La Stagione Teatrale 2018/19 segna l’ingresso di Accademia Perduta/Romagna Teatri a fianco dell’Amministrazione Comunale di Forlì nella gestione delle attività teatrali del Teatro Comunale “Diego Fabbri”. Un nuovo corso sarà dunque inaugurato, ma sarà mantenuto ben saldo l’impegno categorico di confermare, consolidare e accrescere la vivacità artistica che ha contraddistinto tutte le ultime Stagioni Teatrali, valorizzando il “Diego Fabbri” come importante punto di riferimento culturale della sua comunità.
L’obiettivo sarà quello di realizzare un “progetto Diego Fabbri” che faccia del Teatro Comunale un luogo vivo, in perpetuo movimento e in continuo divenire, che accolga tutti i “pubblici”, che si rivolga all’intera comunità, tracciando percorsi artistici multiformi, anche stravaganti, anche inaspettati, voltati all’ospitalità di un ampio raggio di espressioni dello spettacolo dal vivo e, con gli spettacoli realizzati da Accademia Perduta/Romagna Teatri, fare del Diego Fabbri un Centro di Produzione di rilevanza nazionale e internazionale, affermandolo nel Sistema Teatrale italiano.
La nuova Stagione Teatrale del Diego Fabbri, realizzata grazie al prezioso sostegno di Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, sarà composta dai cartelloni di Prosa, Moderno, Comico, Danza, Operetta, cui si aggiungeranno importanti/invitanti appuntamenti Fuori Abbonamento con i musical Peter Pan (con musiche e canzoni di Edoardo Bennato) e Dirty Dancing, lo Show che vedrà nuovamente insieme in scena Massimo Lopez e Tullio Solenghi e il concerto di una grande signora della musica come Alice; confermate le rassegne Family e Teatro Contemporaneo (che saranno presentate in un particolare progetto nella seconda parte di Stagione) e, proseguendo la virtuosa collaborazione con il Teatro Il Piccolo già delineata in passato, contestualmente alle proposte del Teatro Comunale, verrà qui presentato il cartellone delle Favole (programmate nella sala di via Cerchia) per i bambini e le famiglie forlivesi, un pubblico cui da sempre Accademia Perduta/Romagna Teatri dedica cura e particolare attenzione, insieme ai suoi principali sforzi produttivi.
La rassegna di PROSA sarà composta da 8 spettacoli, accuratamente selezionati tra le proposte di alcune delle più importanti realtà produttive a livello nazionale. Il cartellone porterà sul palcoscenico diversi registri espressivi, dalla commedia brillante al dramma; autori “classici” (Carlo Goldoni, Eduardo De Filippo o Fedor Dostoevskij) e contemporanei (Vincenzo Manna, Michale Frayn, Pupi Avati o Gianni Clementi); titoli accattivanti, siano essi patrimonio consolidato del teatro internazionale o nuove, particolari proposte che indagano la nostra realtà contemporanea per restituirla al pubblico in prospettive inedite; protagonisti di enorme e riconosciuto talento interpretativo quali, tra gli altri, Glauco Mauri, Isa Danieli, Giuliana De Sio, Filippo Dini, Claudio Casadio, Umberto Orsini, Giuliana Lojodice, Massimo Popolizio, Gigio Alberti, Natalino Balasso, Ambra Angiolini, Geppy Gleijeses, Mariangela D’Abbraccio.
Gli spettacoli, consolidando le abitudini delineate nelle scorse Stagioni, andranno in scena in quattro turni, nelle serate del giovedì, venerdì e sabato e nel pomeriggio della domenica, confermando anche gli INCONTRI CON GLI ARTISTI – programmati negli spazi del Foyer il sabato pomeriggio – e che si sono sempre dimostrati occasioni, per gli attori, di avere un confronto informale, diretto e piacevole con il loro pubblico e con calorosa accoglienza romagnola.
Il cartellone MODERNO sarà composto da 5 spettacoli che avranno per protagonisti artisti di calibro quali Stefano Accorsi, Paolo Rossi, Geppi Cucciari, Davide Enia ed Elio Germano che si confronteranno con drammaturgie originali, a volte divertenti e leggere a volte impegnate e riflessive, per mostrare uno spaccato di prospettive “altre” che il teatro “moderno” può offrire quando si confronta e affronta la Storia o la quotidianità.
Di ampio respiro internazionale, la rassegna DANZA sarà quest’anno realizzata in collaborazione con Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto e porterà sul palcoscenico forlivese diversi registri espressivi dell’arte coreutica, dal neoclassico di Eko Dance Project all’hip-hop di INC INNprogresscollective, dalla danza contemporanea di MM Contemporary Dance Company e Aterballetto fino al circo-danza della francese Compagnie Libertivoire.
