Dal 14 al 19 maggio, presso Cinema Spazio Oberdan Milano, Fondazione Cineteca Italiana, in collaborazione con Trento Film Festival, CAI Milano e Meridiani Montagne, presenta la nona edizione milanese del Trento Film Festival, uno dei più antichi festival italiani (nato nel 1952 e giunto alla 66.edizione) e uno dei più importanti appuntamenti al mondo di cinema che affronta tematiche di alpinismo, cultura montana e ambiente.
Questa preziosa collaborazione si rinnova con una selezione del festival trentino edizione 2018 (26 aprile – 6 maggio) realizzata in accordo con il direttore Luana Bisesti e il responsabile del programma cinematografico Sergio Fant. Diciannove i film della rassegna trentina proposti al Cinema Spazio Oberdan, quasi tutti in anteprima per la città di Milano.
Inaugura la prima serata del festival il celebre alpinista italiano Simone Moro, che sarà ospite d’onore lunedì 14 maggio alle ore 21.00 per presentare al pubblico il documentario di cui è protagonista La congenialità – The Attitude of Gratitude, incentrato sul rapporto tra lo stesso Moro e Tamara Lunger, due compagni di cordata con grandi obiettivi.
Anteprime
Dal Concorso (in cui a Trento si sfidano 25 titoli tra lunghi e corti) il programma milanese propone, in anteprima per la città, la proiezione di Holy Mountain, seconda prova da regista di Reinhold Messner dopo il debutto l’anno scorso sempre a Trento con Still Alive – Dramma sul Monte Kenya; Mountain di Jennifer Peedom, con la voce narrante di Willem Dafoe , le parole dello scrittore inglese Robert Macfarlane e le musiche della Australian Chamber Orchestra, un’affascinante immersione di grande respiro nel rapporto tra uomo e montagna; Tout là-haut di Serge Hazanavicius, spettacolare film di sport e avventura francese girato tra le nevi di Chamonix e dell’Himalaya; Iceman di Felix Randau, con il popolare attore tedesco Jürgen Vogel e Franco Nero , unico tentativo di ricostruire le avventure e la misteriosa morte di Ötzi, la celebre “Mummia del Similaun” ritrovata nel 1991, utilizzando in modo affascinante e sorprendente una lingua ormai incomprensibile; 14+1, la storia di vita della coppia di alpinisti Nives Meroi e Romano Benet .
Montagna e spiritualità nel film Barley Fields On The Other Side Of The Mountain di Tian Tsering, racconto dell’oppressione cinese in Tibet attraverso la vicenda di due giovani ragazze che decidono di tentare una rischiosa fuga attraverso le montagne dell’Himalaya.
Scenari memorabili invece in Edie di Simon Hunter, in cui una tenace ottuagenaria fugge dall’ospizio per trasformare finalmente in realtà un sogno della sua giovinezza, scalare una meravigliosa montagna delle Highlands scozzesi.
Tra le anteprime anche Dirtbag: The Legend Of Fred Beckey di Dave O’Leske, indimenticabile ritratto di un irriducibile sognatore che a 94 anni non ha ancora smesso di vivere on the road a caccia di nuove avventure sulle montagne americane e This Cold Life di Darren Mann, girato nelle isole Svalbard, opera che ci presenta gli eccentrici abitanti della città più settentrionale del pianeta.
Per la sezione Alp&Ism, interamente dedicata all’alpinismo e all’avventura, come abitudine il programma spazia da grandi nomi e imprese, con protagonisti come Chris Bonington nella biografia Bonington Mountaineer, Alex Txikon in Everest: un reto sobrehumano, e tanti altri nuovi nomi dell’alpinismo e dell’arrampicata.
Da non perdere anche Finale ’68. Di pietre e pionieri, di macchia e altipiani di Gabriele Canu (presente in sala), ritorno cinquant’anni dopo sulle tracce dei pionieri dell’arrampicata sulla Pietra del Finale in Liguria, e Le allettanti promesse di Chiara Campara e Lorenzo Faggi (presenti in sala), il film che racconta il raduno mondiale di Wikipedia a Esino Lario, un paesino di 700 abitanti sopra il lago di Como.
