nashville Symphony. Tao ha intessuto uno stretto rapporto di collaborazione con l’Aspen Music Festival (Colorado); si è tra l’altro esibito presso la Sun Valley Summer Symphony, Brevard Music Center, Ravinia Festival, Mostly Mozart Festival.
Nel Giugno 2013, Tao ha dato il via alla prima edizione del Festival UNPLAY presso la Power House Arena di Brooklyn, da lui personalmente curato e prodotto. Il Festival ha dato modo a Conrad, al fianco di artisti ospiti, di eseguire una vasta gamma di nuove opere. Nello spazio di tre notti si sono tenuti spettacoli di musica elettroacustica, arti figurative, ensemble di giovani.Egualmente nel mese di Giugno, Tao, in qualità di artista Warner Classics, immette sul mercato Voyages, il suo primo full-length realizzato per quest’ etichetta, definito un “debutto spinoso” da parte di Alex Ross del New Yorker. L’album successivo, Pictures, include opere di David Lang, Toru Takemitsu, Elliott Carter, e di Tao stesso, accanto all’esecuzione dell’amatissimo Moussorgsky: Quadri di un’esposizione, immesso sul mercato nell’Ottobre 2015.
La carriera di Tao come compositore ha ottenuto otto premi consecutivi ASCAP Morton Gould Young Composer e il Premio Carlos Surinach da parte della BMI. Nel corso della stagione 2013/14, mentre ricopriva la posizione di artist-in-residence presso la Dallas Symphony Orchestra, Tao esegue in prima mondiale la sua prima composizione per orchestra: “Il mondo è molto diverso ora”, commissionata per il 50° anniversario dell’assassinio del presidente John F. Kennedy.
Nel 2016 Tao chiude la sua residenza a Dallas con la composizione di una nuova opera per orchestra, Alice, eseguita in giugno. Nel Settembre 2016 Conrad Tao ha debuttato nella stagione sinfonica dell’Orchestra “Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, dove è atteso in questo 2018.
Tao è nato a Urbana, Illinois, nel 1994. Ha studiato Pianoforte con Emilio del Rosario a Chicago e Yoheved Kaplinsky a New York, e Composizione con Christopher Theofanidis.