Torna l’appuntamento con Tramedautore – Festival Internazionale delle Drammaturgie, giunto alla sua diciottesima edizione, ideato e organizzato da Outis – Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea, accolto anche quest’anno dal Piccolo Teatro, dal suo essere un’ideale e concreta cinghia di trasmissione culturale che garantisce alle giovani formazioni artistiche la possibilità di un dialogo con gli spettatori.
Affidato quest’anno alla direzione artistica di Michele Panella, il festival prosegue l’indagine sulla contemporaneità attraverso diversi sguardi e linguaggi, verbali e non verbali.
Questa edizione – inserita tra le iniziative dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale – si propone di costruire rapporti di collaborazione con paesi a noi più vicini per rafforzare la presenza di una nuova generazione di artisti a livello europeo e nazionale, in un periodo di grandi fragilità, disorientamento e paradossi non solo politici, sociali e culturali ma anche individuali.
Abbiamo selezionato, quindi, alcune delle esperienze artistiche più vivaci della scena emergente italiana realizzate da giovani: indipendenti e inquieti.
Il festival si apre venerdì 14 alle ore 19.30 con la prima milanese de Il Nullafacente, un paradosso sulla ricerca della felicità scritto da Michele Santeramo e diretto da Roberto Bacci, produzione della Fondazione Teatro della Toscana, per raccontare la storia di un uomo che non vuole “piegarsi alla vita” e si domanda cosa “non deve fare” per stare bene. Una ricerca di libertà e di improbabile resistenza oltre qualsiasi legge economica, sociale, di prestazione, in cui tutti siamo intrappolati.
Sabato 15 settembre alle ore 19.30 il giovanissimo collettivo bologninicosta presenta ST(r)AGE, sul tema dell’instabilità lavorativa nel mondo dello spettacolo, esito del progetto Cantieri Incivili. Tra ironia punk e tensioni generazionali, il collettivo romano narra la resurrezione di un’arte scomparsa. Una riflessione sul teatro che, se si riduce a cruda esposizione, si svuota di significato e perde di forza.
Domenica 16 settembre alle ore 19.30 la scena sarà per La Ballata dei Lenna – collettivo di ricerca fondato dai giovani Nicola Di Chio, Paola Di Mitri e Miriam Fieno – con Human Animal, viaggio letterario-antropologico che, partendo dall’indegna vita di tre impiegati di un’Agenzia delle Entrate, ci mostra le fragilità e i paradossi del nostro stare al mondo. Un lavoro che prende spunto dall’ultimo romanzo di David Foster Wallace, Il re pallido, per parlare della noia, dei meccanismi alienanti, dei contorni sfrangiati e delle vuote vite di questi funzionari.
Lunedì 17 debutta Sister(s). Miraggio su strada qualunque della compagnia vicentina exvUoto per raccontare di come i millennials affrontano i cambiamenti repentini del mondo attuale. Diretto da Tommaso Franchin e scritto e interpretato da Andrea Dellai, con Laura Serena e Giulio Morittu lo spettacolo è una fiaba moderna, un ritratto grottesco e ironico delle nuove generazioni vissuto attraverso gli occhi di due fratelli in una desolata Rovigo, narrato con immagini iperboliche, sfumature pulp, contorni fumettistici.
Martedì 18 settembre alle ore 19.30 debutta in prima nazionale Hotel Palestine, testo del drammaturgo Falk Richter, tra i più interessanti autori tedeschi, nella traduzione di Sonia Antinori e con la regia di Salvino Raco. In scena, la conferenza stampa in cui due rappresentanti degli Stati Uniti si trovano a dover rispondere alle domande dei giornalisti che cercano di svelare le vere ragioni del conflitto tra Iraq e Stati Uniti per parlare di manipolazione dei media e degli eccessi del nostro mondo liberale.
Tra formazione e professione si colloca il lavoro Walk. Viaggio in un’oscurità cosciente – in scena mercoledì 19 – progetto di produzione, coordinato dai docenti Ferruccio Bigi e Susanna Beltrami che vede insieme Accademia di Brera, Conservatorio Giuseppe Verdi, Civici Corsi di Jazz, DanceHaus e Outis.
