Il 19 Ottobre 2018 con una nostra produzione del Don Giovanni di Mozart nell’originale e appassionante versione dell’Orchestra di Piazza Vittorio inaugureremo la trentesima stagione del Teatro Bellini da quando nel 1988 fu ristrutturato e riaperto attraverso la volontà e l’iniziativa del suo fondatore Tato Russo che, con questo gesto, ha riconsegnato alla città uno dei suoi teatri più belli e prestigiosi.
Trent’anni in cui il teatro Bellini è diventato un punto di riferimento centrale nella produzione e programmazione teatrale italiana, per il pubblico, per gli artisti nazionali ed internazionali ospitati e per i giovani aspiranti attori formati dalla nostra accademia di recitazione, oggi chiamata Bellini Teatro Factory, nata anch’essa con la riapertura del teatro e giunta al suo decimo triennio di attività.
Trent’anni in cui l’attività teatrale – che nel tempo si è allargata con la programmazione del Piccolo Bellini e di molteplici attività collaterali come i concerti di musica classica dell’orchestra Corallium e Le Lezioni di Storia curate della casa editrice Laterza che si tengono la domenica mattina; le presentazioni di libri, le letture e i corsi di scrittura creativa organizzati all’interno del nostro foyer dall’associazione A voce Alta, sempre nel foyer vengono allestite le mostre di artisti contemporanei curate da Palomart o le serate dedicate al tango; e ancora le rassegna di danza contemporanea e quella dei concerti che si alternato alle stagioni di prosa, gli appuntamenti con i cantautori del Be Quiet sempre al Piccolo Bellini, le serate che dell’anno prossimo dedicheremo alla Stand Up Commedy e la Bellini Baby Factory nata da un anno e dedicata ai più piccoli – pur mantenendo una sua identità ben precisa ha continuato ad evolversi attraverso lo sguardo attento e vigile ai mutamenti della società, alle esigenze di un pubblico appassionato e curioso, al nascere e l’alternarsi sulla scena di nuovi linguaggi e nuovi artisti.
Il 2018 è anche l’anno in cui il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ha collocato il teatro Bellini nella categoria dei Tric (Teatri di Rilevante Interesse Culturale) paragonabile alla vecchia categoria di teatro stabile privato che nei trent’anni di attività, salvo il triennio 2014/2017, era sempre stato riconosciuto al Bellini.
Forse è per questi motivi e per il lavoro svolto che possiamo constatare l’incoraggiante risposta del nostro pubblico che è in costante aumento nonostante la complessità di una proposta sempre di elevata qualità artistica ma non sempre scontata e rassicurante, che vede alternarsi in scena artisti riconoscibili ad altri meno popolari ma altrettanto interessanti ed innovativi.
Possiamo dire che il nostro lavoro miri a creare uno spettatore che vada a teatro per il piacere del teatro e non esclusivamente legato al nome di maggiore richiamo in cartellone. Uno spettatore che creda nel potere del teatro, nella sua funzione civica e sociale, che sappia fare di ogni stagione teatrale, a volte più soddisfacente a volte meno , un piccolo tesoro da portarsi dietro. Un’esperienza.
Le scelte della stagione 2018/2019: all’apertura del Don Giovanni di Mozart seguirà un’altra nostra nuova produzione: Fronte Del Porto, con la regia di Alessandro Gassmann e con protagonista Daniele Russo nel ruolo che sul grande schermo fu di Marlon Brando; si tratta di un progetto in continuità con la fortunata produzione di Qualcuno volò sul nido del cuculo composto dallo stesso cast artistico. Infine sempre fra le nostre produzioni in scena al Bellini Il binomio shakespeariano composto da Tito da me diretto e Giulio Cesare diretto da Andrea De Rosa costituiranno primo e secondo atto di un unico spettacolo che chiuderà per questa stagione la presenza delle nostre produzioni al Bellini.
Mentre al Piccolo Bellini gli spettacoli programmati di nostra produzione saranno: Io mai niente nessuno avevo fatto del gruppo Vuccirìa Teatro per la drammaturgia e regia di Joele Anastasi di cui avete già visto amato e conosciuto l’anno scorso Immacolata Concezione; Tiny Dinamite per la regia di Bruno Tramice; Il cielo in una stanza del gruppo Punta Corsara per la regia di Emanuele Valenti; Creditori di A. Strindberg diretto da Orlando Cinque e Look Like, spettacolo nato interamente all’interno della Bellini Teatro Factory, scritto da Francesco Ferrara per la regia di Salvatore Cutrì.
