Raggiunge l’importante traguardo della 50ª edizione URBINO MUSICA ANTICA, il festival di musica antica più longevo d’Italia e fra i più rinomati della scena internazionale che ogni anno richiama nella città rinascimentale per eccellenza, un pubblico di appassionati cultori di questo repertorio, interpreti di fama internazionale e giovani musicisti da ogni parte del mondo. Ideato dal direttore artistico Alessandro Quarta e organizzato dalla Fondazione Italiana per la Musica Antica e dal suo presidente Andrea Damiani, l’appuntamento quest’anno sarà dal 19 al 28 luglio.
A fare da cornice al Festival gli splendidi edifici storici di Urbino: il Collegio Raffaello con il suo Salone Raffaello che accoglierà quasi tutti i concerti, e il Palazzo Ducale che ospiterà un appuntamento del Festival nel suo Cortile d’onore. In programma anche un concerto in decentramento a Urbania, nella cornice di Palazzo Ducale.
Una ventina i concerti in programma, dedicati al repertorio vocale e strumentale del passato che offrono una raffinata e ricercata scelta di programmi tematici, dal primo rinascimento al tardo barocco, con un’incursione nel primo Ottocento, rimanendo fedeli ai suoni e alle interpretazioni originali, e dando un’immagine viva e suggestiva del repertorio eseguito. Ne saranno interpreti solisti che di questa musica sono fra i più apprezzati della scena musicale internazionale, molti dei quali impegnati negli stessi giorni come docenti dei Corsi di perfezionamento. Corsi che animano per dieci giorni la città di Urbino con manifestazioni collaterali che coinvolgono circa duecentocinquanta giovani studenti provenienti da ogni parte del mondo, cui si aggiungono i bambini e ragazzi – sempre più numerosi – che seguono le lezioni di Urbino Musica Giovani.
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L’INAUGURAZIONE
La manifestazione sarà quest’anno preceduta da un incontro pensato per celebrare il raggiungimento del traguardo del 50° anniversario, che si terrà mercoledì 18 luglio alle ore 18.30 a Palazzo Ducale nella Sala Convegni “Giardino d’Inverno”. Oltre a Vittorio Sgarbi saranno presenti il fondatore e gli animatori di questa avventura musicale che in mezzo secolo è riuscita a vivere molteplici cambiamenti culturali e sociali senza perdere né l’entusiasmo degli inizi né lo spirito innovativo.
“Il movimento della musica antica, nato in Italia agli inizi degli anni ’60 del secolo scorso sull’onda di quanto già stava da tempo accadendo oltralpe, può alla lunga distanza essere considerato un movimento di rottura sia nei confronti della cristallizzazione della tradizione romantica sia verso l’inizio dell’involuzione della musica d’avanguardia di quegli anni – spiega Andrea Damiani Presidente della Fondazione Italiana per la Musica Antica –. Nonostante appartenesse al passato la musica antica era nuova, creava nuovo pubblico e dava la possibilità ad una schiera di dilettanti di diventare protagonisti, di fare musica insieme. Urbino è stata un centro propulsivo di questa tendenza: nel tempo la musica antica si è ufficializzata, è entrata nelle scuole, a volte si è accademizzata. Forse il segreto di Urbino è stato quello di mantenere, attraverso i grandi insegnanti che vi sono passati e quelli che vi operano tuttora, alto il il livello della curiosità e della molteplicità dei punti di vista: un piccolo-grande laboratorio scientifico che ha visto passare musicisti del calibro di Frans Brüggen, Gustav Leonhardt, i fratelli Kuijken, solo per fare alcuni nomi. L’altro elemento di aggregazione è stato certamente uno spirito umanistico che non ha mai voluto isolare la musica ma la ha posta al centro del dibattito culturale, attirando personaggi quali Umberto Eco e Carlo Bernardini ma anche tanti meno noti dilettanti illuminati”.
Sarà dunque la musica rinascimentale, un genere caro alla città di Federico da Montefeltro, ad essere protagonista di vari eventi, a partire dal concerto inaugurale dell’Ensemble vocale e strumentale della FIMA giovedì 19 luglio dal titolo “Gran zoglia traditora” dedicato proprio alla musica di corte nel Cinquecento.
