Dal 5 settembre il teatro sarà di scena nei Campi Flegrei con la quarta edizione di Efestoval – Festival dei vulcani, la rassegna teatrale itinerante ideata e diretta dal drammaturgo, regista e attore Mimmo Borrelli.
La quarta edizione inizia con l’anteprima il 3 settembre al Parco Cerillo, area verde di circa 14,000 mq nel centro di Bacoli, il cui fascino è accresciuto dal panorama straordinario sul Lago Miseno e sul mare. Questo parco pubblico, riqualificato e restiuito alla comunità dopo anni d’incuria grazie al lavoro delle associazioni Luna Rossa, IoCiSto, Marina Commedia e La Casetta e della Cooperativa Sociale Tre Foglie che attualmente gestisce l’area, fu inaugurato in occasione del primo spettacolo della prima edizione di Efestoval: “Napucalisse” di Mimmo Borrelli il 5 settembre 2015. Alle 17,00 il convegno “Storie di re-esistenza”, cui parteciperanno Mimmo Borrelli, Vinicio Capossela, Antonio Loffredo, Marianna Vitale e Paolo Giulierini, per riflettere sul concetto di “re-esistenza”: gli artisti resistono reinventandosi continuamente una nuova possibilità di esistenza, lo stesso fanno le comunità, i territori. La resistenza non è solo legata alla lotta, al combattere ma anche a trovare soluzioni lì dove sembra non ci siano. Il dialogo da inventare non è quello con le istituzioni, ma con la comunità che ancora siamo, con cui condividiamo “il piccolo” il quotidiano: questo è lo spunto che propone Efestoval in questa quarta edizione della rassegna.
A seguire, dalle 18:30 ci sarà la Parmentata Efestoval: il team della chef Marianna Vitale – ristorante “Sud” di Quarto insignito di una stella Michelin – regala allo staff di Efestoval una giornata di relax e buona cucina con la sua Sud Scampagnata, cui il pubblico potrà accedere con il versamento di un contributo. Durante la serata ci saranno alcune incursioni artistiche a cura di Mimmo Borrelli.
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IL PROGRAMMA 2018
Il direttore artistico Mimmo Borrelli con Gennaro di Colandrea, Geremia Longobardo, Giuseppe Semeraro, Dario Cadei, Leone Marco Bartolo, Silvia Lodi, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti e Gaetano Colella, sono i protagonisti del cartellone di questa nuova edizione, che prevede cinque spettacoli e diversi eventi collaterali, tutti ambientati in luoghi speciali dei Campi Flegrei, spazi che raccontano storie presenti e passate della nostra terra – scenari da sempre prediletti dal direttore artistico per le sue opere – e memorie condivise con altri luoghi, altre comunità.
Sarà proprio Mimmo Borrelli a dare al via alla quarta edizione del festival il 5 settembre alle 20,30, con il suo “Malacrescita” – monologo tratto dalla tragedia: “La madre: ’i figlie so’ piezze ’i sfaccimme” (Premio Testori 2013) – che va in scena nel nella Città bassa del Parco Archeologico di Cuma.
Non poteva che raccontarsi davanti l’Acropoli di Cuma, in uno spazio aperto in via straordinaria per questo evento grazie alla collaborazione del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, la storia, o meglio il “cunto”, di Maria Sibilla Ascione, Madonna e Sibilla cumana, nel nome già destinata a una condizione di metà Vergine innocente, metà Maga, strega furente; una Medea contemporanea, intrisa dei mali della contemporaneità: il potere della camorra, della distruzione della famiglia, della mancanza di futuro, della malattia. Il monologo prende forma attraverso le parole e i ricordi dei suoi due figli gemelli e scemi.
Il 6 settembre alle ore 20:30 sarà la volta di “All-in – Il gioco può causare solitudine” con Gennaro di Colandrea e Geremia Longobardo, prodotto lo scorso anno dal Teatro Stabile di Napoli che accende i rfilettori su uno delle piaghe sociali più spaventose del nostro tempo: la dipendenza dal gioco d’azzardo. “All in – spiega il regista in una sua nota – per i giocatori di poker significa giocarsi tutto, con la concreta possibilità di non poter tornare mai più indietro. E lo spettacolo è proprio la tragicomica storia di due amici, Ernesto e Ruggero, che vivono in maniera totale, ossessiva e conflittuale la loro solitudine e che non possono più tornare indietro: si attraggono e si respingono, litigano e fanno pace, come rinchiusi nella gabbia della loro vita. L’ottimismo osceno del giocatore contro il pragmatismo realistico e prudente dell’amico di sempre. Fino all’ultima scommessa. Fino all’ultimo confronto, fino al punto del non ritorno. Della loro amicizia e forse… della loro vita.” Lo spettacolo andrà in scena a Baia, al Cantiere Navale Postiglione. La scena resterà montata nei mesi successivi, con repliche al mattino per le scuole, in modo che il maggior numero possibile di persone possano scoprire le conseguenze della ludopatia.
