Il più celebre concerto per pianoforte di tutti i tempi, il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 di Čajkovskij, uno dei capolavori del sinonimo tedesco, la Sinfonia n.1 di Mahler, il Titano e il doppio debutto della pianista georgiana Khatia Buniatishvili e del direttore cinese Long Yu: questi gli ingredienti dell’ultimo appuntamento della stagione estiva dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia per la rassegna Roma Summer Fest in programma nella Cavea dell’Auditorium di Roma domani sera, giovedì 26 luglio alle 21.
Classe 1987, il talento indiscusso e la reputazione della Buniatishvili vengono anticipati dalla sua immagine: particolarmente avvenente (Amadeus l’ha ribattezzata “la Marilyn mora del pianoforte”) la giovane pianista sa ben valorizzarsi vendendo bene la sua immagine (non è la sola di questi tempi anche nel suo settore) e travalica spesso il confine della classica come accaduto con la recente collaborazione con i Coldplay per A Head Full Of Dreams.
I più attenti, ma forse anche i meno interessati alla musica classica, ricorderanno la Buniatishvili come una star del web: complici degli outfit che non passano certo inosservati he contribuiscono a un’immagine particolarmente patinata e sofisticata, la pianista conquista milioni di visualizzazioni con i suoi video su Youtube e resta ben salda sulla scena internazionale, fra New York, Salisburgo, Parigi, dove ha debuttato a soli dieci anni.
Non è la prima volta che Khatia Buniatishvili si esibisce a Roma, dopo il recital all’insegna del repertorio romantico al Teatro Argentina per la Filarmonica lo scorso febbraio, ma il concerto in Cavea segna il suo debutto all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretta per l’occasione da Yu Long, al debutto nella Capitale.
Anche in questa occasione la pianista, vincitrice di due Echo Klassik Awards, il più importante riconoscimento musicale in Germania, si cimenterà in un repertorio romantico (dopo le incisioni di Chopin e Liszt) uno dei cavalli di battaglia dei grandi pianisti, il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 di Čajkovskij (del 1874), un banco di prova per ogni pianista.
In programma anche la Sinfonia n.1 di Mahler, il Titano di Mahler (del 1889) che segna l’eredità musicale di Bach, Beethoven e Wagner: sinfonia giovanile, ma che già anticipa il grande compositore e tutta la sua poetica futura che cerca consolazione nella contemplazione della natura. Biglietti da € 10 a € 30, info su santacecilia.it.