Un successo annunciato come sempre: per il settimo anno di seguito, il Roberto Bolle&Friends fa sold out e si conferma uno degli appuntamenti immancabili della stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma alle Terme di Caracalla.
Anche quest’anno la star è sempre lui, Roberto Bolle, l’étoile internazionale e “dei due mondi”, a Milano e New York, che riesce a richiamare un pubblico eterogeneo e a riunire gli amici, fra le maggiori stelle della danza internazionale, artisti già noti al pubblico romano spesso protagonisti di altre edizioni.
La forza del Roberto Boll&Friends in effetti resta la sua formula consolidata dall’étoile, direttore artistico e protagonista che lascia spesso e volentieri lo spazio e il palco ai dieci colleghi – amici, e che alterna un repertorio classico e contemporaneo in un luogo semplicemente magico.
Qualche variazione rispetto al programma annunciato non tradisce lo scintillio dello spettacolo che resta sempre entusiasmante la riproposizione di qualche passo già in repertorio negli anni precedenti.
È proprio Roberto Bolle ad aprire la serata con Maria Eichwald, Principal Guest Artist, con il pas de deux dell’Apollo di Balanchine (che sostituisce l’annunciato Thaïs), ma fra le novità dell’edizione il Dorian Gray ideato da Massimiliano Volpini che vede Bolle trasformarsi un narciso moderno dandy dove lo specchio viene sostituito dall’onnipresente smartphone che diventa il riflesso dell’ossessione del protagonista con il violino live di Alessandro Quarta sula tema della Passacaglia di Von Biber.
L’étoile si misura in coppia con Timofej Andrijashenko (dal Teatro alla Scala di Milano) nel Pas de deux da Proust, ou les Intermittences du coeur di Petit e ancora con Nicoletta Manni (sempre dalla Scala), sapere più brava nella modernità di Step Addition di Sébastien Galtier e nella creazione artistica del Caravaggio di Bigonzetti che chiude lo spettacolo.
Ma lo spettacolo non manca mai, neppure quando Bolle cede il palco agli altri grandi artisti: sempre entusiasmante il III atto del Don Chisciotte di Petipa con Osiel Gouneo (già nel gala del 2016, fra i più apprezzati della serata) e Tatiana Melnik che si sfidano a colpi di virtuosismo interpretazione, accendono l’entusiasmo del pubblico i grandi classici più popolari, il Pas de deux del II atto de Lo Schiaccianoci con Mia Kuranaga – Angelo Greco, l’impegnativo Pas de trois de Il Corsaro di Petipa con Timofej Andrijashenko, Taras Domitro e la Kuranaga o lo scintillio del Pas de deux de Le Fiamme di Parigi di Asafiev con la coppia Kochetkova- Greco, apprezzata la modernità di At the End of the Day di David Dawson con la Kochetkova in coppia con Sebastian Kloborg.
Un successo annunciato per Bolle e gli altri artisti che prima del défilé finale e del bagno di applausi, si mostrano al pubblico dietro le quinte ripresi in diretta e proiettati in diretta davanti al pubblico chiudere all’insegna della bellezza della danza, ma senza rinunciare alla modernità e alla tecnologia. Appuntamento all’anno prossimo con l’ottava edizione dell’immancabile gala di danza, ma intanto prossimo appuntamento con la danza alle Terme con il nuovo Romeo e Giulietta firmato da Giuliano Peparini (dal 27 luglio) alla seconda creazione per l’Opera di Roma dopo il successo dello Schiaccianoci.