Dopo il successo delle passate edizioni torna a Roma dal 26 giugno la rassegna Il giardino ritrovato. Arte, musica e spettacoli a Palazzo Venezia. Concerti, conversazioni di architettura, rappresentazioni teatrali e spettacoli di danza si avvicendano fino al 9 settembre nel giardino di Palazzo Venezia. Uno spazio unico che dall’estate del 2016 è tornato a vivere grazie a un lavoro di restauro che lo ha restituito alla città, trasformandolo in un insostituibile riferimento per turisti e romani. La rassegna, giunta alla sua terza stagione, è ormai un appuntamento fisso dell’estate e prosegue la sua ricerca artistica offrendo ai visitatori/spettatori l’eccellenza storica e le giovanissime affermate realtà del teatro, della musica, della danza. La manifestazione è organizzata dal Polo Museale del Lazio diretto da Edith Gabrielli. La cura è affidata a Sonia Martone, direttore del Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, e Anna Selvi, direttore dell’ufficio per il teatro e la danza, con la collaborazione di Davide Latella.
Accanto alle serate dedicate a musica, teatro e danza, torna il ciclo di conversazioni di Architettura curate da Sonia Martone e Pisana Posocco, docente di Progettazione presso il Dipartimento DIAP della Sapienza, e introdotte e condotte da Orazio Carpenzano, direttore del Dipartimento di Architettura e Progetto della Sapienza di Roma. Il titolo del ciclo quest’anno è L’architettura racconta e ha lo scopo di confrontare le voci di studiosi e architetti di chiara fama così da poter affrontare con loro il tema della comunicazione in architettura: come comunicare l’architettura, cosa ci racconta l’architettura, come inserire l’architettura nel dibattito sociale. Per capire con alcuni protagonisti, particolarmente impegnati sul lavoro espressivo e poetico, quale lingua oggi parla l’architettura, come questa veicola i valori plastici e spaziali, a quale prezzo per l’ambiente, per la cultura, per il mercato. Gli appuntamenti vedranno come relatori Francesco Dal Co, Leonardo Sangiorgi – Studio Azzurro, Ricardo Flores e Eva Prats, Franco Purini, Manuel Aires Mateus.
Inaugurazione dunque il 26 giugno con il grande violoncellista Giovanni Sollima & I Solisti Aquilani: Giovanni Sollima compositore fuori dal comune, grazie all’empatia che instaura con lo strumento e con le sue emozioni, si esprime attraverso una musica unica nel suo genere.
Il 2 luglio appuntamento con i tre giovani talenti di AMAR Trio: Laura Marzadori, giovanissimo primo violino della Scala, Leonora Armellini, che a diciotto anni (nel 2010) si è affermata emergendo al Concorso Chopin di Varsavia, e il fratello Ludovico Armellini, violoncellista. Andrea Motis e Joan Chamorro saranno i protagonisti dell’appuntamento dell’11 luglio. Andrea Motis ha ventitré anni, arriva da Barcellona, è cantante e trombettista e ha conquistato la critica internazionale con il suo album di debutto inciso per la storica etichetta Impulse.
Appuntamento il 17 luglio con L’Aterballetto che propone i suoi Golden days: due opere già note di Johan Inger, RAIN DOGS e BLISS, legate tra loro da un nuovo breve assolo, BIRDLAND. Il concept alla base della serata, l’elemento che funge da collante, è ovviamente la colonna sonora: Tom Waits, Patti Smith e Keith Jarrett.
Il 24 luglio Arturo Cirillo sarà il protagonista e regista di La scuola delle mogli di Molière con la traduzione di Cesare Garboli. Una commedia sapiente e di sorprendente maturità, vi sono la gioia e il dolore della vita, il teatro comico e quello tragico, come in Shakespeare.
- R. OSA._10 esercizi per nuovi virtuosismi di Silvia Gribaudi, con l’attrice Claudia Marsicano, sarà invece l’appuntamento del 29 luglio. R. OSA è una performance che s’inserisce nel filone poetico di Silvia Gribaudi, coreografa che con ironia dissacrante porta in scena l’espressione del corpo, della donna e del ruolo sociale che esso occupa. Il 7 agosto la compagnia CollettivO CineticO di Francesca Pennini presenta la sua ultima creazione: Maria Taglioni on the ground. Otto danzatori e tre musicisti in scena che interpretano live le musiche originali di Francesco Antonioni. Doll is mine di Katia Ippaso, per la regia di Arturo Armone Caruso, sarà lo spettacolo in scena il 22 agosto. Diario di Shiori, giovane donna che fa un mestiere impossibile: deve guadagnarsi da vivere nella Casa del sonno, dove non si viene a fare sesso ma a dormire e alla ragazza è affidato il compito di vegliare sui tanti maschi segnati dalla vita che vengono ad arenarsi accanto a lei. Doll is mine traccia l’itinerario di una vita alla deriva.
Il 29 agosto appuntamento con Noa & Band, con un concerto che comprende un viaggio tra le più note canzoni di Noa e una larga parte dedicata al nuovo progetto su Bach, sulle cui arie Noa ha scritto dei testi originali. Il 1° settembre protagonisti saranno SIGNUM saxophone quartet: quattro giovani sassofonisti due tedeschi, uno dei quali di origine italiana, e due sloveni – che reinterpretano i classici molto liberamente e flirtano con il pop, il jazz, il tango e tutti gli altri generi musicali.
Gran finale il 9 settembre con i vincitori del Leone d’Oro alla carriera per il Teatro 2018: Antonio Rezza e Flavia Mastrella, attivi sulle scene da 30 anni porteranno in scena Fratto_X. Si può parlare con qualcuno che ti dà la voce? Si può rispondere con la stessa voce di chi fa la domanda? Due persone discorrono sull’esistenza. Una delle due, quando l’altra parla, ha tempo per pensare: sospetta il tranello ma non ne ha la certezza. L’habitat Fratto_X è un impeto da suggestioni fotografiche. Le immagini raccontano la strada che corre e l’impossibilità di agire. Scie luminose si materializzano con l’inquietante delicatezza dei fiori visti da vici