Destinazione…Giappone
Quest’anno il focus sul paese “ospite” condurrà il pubblico a un viaggio in Giappone, attraverso un itinerario cinematografico e non solo. Le proposte cinematografiche di questa sezione condurranno alla scoperta del Giappone attraverso opere recenti, di autori giapponesi e non, che raccontano il rapporto secolare e profondamente spirituale dei giapponesi con un territorio in gran parte costituito da boschi, montagne e vaste aree rurali, senza tralasciare il ruolo che ha la cultura gastronomica nella società e nella famiglia giapponesi, oltre che nella percezione del paese che abbiamo nel resto del mondo.
Il programma milanese propone un’opera che sta alle origini del ruolo della natura nella cultura e spiritualità giapponesi, In Between Mountains And Oceans di Masaaki Miyazawa che si concentra in particolare sul significato delle foreste e degli alberi; Ramen Heads di Koki Shigeno, un viaggio alla scoperta dell’incredibile mondo del piatto tipico giapponese per eccellenza; infine The Birth of Saké, che documenta la produzione artigianale del saké, gestita ancora oggi con metodi tradizionali e grande uso di manodopera.
Eventi speciali
Martedì 15 maggio alle ore 21.00 in programma una serata-evento a cura di Meridiani Montagne dedicata al Monte Everest.
A chiusura del ciclo che ha accompagnato gli spettatori per tutto l’inverno “Le grandi montagne del mondo”, un appuntamento dedicato al Tetto del mondo, proprio nei giorni della piena attività alpinistica nella stagione pre-monsonica. Una serata condotta da Marco Albino Ferrari con un grande film: Beyond the Edge di Leanne Pooley, spettacolare ricostruzione documentaristica della storica prima scalata di Sir Edmund Hillary e Tenzing Norgay sul Monte Everest nel 1953.
Venerdì 18 maggio in programma invece la proiezione di due film muti restaurati da Fondazione Cineteca Italiana con accompagnamento musicale dal vivo. Il primo, Sul tetto del mondo di Vittorio Sella, è un documentario sulla catena del Karakorum (Himalaya Occidentale) nel corso della spedizione di Luigi Amedeo di Savoia, S.A.R. il Duca degli Abruzzi, avvenuta nel 1909. Il secondo, La montagna dell’amore di Arnold Franck del 1926, è invece uno dei primi lungometraggi di ambientazione alpina, nel quale appare la futura cineasta del regime Leni Riefensthal. Un dramma passionale che vede due amici alpinisti morire per amore di una ballerina, Diotima (interpretata da Leni Riefenstahl) che incarna lo spirito indomabile e selvaggio della natura in scenari alpini mozzafiato.
Entrambi i film saranno impreziositi dall’accompagnamento musicale live di Francesca Badalini (pianoforte) e Giulia Monti (violoncello).
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Ospiti
Inaugura il festival il celebre alpinista italiano Simone Moro, che sarà ospite in sala lunedì 14 maggio alle ore 21.00 per presentare al pubblico il documentario di cui è protagonista La congenialità. Simone Moro è l’unico alpinista della storia ad avere raggiunto quattro cime di 8.000 metri in completa stagione invernale (partendo dopo il 21 dicembre): il Shisha Pangma (8.027 m), il Makalu (8463 m), il Gasherbrum II (8.035 m) e il Nanga Parbat (8126 metri). È salito sulla vetta di sette dei quattordici 8000 m ed è arrivato quattro volte in cima all’Everest (8.848 m). Pilota di elicottero specializzato nel soccorso in Himalaya, nel 2012 ha effettuato un recupero in long line sul Tengkangpoche a oltre 6.400 m. Pratica inoltre il paracadutismo e il Wingsuit Skydive. Ha ricevuto il “Pierre de Coubertin Fair Play Trophy” dall’UNESCO, il “David A. Sowles Award”, dal segretario dell’ONU Kofi Annan e la Medaglia d’Oro al Valor Civile dal Presidente della Repubblica per il salvataggio estremo che ha operato sulla parete ovest del Lhotse (8516 m) in Nepal, da solo, con il buio, con un elevatissimo rischio di valanghe e senza ossigeno. “Best of The Explorersweb” per la migliore impresa alpinistica e “Golden Piton” della rivista americana Climbing per la salita al Gasherbrum II. Autore di cinque libri, di cui l’ultimo è “In ginocchio sulle ali” (2014), tradotti in inglese, tedesco, spagnolo e polacco.
