È il richiamo delle sonorità rarefatte dei Cigarettes After Sex ad affollare il 10 luglio le polverose gradinate del teatro dell’antico insediamento romano.
Fatto costruire da Agrippa nel I secolo a.C., il Teatro di Ostia Antica continua a vivere nei secoli attraverso le voci e i suoni di chi ospita.
Al crepuscolo si accendono i riflettori e la morbida voce di Greg Gonzalez – frontman e creatore del progetto – lentamente si espande fino permeare l’intera cavea.
Suoni decisi si alternano a silenzi che dilatano il tempo e lo spazio, “Cigarettes after sex” – il disco eponimo della band – risuona tra le rovine e sale lento sopra il cielo di Ostia come fumo di sigaretta.
L’atmosfera è quella di una sospensione temporale in cui passato e presente si fondono senza contrasti, le canzoni dei Cigarettes After Sex parlano di un tempo ormai perduto che sembra essere ritrovato solo per una sera nell’incontro tra l’antico e il contemporaneo.
Un’esperienza immersiva di appena settanta minuti in cui la band ripercorre quasi interamente la propria produzione musicale, la cui intensità viene amplificata alla location che la ospita.
“Please don’t cry” è la preghiera con cui Greg Gonzalez saluta il suo pubblico, poi si spengono le luci.
Ad Ostia antica torna il silenzio.