Il Teatro dell’Opera di Francoforte prepara per la stagione 2018/19 un itinerario piuttosto coraggioso, con un cartellone proteso verso accenti moderni e contemporanei e verso la proposta di opere a volte considerate “minori”. Il nutrito calendario delle riprese si fa più carico del repertorio.
Si inizia il 9 Settembre con il debutto a Francoforte di Tri sestry (Drei Schwestern) di Péter Eötvös. Spettacolo confezionato da Dorothea Kirschbaum e tre controtenori nei panni delle tre sorelle protagoniste dell’opera. La stagione del Bockenheimer Depot, la seconda sala della Oper Frankfurt, inizia tre giorni dopo con un altro lavoro contemporaneo: Lost Highway creato dalla compositrice austriaca Olga Neuwirth a partire dal film omonimo di David Lynch. Libretto della stessa Neuwirth e del premio Nobel Elfriede Jelinek. Regia di Yuval Sharon che quest’estate curerà il Lohengrin di Bayreuth diretto da Christian Thielemann. Il Generalmusikdirektor Sebastian Weigle sale sul podio per il primo dittico della stagione che associa Iolanta, l’ultima opera di Tchaikovsky e un monumento tardo-romantico alla bontà, all’Oedipus Rex di Igor Strawinsky, opera-oratorio in due atti con testo di Jean Cocteau. Per l’occasione il soprano lituano Asmik Grigorian si esibisce per la prima volta a Francoforte come Iolanta.
Il melodramma verdiano si ritaglia uno spazio a Novembre con l’esecuzione in forma di concerto de Il Corsaro; dirige Francesco Lanzillotta, Željko Lučić (Seid) e Dorothea Röschmann (Medora) saranno i primattori. Dopo la prima della nuova produzione de I Puritani firmata da Vincent Boussard, Verdi torna protagonista con La Forza del Destino per la regia di Tobias Kratzer, già apprezzato artefice de L’Africaine della stagione appena conclusa (https://www.teatrionline.com/2018/03/lafricaine-atterra-a-francoforte/). Il cast comprende le star Franz-Josef Selig (Padre Guardiano) e Christopher Maltman (Don Carlo de Vargas). A febbraio 2019 il Bockenheimer Depot si rivolge al pubblico giovane con la prima assoluta dell’opera rock Mina, elaborata da giovani artisti dilettanti in cooperazione con i professionisti della Oper Frankufurt. La regista Florentine Klepper torna a Francoforte e realizza il nuovo allestimento di Dalibor, opera in tre atti di Bedřich Smetana, mentre Der ferne Klang di Franz Schrekers è affidata alle cure di Damiano Michieletto, ormai una star dei teatri lirici europei. Spazio al teatro barocco con Rodelinda di Händel, maestosa epopea di giochi di potere e intrighi amorosi. Nuova produzione affidata alla regia di Claus Guth e alla bacchetta sapiente di Andrea Marcon. Andreas Scholl presta voce e gesto a Bertarido. Król Roger (King Roger) di Karol Szymanowski è l’ultima produzione della stagione al teatro dell’opera, mentre un altro dittico, che propone il Satyricon di Bruno Maderna e The Medium di Gian Carlo Menotti, chiude la stagione del Bockenheimer Depot.
Numerose anche le riprese, fra cui l’Otello di Verdi con Roberto Saccà nel ruolo del protagonista e Tosca con Lorenzo Viotti sul podio. A grande richiesta a gennaio 2019 torna al Bockenheimer Depot il Rinaldo di Händel che, con Jakub Józef Orliński nel ruolo eponimo, ebbe successo strepitoso nell’estate 2017. Come nelle stagioni precedenti, il calendario delle recite è affiancato da una nutrita schiera di altri appuntamenti artistici. Otto recital vedranno protagonisti i cantanti dell’ensemble e ospiti di spicco fra cui Stéphanie d’Oustrac, Edita Gruberová e Michael Porter. In definitiva una ricca stagione lirica (si contano in totale più di cinquecento appuntamenti) a cui l’ensemble e il coro della Oper Frankfurt, assieme alla Frankfurter Opern- und Museumsorchester, garantiranno la qualità artistica a cui hanno abituato il pubblico. Tutto il cartellone 2018/19 a: https://oper-frankfurt.de/de/spielplan/