Mercoledì 16 maggio alle ore 19, ospite in sala il regista del film Finale ’68. Di pietre e pionieri, di macchia e altipiani Gabriele Canu, un wandering verticale per festeggiare i 50 anni di arrampicata a Finale Ligure seguendo le orme dei pionieri su 13 grandi pareti.
Sabato 19 maggio alle 17 Chiara Campara e Lorenzo Faggi presenteranno il loro film Le allettanti promesse, il film che racconta il raduno mondiale di Wikipedia a Esino Lario, un paesino di 700 abitanti sopra il lago di Como.
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Calendario Rassegna
Cinema Spazio Oberdan Milano
Lunedì 14 maggio
h 17.00 Everest: un reto sobrehumano
Aitor Barez, Spagna, 2017, 80′.
Alex Txikon è uno dei migliori alpinisti himalayani, ha scalato le cime più alte della catena montuosa e in condizioni estreme. Ora sta per affrontare la sua sfida più difficile: l’Everest durante la stagone invernale senza maschera di ossigeno, un’impresa mai compiuta prima.
Destinazione Giappone
h 19.00 In Between Mountain and Oceans
Masaaki Miyazawa, Giappone, 2015, 79′.
Un omaggio alla spiritualità del Giappone e al suo legame con boschi e mari attraverso un approfondimento della cerimonia millenaria dello Shikinen Sengu, che si svolge una volta ogni 20 anni nel Grande Santuario di Ise.
h 21.00 La congenialità – The Attitude of Gratitude
Christian Schmidt, Germania, 2018, 30′.
Nonostante la differenza di età, Simone Moro e Tamara Lunger condividono un obiettivo simile e i loro ruoli erano chiari: lui il mentore saggio, lei la studentessa entusiasta. Ma mentre la squadra si dirige verso il Kanchenjunga per tentare la più alta traversata oltre gli 8000 metri, i loro ruoli iniziano a scambiarsi.
Presente in sala il celebre alpinista italiano Simone Moro.
A seguire
Mountain
Jennifer Peedom, Australia, 2017, 74′.
Un’affascinante immersione di grande respiro nel rapporto tra uomo e montagna attraverso la voce narrante di Willem Dafoe, le parole dello scrittore inglese Robert Macfarlane e le musiche della Australian Chamber Orchestra.
Film Vincitore del Premio del Pubblico – Miglior Film di Alpinismo.
Martedì 15 maggio
Destinazione Giappone
h 17.00 Ramen Heads
Shigeno Koki,Giappone, 2017, 93′.
Il ramen, un piatto semplice e nutriente adatto alla popolazione affamata del dopoguerra, è ora un vero e proprio culto per i tanti “ramen heads”, i fanatici del ramen. Il celebre cuoco Tomita Osamu illustra ingredienti e preparazione.
h 19.00 Dirtbag: the Legend of Fred Beckey
Dave O’Leske, USA, 2017, 96′.
Fred Beckey è il celebre alpinista americano noto negli anni Quaranta come Dirtbag. La sua testarda determinazione a conquistare una cima dopo l’altra si traduceva in una vita solitaria sulla strada, dove ha lasciato una scia di compagni di arrampicata inviperiti e amanti perdute. La storia di questo atleta ribelle viene qui raccontata per la prima volta a pochi mesi dalla sua scomparsa.
h 21.00 Serata Meridiani Montagne – Everest 1953-2018
Dalla prima salita dell’Everest di Edmund Hillary e dello sherpa Tenzing Norgay sono passati 65 anni. E forse nessun’altra montagna al mondo ha subito nello stesso arco di tempo un cambiamento così profondo. Nel 1953, il Tetto del Mondo era avvolto dal mistero, luogo isolato, rimasto in gran parte ignoto agli occidentali. Oggi, nella stagione premonsonica, il Campo base nepalese è una cittadella dedicata al turismo d’alta quota. Circa settecento persone, due elicotteri che fanno la spola con Kathmandu, sherpa che spianano la strada. E una salita alla cima può costare anche 100mila dollari. Una grande serata condotta da Marco Albino Ferrari.
