Una location d’eccezione, il suggestivo Giardino della Basilica dei Santi Alessio e Bonifacio all’Aventino e il teatro di Luigi Pirandello: si rinnovano anche nel 2018 i consueti ingredienti della storica Pirandelliana, una delle più attese manifestazioni dell’Estate Romana,promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e che quest’anno alterna sera dopo sera I giganti della montagna (in scena il martedì, il giovedì, il sabato) e Il berretto a sonagli (in scena il mercoledì, il venerdì e la domenica).
Giunta alla XXII edizione, la Pirandelliana torna dal 10 luglio al 12 agosto a Roma con una formula consolidata formula che nel corso degli anni ha coinvolto oltre 108mila spettatori: anche nell’edizione 2018 la compagnia teatrale La Bottega delle Maschere diretta da Marcello Amici attinge fra i capolavori della produzione del drammaturgo siciliano che ha saputo raccontare come nessun altro le inquietudini del Novecento cogliendo nella dicotomia fra vita e forma il dramma dell’uomo moderno.
Spazio al teatro di parola nei due spettacoli diretti da Marcello Amici che collocano al centro di tutto il testo di Pirandello, esaltato dalla recitazione asciutta della Compagnia nel silenzio del Giardino romano.
Alla Pirandelliana va in scena I Giganti della Montagna, ultimo dei miti teatrali sull’arte (dopo La nuova colonia, La favola del figlio cambiato) rappresentato postumo per la prima volta nel 1937 nel Giardino di Boboli a Firenze: uno dei più più difficili testi di Pirandello da mettere in scena, è un dramma incompiuto sul mito e l’essenza del teatro.
Protagonista, il mago Cotrone, gli Scalognati, personaggi grotteschi che vivono fra sogno e realtà e la malridotta Compagnia di attori della Contessa che cerca di mettere in scena il suo dramma. Sul palcoscenico vi avvicendano le due comunità uno scambio di illusioni e di incantesimi fino alla cavalcata dei Giganti che scendono dalla montagna.
“… forse la più perfetta commedia di Pirandello” secondo Sciascia che così commentava Il berretto a sonagli, rappresentata per la prima volta nel 1917 al Teatro Nazionale di Roma. La storia dello scrivano Ciampa parla di corna e di dignità: l’uomo ha accettato senza reagire che la giovane e bella moglie sia diventata l’amante del potente cavalier Fiorica, suo datore di lavoro. Ma quando la gelosia di Beatrice, moglie del Fiorica, rompe la convenzione Ciampa si trova a dover difendere la sua dignità facendo passare la moglie di Fiorica per pazza davanti alla società salvando onore e agi.
Tutte le sere alle 21.15 (Lunedì riposo), ingresso € 16,00 -ridotto € 14,00, informazioni e prenotazioni: 06.51955055 – 331.5790892, www.labottegadellemaschere.it, info@labottegadellemaschere.it