“Per aprire la rassegna di Urbino Musica Antica – spiega il direttore artistico Alessandro Quarta – abbiamo voluto raccontare in musica ciò che Urbino rappresenta con il suo stesso essere: quel momento inebriante per ricchezza culturale ed artistica che il nostro Paese ha vissuto fra Quattro e Cinquecento, e che la città montefeltrina incarna in modo perfetto, grazie alla lungimiranza del duca Federico. Una ghirlanda di ‘hits’ della musica cortigiana di quegli anni; il ‘melos’ puro ed immediato delle frottole mantovane, il sapore popolare e schietto delle ‘villotte’ ed il dolce artificio delle composizioni liutistiche ci restituiranno un’immagine sonora nitida di una delle nostre più belle epoche, di cui Urbino è rappresentante principalissima”. (Il concerto verrà replicato il 22 luglio a Urbania, nella Sala dei Cavalieri di Palazzo Ducale).
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IL FESTIVAL
Come da tradizione, alcuni dei concerti saranno tenuti dai docenti dei corsi, come quello di venerdì 20 luglio con la violinista austriaca Susanne Scholz che presenta un vivace programma che esplora il tema appassionante, sia dal punto di vista storico che virtuosistico, dell’ornamentazione delle sonate di Corelli.
Particolare rilievo da quest’anno la sezione dedicata ai giovani interpreti. I primi a esibirsi saranno nella giornata di sabato 21 luglio: alle ore 19 il cembalista Cristiano Gaudio, vincitore del secondo premio ex-aequo (primo non assegnato) al Concorso Città di Milano, esegue un programma dal titolo L’orchestra nel clavicembalo, con musiche di Bach, Händel e Domenico Scarlatti. Alle ore 21.30 il Duo Lislevand Duncombe esegue un programma incentrato sul repertorio virtuosistico, francese e tedesco, per viola da gamba e tiorba.
Altrettanta giovane è la formazione del trio Anima e Corpo che domenica 22 luglio (ore 19) offre un concerto incentrato sullo stile galante e sulla musica concertata per liuto e archi del tardo ‘700, un programma arricchito da alcune prime esecuzioni in tempi moderni. La giornata si completa con il concerto (ore 21.30) del Quartetto Delfico, realtà fra le più interessanti della nuova generazione della musica antica, che presenta il concerto Dal salotto all’opera, con un programma dedicato a Beethoven e Donizetti su strumenti originali.
E giovane è anche El Gran Teatro del Mundo, ensemble di nuova formazione proveniente dalla Schola Cantorum Basilensis (uno degli istituti di riferimento nella didattica della musica antica), che lunedì 23 luglio (ore 19) è impegnato in un interessante progetto sull’influenza del linguaggio operistico nella musica da camera francese del ‘700 con musiche di Lully, Campra, Charpentier e Marais. Prende spunto dal mondo rinascimentale il concerto delle 21.30 con due liutisti virtuosi americani Paul O’ Dette (docente ai corsi già da dieci anni) e Crawford Young, specialista della musica tardo-medievale e quattrocentesca, forse il momento più autenticamente legati agli splendori del ducato del Montefeltro.
Martedì 24 luglio (ore 19) il duo violoncellistico Gaetano Nasillo e Sara Bennici riunisce in un appassionante recital (Il violoncello ai tempi del Tiepolo) alcune delle pagine più famose del repertorio per violoncello barocco ad altre pagine inedite: musiche di Vivaldi, Marcello, Platti, Bigaglia, Bassani, Vandini, Martinelli, Stratico, una scelta di sonate veneziane del Settecento di autori coevi al pittore Tiepolo. La giornata prosegue alle ore 21.30 con il soprano Francesca Aspromonte, una delle maggiori interpreti della nuova generazione, talento di fama internazionale, che presenta con l’ensemble Arsenale Sonoro il raffinato concerto Un’alma innamorata sulle cantate di Händel.