A seguire
Beyond the Edge
Leanne Pooley, Nuova Zelanda, 2013, 90′.
Spettacolare ricostruzione documentaristica della storica prima scalata di Sir Edmund Hillary e Tenzing Norgay sul Monte Everest nel 1953.
Mercoledì 16 maggio
h 17.00 This Cold Life
Darren Mann, Canada, 2017, 88’, v.o. sott.it.
Ritratto di Longyearbyen, l’unico insediamento nell’arcipelago norvegese delle Svalbard, a meno di 500 km dal Polo Nord, dove gli orsi polari sono più numerosi degli umani. Come molte piccole città, Longyearbyen era un tempo un vivace centro industriale e ora sta lottando per trovare modi innovativi per sostenersi.Il documentario ci presenta un gruppo affiatato di residenti vivaci e intraprendenti, decisi a preservare il luogo che chiamano casa.
Vincitore del Premio del Pubblico – Miglior cortometraggio.
h 19.00 Finale ’68. Di pietre e pionieri, di macchia e altipiani.
Gabriele Canu, Italia, 2018, 66′
Cinquant’anni dopo l’apertura della prima via alpinistica sulla Pietra del Finale, due fratelli, appassionati di montagna, decidono di dar luogo ad un’avventura ripercorrendo le tracce dei pionieri che per primi diedero inizio alla storia di questo luogo.
Presente in sala il regista Gabriele Canu.
h 21.00 Tout Là-Haut
Serge Hazanavicius, Francia, 2017, 99′.
Scott, giovane snowboarder dal talento innato, ha un sogno: essere il numero uno. Lui vuole fare ciò che nessuno ha mai fatto prima: raggiungere la cima dell’Everest e scendere con la tavola dalla via più estrema, difficile e pericolosa. L’icontro con Pierrick, un anziano campione di freeride, sarà determinante.
Giovedì 17 maggio
h 17.00 Bonington Mountaneer
Brian Hall, Keith Partridge, UK, 2017, 80’, v.o. sott.it.
La vita di uno degli alpinisti più celebri, Sir Chris Bonington: dalle arrampicate su roccia nel Regno Unito fino alle ascensioni visionarie sulle vette dell’Himalaya.
h 19.00 La congenialità – The Attitude of Gratitude
Christian Schmidt, Germania, 2018, 30’, v.o. sott.it. Replica.
A seguire 14 + 1
Vida Valencic, Italia, 2017, 48’.
La storia di vita della coppia di alpinisti Nives Meroi e Romano Benet. Marito e moglie, hanno scalato tutti i 14 Ottomila della Terra senza l’ausilio di bombole d’ossigeno né di portatori d’alta quota. Il loro “quindicesimo Ottomila” è stata la gravissima malattia di Romano,
superata grazie a due trapianti. La montagna insegna tutto e dà gli strumenti per affrontare la vita.
h 21.00 Barely Fields on the Other Side of the Mountain
Tian Tsering, UK, 2017, 115′.
La sedicenna Pema vive tra le remote montagne del Tibet. Quando le autorità cinesi arrestano suo padre, il suo mondo va in frantumi. Una suora buddista del monastero locale propone a Pema di unirsi a lei nel fuggire a piedi dalla persecuzione cinese attraverso l’Himalaya verso l’India. Girato interamente in Himalaya, il film è diretto da un cineasta cinese determinato a dare voce ai popoli oppressi del Tibet attraverso una storia universale sull’amore dei genitori per i loro figli.
Venerdì 18 maggio
Destinazione Giappone
h 17.00 The Birth of Saké
Erik Shirai, Giappone, 2015, 90’, v.o. sott.it.
In un mondo in cui la maggior parte delle produzioni in serie sono fortemente automatizzate, un piccolo gruppo di lavoratori manuali deve sfidare condizioni di lavoro estreme per preservare quella tradizione lunga oltre 2000 anni che conosciamo con il nome di saké.
h 19.00 Sul tetto del mondo
Vittorio Sella, Italia, 1910, b/n, 6’, muto. Edizione restaurata a cura di Fondazione Cineteca Italiana.