Il concetto generatore dei quadri che compongono lo spettacolo prende spunto da La Società dell’incertezza di Zygmunt Bauman in cui si parla di “vagabondi” descrivendoli come metafore dell’uomo contemporaneo alla ricerca della propria identità. Con un percorso in cui la danza, la musica, il canto, l’uso di tutto l’edificio teatrale, gli elementi di scena e i costumi, sono gli strumenti della ricerca espressiva con cui i giovani artisti ricreano una scrittura scenica che mira ad un’arte totale.
A seguire, giovedì 20 settembre è il momento della comicità graffiante di Aplod di Fartagnan teatro, spettacolo selezionato nell’ambito del Festival Dominio Pubblico 2018 di Roma. A metà fra un romanzo di Orwell e una sceneggiatura dei fratelli Cohen per raccontare di un futuro distopico in cui il governo ha dichiarato illegale produrre e caricare in internet materiale video.
Venerdì 21 settembre Gli Omini presentano Più carati. Con la verve comica che li contraddistingue la compagnia pistoiese racconta la storia di tre amici alla soglia dei 40 anni che un giorno trovano un mucchio di soldi per terra. Questi soldi, presi come segno dall’alto, svelano la fragilità delle relazioni umane, che si frantumano sotto i nostri occhi per rimettere in gioco alcuni valori fondanti come l’onestà, l’etica e l’amicizia.
Sabato 22 alle ore 19.30 e alle ore 21.30 al Piccolo Teatro Grassi e nel Chiostro Nina Vinchi (e alle ore 16 presso la scuola Mohole in via Ventura) partirà uno spettacolo itinerante dal titolo Un Hueco en la Ciudad (Un buco nella città) prodotto dalla compagnia francese Dérézo, nato da un progetto di cooperazione che ha coinvolto Francia, Spagna e Italia, nel quale sei autori, animati anch’essi da uno spirito di ricerca sono stati convocati per accogliere la parola, i fantasmi e le inquietudini degli abitanti di una città per riaffermare che lo stare insieme è un lavoro ma anche una responsabilità e una forza.
Si chiude domenica 23 con la prima nazionale di All in di Atresbandes, tra le più interessanti compagnie spagnole in una produzione commissionata da Home (Gran Bretagna) e dal Festival TNT (Spagna). Un lavoro che attraversando luoghi diversi – una discoteca, una scuola di inglese, un programma di auto-aiuto e un magazzino – si propone di offrire una rappresentazione poetica della crisi esistenziale dell’uomo moderno e di interrogarsi su quanto siamo liberi nelle nostre scelte.
E ancora, all’interno del Chiostro: la lettura integrale e a puntate (una al giorno per i 10 giorni del festival) del romanzo di Giuseppe Catozzella E tu splendi (ed. Feltrinelli), sul tema dell’immigrazione, affidata all’attrice Carla Chiarelli; la performance La società della stanchezza con Maria Pilar Pérez Aspa, recital tra drammaturgia e canto, in collaborazione con la Fondazione Donizetti; il concerto Synesthesia di Mariusphere.
Oltre al programma artistico saranno numerose le azioni concrete dirette alla diffusione della drammaturgia italiana (internazionalizzazione) in Europa. Per questa edizione, infatti, con la creazione di un Tavolo Export, sono stati invitati tre importanti traduttori di opere italiane in Germania, Francia e Spagna, che incontreranno 14 autori e artisti italiani.
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INFO
LUOGHI DEL FESTIVAL
PICCOLO TEATRO GRASSI E CHIOSTRO NINA VINCHI
Via Rovello, 2 Milano (MM1 Cordusio)
SCUOLA MOHOLE
Via Ventura, Milano (MM2 Lambrate)
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BIGLIETTI
Intero € 15
Ridotto € 10 *
*Giovani under 26, anziani over 65, ARCI, Feltrinelli, FAI
Convenzioni € 8
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INGRESSO LIBERO
Le performance, gli incontri con gli autori e i concerti nel Chiostro Nina Vinchi sono a ingresso libero
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PRENOTAZIONI E BIGLIETTERIA
Teatro Strehler (Largo Greppi, 1)
Lu – Sa 9.45 – 18.45 continuato; Do 13.00 – 18.30
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BIGLIETTERIA TELEFONICA (max 1 scatto urbano da telefono fisso)
Lu – Sa 9.45-18.45; Do 10-17.
Tel: + 39 02 42411889
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BIGLIETTERIA ON-LINE
www.piccoloteatro.org | www.vivaticket.it
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PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Outis – Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea
Tel. + 39 02 39257055 | Cell. + 39 393 8761766
www.outis.it | www.tramedautore.it
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