Per quel che riguarda l’ospitalità abbiamo scelto di ripetere l’Elvira (Elvira Jouvet 40) di Toni Servillo perché potesse essere visto da chi non ci è riuscito due anni fa o rivisto da chi, come noi, ne ha amato interpretazione e contenuti.
Il nostro pubblico li aspettava da un po’ e torneranno anche i Momix con il loro Viva Momix Forever.
Ne abbiamo visto un assaggio al Festival di Sanremo, lo vedremo per intero in scena a Marzo, La Notte poco prima della foresta di Koltes nella magistrale interpretazione di Pier Francesco Favino.
La potenza del linguaggio del corpo sarà protagonista de La Scortecata da G.Basile e il controverso Bestie di Scena; due spettacoli di Emma Dante che si alterneranno una settimana dopo l’altra costituendo un focus sull’artista siciliana.
Dalla Sicilia ci spostiamo alla Sardegna che da qualche anno ha investito e fatto crescere un’artista come Alessandro Serra che con il suo onirico Macbettu ha sorpreso ed emozionato pubblico e critica diventando il caso teatrale della stagione appena terminata. Alessandro Serra sarà presente in stagione anche al Piccolo Bellini con il suo nuovo spettacolo Frame.
Maria Paiato sarà protagonista di Così è (se vi pare) diretta da Filippo Dini, di cui ricorderete lo splendido Ivanov ammirato due stagioni fa.
Cous cous Klan è il nuovo esilarante spettacolo del gruppo Carrozzeria Orfeo che vi proponiamo per la prima volta a Napoli sicuri di regalare al nostro pubblico una gradita sorpresa.
L’occhio del grande fratello ci guarderà durante 1984 di G.Orwell, in scena per la regia del britannico Mathew Lenton.
Ragazzi di Vita di Pier Paolo Pasolini, per la regia di Massimo Popolizio e La Classe operaia va in paradiso dal film di Elio Petri diretto da Claudio Longhi ci offriranno uno sguardo crudo ed attuale delle classi sociali storicamente più deboli della nostra nazione.
La stagione si chiuderà con Silvio Orlando regista e interprete di Si nota all’imbrunire scritto e diretto da Lucia Calamaro che già l’anno scorso con La vita ferma ha divertito e commosso il pubblico del Piccolo Bellini.
Ed è proprio al Piccolo Bellini che contemporaneamente agli spettacoli in programma al Bellini continueranno ad andare in scena le proposte più interessanti del teatro contemporaneo:
alle nostre produzioni di cui abbiamo già detto si alterneranno Il Nullafacente di Michele Santeramo; l’adattamento teatrale di un film come Trainspotting nell’avvincente e grottesca versione di Sandro Mabellini; l’amatissimo Ferdinando di A.Ruccello, per la regia di Nadia Baldi; quattro volte vincitore del premio Ubu Danio Manfredini è autore e interprete del suo Vocazione; Avevo un bel pallone rosso è il testo spiazzante di Angela Demattè diretto da Carmelo Rifici. E ancora: Settimo Cielo, un lavoro prodotto dal Teatro Argentina di Roma in collaborazione con l’Angelo Mai, diretto da Giorgina Pi, Ritratto di donna araba che guarda il mare di Davide Carnevali diretto da Claudio Autelli.
Licia Lanera adatta, dirige e interpreta Cuore di Cane di Michail Bulgakov. Il gruppo Il teatro nel baule sarà presente con Desidera. Infine Made in china postcard from Van Gogh; Un eschimese in Amazzonia; Il contrario di uno da Erri De Luca di Nicola Laieta prodotto dai Maestri di Strada; La rondine; Se non sporca il mio pavimento, un melò; sono i cinque lavori che completeranno una stagione di 20 spettacoli complessivi.
Ci auguriamo che le nostre proposte possano ancora una volta e sempre di più incuriosirvi, stimolarvi, appassionarvi; sicuri di aver lavorato con attenzione e scrupolo, consci della responsabilità che un teatro ha nei confronti del suo pubblico e dei più giovani chiamati con sempre maggiore insistenza e forza ad essere spettatori e consumatori passivi dei prodotti che gli si offrono.
Il teatro è ancora e sarà sempre un porto franco, un luogo in cui potersi esprimere, confrontarsi e vivere emozioni condivise, reali.
Come ogni anno la Bellini Giovani Card è un pacchetto di 8 spettacoli con un prezzo particolarmente agevolato dedicato esclusivamente agli under29.
Regalatelo ai vostri figli o ai vostri nipoti, per alcuni non sarà il regalo più atteso ma magari, nel tempo, scopriranno quanto sia prezioso.
Buon teatro a tutti.
Il direttore artistico