Vittorio Sella realizzò questo documentario sulla catena del Karakorum (Himalaya Occidentale) nel corso della spedizione di Luigi Amedeo di Savoia, S.A.R. il Duca degli Abruzzi, avvenuta nel 1909. Il film descrive il viaggio attraverso le tappe fondamentali.
Accompagnamento live di Francesca Badalini (pianoforte) e Giulia Monti (violoncello).
A seguire
La montagna dell’amore
Arnold Franck, Germania, 1926, b/n, 100’, muto. Edizione restaurata da Fondazione Cineteca Italiana in collaborazione con il Murnau Stiftung di Wiesbaden.
Da uno dei primi lungometraggi di ambientazione alpina, nel quale appare la futura cineasta del regime Leni Riefensthal. Un dramma passionale che vede due amici alpinisti morire per amore di una ballerina, Diotima (interpretata da Leni Riefenstahl) che incarna lo spirito indomabile e selvaggio della natura in scenari alpini mozzafiato.
Accompagnamento live di Francesca Badalini (pianoforte) e Giulia Monti (violoncello).
h 21.00 Carano non è Pamplona
Fabio Pasini, Antonio Ballauri, Italia, 2018, 6’.
Non ci sono turisti e nemmeno vacche infiocchettate. Solo un pastore e gli amici di sempre, pronti a condurre le 145 vacche all’alpeggio.
A seguire The Holy Mountain
Reinhold Messner, Germania, 2018, 80′.
Seconda prova da regista di Reinhold Messner che ci riporta su una delle montagne più maestose, l’Alma Dablam in Nepal, per rivivere il memorabile salvataggio da parte del suo team, avvenuto nel 1979, di una spedizione neozelandese in grave pericolo. Il documentario mescola immagini inedite d’archivio e l’affascinante testimonianza di Reinhold Messner e dei suoi compagni.
Sabato 19 maggio
h 17.00 Mountain
Jennifer Peedom, Australia, 2017, 74’, v.o. sott.it. Replica.
h 17.00 Le allettanti promesse
Chiara Campara, Lorenzo Faggi, Italia, 2017, 69’.
Un piccolo paese delle Alpi al confine fra Italia e Svizzera ospita un incontro internazionale sul web e la cultura digitale: il raduno mondiale dei volontari di Wikipedia. Il film segue i preparativi nei mesi precedenti all’evento, il coinvolgimento degli abitanti e la tranquilla indifferenza di una quotidianità che ancora fa i conti coi ritmi della montagna.
Presenti in sala i registi Chiara Campara e Lorenzo Faggi.
h 19.00 Edie
Simon Hunter Regno Unito, 2017,102′
Edith Moore è una scontrosa e testarda ottantenne. Nei mesi seguenti la morte del marito George, il suo rapporto con la figlia Nancy inizia a peggiorare. Decide di intraprendere da sola un viaggio nelle Highlands scozzesi.
h 21.00 Iceman
Felix Randau, Austria, 2017, 96′.
Il film ricostruisce le avventure e la misteriosa morte di Ötzi, l’uomo del neolitico ritrovato nel ghiaccio sulle Alpi Venoste il 19 settembre 1991 e oggi custodito presso il Museo Archeologico dell’Alto Adige.
Il film è privo di dialoghi e per le poche parole utilizzate ci si è consultati con linguisti per ricostruire gli elementi che componevano il linguaggio del neolitico. Animano la pellicola i panorami mozzafiato delle Alpi altoatesine, le violente scene d’azione e le immagini intense e autentiche che trasportano lo spettatore nel mondo preistorico.
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Modalità d’ingresso al Cinema Spazio Oberdan
Piazza Oberdan Milano
Biglietto intero € 7,50
Ridotto con *Cinetessera e tessera CAI: € 6
Gratuito 16-19 anni
*Cinetessera annuale € 10
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Trento Film Festival CINEPASS
Con soli 25 euro puoi assistere a cinque proiezioni in
programma durante la rassegna Trento Film Festival 2018
a Milano. Disponibile presso la cassa del cinema in numero limitato