Primo evento inaugurale nella splendida cornice del Parco della Casa del Jazz per I Concerti nel Parco alla ventottesima edizione, la prima in collaborazione con la Fondazione Musica per Roma: lunedì 2 luglio, data unica a Roma, la leggenda del Rock GRAHAM NASH e il suo spettacolo “An Intimate Evening of Songs and Stories”.
Un titolo che è tutto un programma, in cui il leggendario musicista rock, la cui voce ha segnato un’epoca, accompagnato da Shane Fontaine alla chitarra e voce e da Todd Caldwell alle tastiere e voce ripercorrerà la sua carriera straordinaria fatta d’innumerevoli successi raggiunti in settantacinque anni di vita, di tantissime canzoni passate alla storia.
Pochi possono vantare una carriera in campo artistico come Graham Nash, le sue composizioni potrebbero costituire la colonna sonora dell’ultimo mezzo secolo, prima con gli Hollies e poi con Crosby, Stills e Young, fino a “This Path Tonight”(2016) sua ultima fatica discografica.
Graham Nash inoltre, ha sempre sostenuto la giustizia sociale e ambientale, basta ricordare gli indimenticabili concerti di No Nukes contro l’energia nucleare, oltre a quelli a favore dei soccorsi umanitari in Giappone nel 2011 fino a quelli di Occupy Wall Street nel Lower Manhattan.
Di recente Nash ha pubblicato la sua tanto attesa autobiografia “Wild Tales”, uno sguardo avvincente e senza esclusione di colpi sulla sua straordinaria carriera e sulla sua musica che ha definito più di una generazione.
Questo spettacolo, più che un concerto, sarà un momento intimo, un’occasione unica per un incontro a tu per tu con lo spettatore, in cui Nash proporrà canzoni, storie e ricordi.
GRAHAM NASH
AN INTIMATE EVENING OF SONGS AND STORIES
Graham Nash
Shane Fontaine chitarra, voce
Todd Caldwell tastiere, voce
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Secondo appuntamento per I Concerti nel Parco martedì 3 luglio con “Eclipse”, il live del giovanissimo pianista indonesiano JOEY ALEXANDER al suo debutto romano, data unica in Italia.
Pur essendo appena quindicenne, di lui si parla già da tempo, infatti ha pubblicato il suo disco d’esordio intitolato “My favorite things” a soli 12 anni. L’album, dedicato a riletture di famosi temi del jazz, come Lush life, Round midnight, pietre miliari per tutti i grandi pianisti, gli ha portato due nomination ai Grammy per: “Best Improvised Jazz Solo” per Giant Steps, e “Best Jazz Instrumental Album”.
Ha già partecipato a prestigiosi festival come Montreal e Newport ricevendo commenti entusiastici da eminenti personalità come Herbie Hancock e Wynton Marsalis.
E proprio Herbie Hancock, conosciuto durante una sua visita in Indonesia, è stato la scintilla che l’ha indirizzato, allora aveva solo 8 anni, verso la carriera pianistica. Joey descrive così il loro incontro: “Mi hai detto che credevi in me, e quello è stato il giorno in cui ho deciso di dedicare la mia infanzia al jazz”.
Quando poi il grande impresario George Wein lo ha invitato a esibirsi al prestigioso Newport Jazz Festival la carriera di Joey è definitivamente decollata.
Nel 2016 ha pubblicato il suo secondo album “Countdown”, che colpisce per la tecnica impressionante e la sua maturità di autore e interprete.
Con il suo terzo lavoro in studio “Eclipse” Joey fa un altro gigantesco passo in avanti, dimostrando la sua attitudine come compositore, bandleader e musicista, suggerendo molti percorsi artistici nei decenni a venire per una artista dalla giocosa musicalità e con un acuto senso dello swing.
Il suo lavoro continua ad attingere ispirazioni del passato, ma la sua musica ha un timbro fortemente contemporaneo di costante ricerca, sia sul palco che in studio.
JOEY ALEXANDER
ECLIPSE
Joey Alexander, piano solo