È dedicato alla musica di Giulio Caccini a quattrocento anni dalla morte il concerto che apre la giornata di mercoledì 25 luglio (ore 19), con l’ensemble Ricercare Antico e il tenore Riccardo Pisani. A seguire (ore 21.30) Enrico Gatti al violino, Francesco Corti al clavicembalo e Juan Manuel Quintana alla viola da gamba riportano ad Urbino un monumento della musica barocca francese quali sono i Pièces de clavecin en concerts di Rameau.
Fra gli appuntamenti più attesi del festival, giovedì 26 luglio tocca al concerto-spettacolo Barca di Venetia per Padova di Adriano Banchieri (nato 450 anni fa, compositore e teorico musicale fra i più illustri del primo Seicento) offerta dall’ensemble Dramatodia, i cui madrigali saranno eseguiti con costumi e scene su disegni originali dell’epoca, realizzati tutti a mano, recuperando l’originale fruizione teatrale del genere della commedia harmonica della sua originale fruizione teatrale. Pubblicata a Venezia nel 1605, Barca di Venetia si distingue per la ricca cornice narrativa nella quale sono incastonati i diversi brani. La musica dà voce ad una variopinta serie di personaggi riuniti in un immaginario viaggio fluviale fra i due centri principali della Serenissima Repubblica. Banchieri ambienta la sua commedia su uno di quei burchielli che nei primi anni del Seicento navigavano attraverso il Brenta trasportando ogni genere di passeggeri: mercanti, cortigiane, studenti, ebrei, stranieri. Di questi caratteri Banchieri offre una vivida rappresentazione musicale che si esprime nelle forme più varie: dalle vivaci sezioni dialogiche, ove a ciascuna linea vocale corrisponde un personaggio, agli artificiosi madrigali scritti ad imitazione dei più celebri autori coevi; dai duetti intonati dagli ‘amorosi’ alle arie burlesche punteggiate da interventi onomatopeici che fingono il liuto.
Spetta all’Orchestra Barocca FIMA l’appuntamento di venerdì 27 luglio nel Cortile d’Onore di Palazzo Ducale. Sotto la direzione di Susanne Scholz, già docente di violino ai corsi di Urbino da diversi anni, e a Ryo Terakado, violinista di fama internazionale, nuovo acquisto della scuderia FIMA, il concerto vede in programma concerti del Settecento per archi e strumenti concertanti.
Per celebrare il cinquantenario dei corsi di Urbino, il concerto finale del festival sabato 28 luglio vede l’esecuzione di un monumento della musica barocca, la Rappresentatione di Anima & di Corpo di Emilio de’ Cavalieri, primo melodramma/oratorio della storia della musica. Diretta da Alessandro Quarta, l’esecuzione sarà in gran parte frutto di una masterclass/workshop che si svolgerà all’interno dei corsi stessi e parteciperanno, nei ruoli principali, alcuni fra i solisti di spicco della scena italiana della musica antica: Francesca Aspromonte, Mauro Borgioni, Luca Cervoni, Riccardo Pisani, che saranno affiancati da giovanissimi talenti selezionati per l’occasione e da molti dei docenti presenti ai corsi.
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LE ALTRE INIZIATIVE DEL FESTIVAL
Fra le iniziative che animeranno la città di Urbino in occasione del Festival, il 21 e 22 luglio si svolgerà la venticinquesima edizione dell’esposizione di copie di strumenti storici, Strumenti della musica antica, allestita nel Collegio Raffaello in Piazza della Repubblica, che accoglierà liutai italiani e stranieri per offrire un appuntamento con l’eccellenza della liuteria per gli strumenti medievali e barocchi. Completano il programma del festival i concerti a ingresso libero Armonie del crepuscolo all’Oratorio di San Giuseppe con i giovani musicisti dei corsi.
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Info: http://fima-online.org/umafest/it/ , tel. +39 348 5644195
Biglietti: 15€ intero, 12€ ridotto. Abbonamenti da 100 € a 50 €. Ingresso libero per i concerti del 27 luglio (ore 21:30) e 22 luglio (ore 21:00, Urbania, Palazzo Ducale)
Biglietti acquistabili online su: http://www.liveticket.it