Il paesaggio suggestivo di Baia farà da sfondo allo spettacolo per bambini “Storia di un uomo e della sua ombra”, con Giuseppe Semeraro, Dario Cadei, Leone Marco Bartolo, in scena l’8 settembre alle ore 20:30 al Museo Archeologico dei Campi Flegrei., ancora con la collaborazione del Parco Archeologico dei Campi Flegrei.
“Storia di un uomo e della sua ombra” è un cartone animato in bianco e nero, un film muto con due attori in carne e ossa. La scena si apre su un vuoto, nessun oggetto sul palcoscenico, solo la luce che lentamente cresce. Irrompe un personaggio che rappresenta una persona qualunque e che lentamente si costruisce il proprio destino e il proprio futuro intorno a una casa invisibile, disegnata sulla scena con semplici linee bianche. Una figura inattesa viene a turbare i propri piani e inizia a mutare la normale vita dello spensierato uomo.
La parabola e la dinamica tra i due personaggi ci descrive in maniera semplice e diretta i conflitti tra gli esseri umani; tra il bianco e il nero, tra il buono e il cattivo, tra un uomo e la sua ombra. Con pochissimi artifici scenici e l’originale uso della musica dal vivo si racconta una storia vecchia come il mondo che si dipana tra conflitti, equivoci e gag divertenti e poetiche allo stesso tempo.
Lo spettacolo rientra nella categoria “La mia prima volta a teatro”, con cui Efestoval punta a far innamorare del teatro i bambini, fruitori di domani; cercando di lasciare un ricordo indimenticabile della loro “prima” a teatro. Alla fine dello spettacolo giovani spettatori potranno confrontarsi e discutere con Mimmo Borrelli e gli autori sul tema dello spettacolo, sul senso del teatro e sulle sensazioni suscitate da questa nuova esperienza.
Il 9 settembre alle 20:30 in una location in via di definizione andrà in scena “La Bicicletta Rossa” con Dario Cadei, Silvia Lodi, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti e Giuseppe Semeraro.
La famiglia di Marta per vivere mette le sorprese negli ovetti di cioccolato ma a complicare la sua vita, come la vita di un intero paese, c’è BanKomat il personaggio negativo, proprietario di tutto, della fabbrica degli ovetti, della casa ma anche della luna e delle stelle e nulla può essere fatto senza pagargli qualcosa.
Il linguaggio utilizzato, ora comico, ora poetico, narra le peripezie per la sopravvivenza di questa strampalata famiglia e la forza di trasformare uno strumento di vessazione e oppressione in mezzo di liberazione, grazie a Pino, il fratello di Marta, che quasi per caso farà ritrovare dignità e riscatto a tutti.
Chiuderà la quarta edizione di Efestoval il 10 settembre alle 20:30 Gaetano Colella protagonista di “Icaro Caduto” al Porto di Acquamorta, Monte di Procida.
Le figure leggendarie di Dedalo e di Icaro vengono staccate dal mito per raccontare una storia senza tempo: il complesso, delicato e meraviglioso rapporto che lega un figlio a un padre. Icaro, avvicinandosi al sole, compie un doppio intento: far fallire il progetto del padre ed esprimere finalmente se stesso. Come abbiamo fatto tutti noi quando abbiamo deciso che era il momento di recidere ogni legame col nostro padre e nostra madre. Uccidere quella cosa che ci unisce, che ci tiene legati a loro. Tradire. L’Icaro di Colella racconta tutto quello che segue la funesta caduta: il ragazzino, dopo lo schianto, non muore. Precipitato nel mare profondo ritorna a galla privo di sensi. Un pescatore lo raccoglie e lo porta a casa sua, da sua moglie, e insieme si prendono cura di lui. Qui cresce Icaro, redivivo, in una famiglia pugliese che lo osserva, lo nutre, lo accudisce. Intorno a lui pullula un villaggio di gente curiosa di vedere da vicino com’è fatto un ‘angelo del cielo’. Alcuni ci vanno per chiedere una grazia, altri per pura curiosità, altri ancora fanno la fila alla sua porta per osservare da vicino la sua deformità. E quando finalmente il giovanotto riapre gli occhi e parla, nel giubilo generale, nessuno si accorge della rabbia che cova in petto. Che fine ha fatto sua madre, che ogni giorno si recava alle porte del labirinto per gridare il suo nome e pregava Minosse che gli restituisse il figlio? Dov’è adesso suo padre, il geniale Dedalo che da sempre ha preferito dedicarsi alle sue invenzioni invece che a suo figlio?
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Seminari formativi
Quest’anno Efestoval prevede anche delle sessioni di formazione per attori professionisti e non: i seminari della durata di tre giorni saranno diretti da Mimmo Borrelli, Simona Colombo e Valentina Elia (quest’ultimo rivolto bambini).
Efestoval – Festival dei vulcani
Il Festival richiama la figura di Efesto, il Dio greco della tecnica, del fuoco, della metallurgia, dell’invenzione e dell’ingegneria. Un Dio abbandonato dai suoi stessi genitori perché deforme. Un artigiano dal brutto carattere, “n’dice manc na’ parola”, ma con grandi e forti spalle che sopportano il lavoro, sempre svolto con impareggiabile perfezione. A lui si ispirano i 50 giovani flegrei, componenti dello staff che progetta, realizza e accoglie, che con le loro menti ardenti e mani ogni anno organizzano la rassegna di teatro itinerante che si svolge a settembre nei Campi Flegrei. È il lavoro sotterraneo di questi giovani, all’interno del nostro vulcano, a rendere possibile la parte più bella ed esplosiva, quella visibile agli occhi di tutti: il Festival teatrale itinerante nei Campi Flegrei, capace di ripopolare luoghi che rappresentano dei veri e propri monumenti emotivi, spazi che nel secolo scorso hanno costituito un fulcro decisivo, ardente ed attivo della vita sociale della comunità: fabbriche dismesse, parchi, scuole, vecchie cave, campi sportivi, cantieri navali, laghi, vecchie masserie di campagna, siti storico-culturali, ospedali, manicomi.
Piccoli focolai di micro comunità intorno ai quali ri-trovarsi, in qualità di spettatori attivi e narratori stessi, depositari di una memoria rarefatta e impalpabile. Luoghi che in passato sono appartenuti alla vitalità di storie, narrazioni, racconti, drammi, ora ripopolati da un teatro che non può essere che quello scomodo, di riflessione, vivo, ricco di lavoro e dedito a ciò che la cultura dovrebbe fare: segnare il cammino, sviscerare l’umano, raccontare, interpretare il presente per anticipare le rovine future e vincerle.
Il tutto confluisce in un percorso di scavo culturale, di presa di coscienza e di recupero della memoria dei luoghi che mira a coinvolgere l’intera comunità, con la direzione artistica di Mimmo Borrelli, 39enne drammaturgo, attore e regista flegreo, tra i nomi più importanti del panorama teatrale italiano.
L’organizzazione è a cura dell’Associazione IoCiSto.
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TESSERA “AMICI DI EFESTOVAL”
È lo strumento attraverso il quale ciascuno può dare il proprio contributo per la realizzazione di Efestoval – Festival dei Vulcani e per fare crescere, edizione dopo edizione, questo evento e il sistema culturale dei Campi Flegrei.
Gli Amici di Efestoval potranno partecipare a eventi riservati, come lo spettacolo di apertura di Mimmo Borrelli nel Parco Archeologico di Cuma. Potranno inoltre iscriversi in anticipo ai workshop, usufruire di sconti e agevolazioni in locali, ristoranti strutture ricettive selezionate. La tessera ha validità solo per la quarta edizione di Efestoval.
Per diventare Amico di Efestoval basta fare la propria donazione presso la biglietteria Efestoval oppure online sul sito www.efestoval.it (in tal caso scrivere a biglietteria@efestoval.it per prenotare il ritiro della tessera).
Sul sito www.efestoval.it è possibile restare aggiornati sulle iniziative e avere informazioni in merito agli orari di biglietteria, il costo dei biglietti e l’acquisto online.