Gli appuntamenti con la COMICITÀ, realizzati in collaborazione con Teatro Il Piccolo, vedranno il sempre numeroso pubblico confrontarsi con il graffio e la sagacia di Francesco Pannofino, Giuseppe Giacobazzi, Giovanni Vernia e Riccardo Rossi; mentre gli spumeggianti allestimenti OPERETTISTICI presenteranno titoli “evergreen” quali La Principessa della Czarda, La Vedova Allegra e Sul bel Danubio blu.
Oltre ai già citati prestigiosi spettacoli FUORI ABBONAMENTO e ai percorsi di TEATRO CONTEMPORANEO e FAMILY (presentati prossimamente), la collaborazione con il Teatro Il Piccolo offrirà, grazie agli appuntamenti domenicali con le FAVOLE, numerose occasioni di divertimento condiviso per le famiglie e i bambini della città.
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PROSA
Ad alzare il sipario sulla nuova Stagione di Prosa del Teatro Diego Fabbri saranno:
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GEPPY GLEIJESES e MARIANGELA D’ABBRACCIO con la commedia Filumena Marturano di Eduardo De Filippo diretta da Liliana Cavani. Filumena Marturano è forse la commedia italiana del dopoguerra più conosciuta e rappresentata all’estero e ha un ruolo centrale nella produzione di Eduardo De Filippo. Nel dramma di Filumena, che rifiuta di rivelare all’amante quale dei tre figli da lei messi al mondo sia suo, De Filippo dichiarava di aver inteso rappresentare un’allegoria dell’Italia lacerata dalla guerra e in larga misura depauperata anche moralmente, e prefigurarne la dignità e la volontà di riscatto (giovedì 25, venerdì 26 e sabato 27 ottobre alle ore 21; domenica 28 ottobre alle ore 16).
Il secondo appuntamento in cartellone sarà:
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La guerra dei Roses di Warren Adler, interpretato nei ruoli principali da AMBRA ANGIOLINI e MATTEO CREMON per la regia di Filippo Dini.
Una commedia raffinata, comica e crudele. La storia narra della lenta e terribile separazione tra i coniugi Rose, lui ricco e ambizioso uomo d’affari, lei una moglie obbediente ma mai dimessa, che lo ha accompagnato nella sua brillante ascesa. Ad un tratto, la loro benestante quotidianità si infrange contro lo scoglio della mancata realizzazione professionale di lei. Tutta la loro vita viene da lei reinterpretata, la sua presa di coscienza la sprona, con ferocia, a scagliarsi sul suo amato, in un crescendo di cattiveria, rabbia e reciproche atrocità (giovedì 22, venerdì 23 e sabato 24 novembre alle ore 21; domenica 25 novembre alle ore 16).
La rassegna proseguirà con il classico:
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Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni che avrà per protagonista NATALINO BALASSO. Il regista della commedia, Valerio Binasco, ama mettere in scena testi corali e di forte impatto, creando spettacoli che proiettano gli spettatori in una dimensione giocosa e leggera: battute fulminanti, movimenti energici, causticità e forti momenti di suspense. Quasi inevitabile quindi il suo incontro con Arlecchino servitore di due padroni, un perfetto meccanismo comico, specchio di una borghesia dinamica e virtuosa, celebrazione dell’intraprendenza femminile e dell’amore romantico, ma soprattutto commedia che dal 1745 non smette di affascinare il pubblico (giovedì 13, venerdì 14 e sabato 15 dicembre alle ore 21; domenica 16 dicembre alle ore 16).
Appuntamento successivo con un classico del teatro contemporaneo e un trio di attori di grande spessore quali:
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UMBERTO ORSINI, MASSIMO POPOLIZIO e GIULIANA LOJODICE, protagonisti di Copenaghen di Michale Frayn, per la regia di Mauro Avogadro. In un luogo che ricorda un’aula di fisica, due uomini e una donna, parlano di cose successe in un lontano passato, quando tutti e tre erano ancora vivi. Sono Niels Bohr, sua moglie Margrethe e Werner Karl Heisenberg. Il loro tentativo è di chiarire che cosa avvenne nel lontano 1941 a Copenaghen quando il fisico tedesco Heisenberg fece visita al suo maestro Bohr in una Danimarca occupata dai nazisti. Il Novecento, così come la vita umana, è fatto di tante zone grigie, di tanto silenzio, ma finché esisterà l’uomo si cercherà sempre, in mezzo al vuoto che ci circonda, la traccia rarefatta di una particella di chiarezza e di verità che, comunque, ci salverà (giovedì 17, venerdì 18 e sabato 19 gennaio alle ore 21; domenica 20 gennaio alle ore 16).
Seguirà un nuovo spettacolo, impegnato in questa Stagione Teatrale nella sua prima tournée nazionale e frutto della co-produzione di Accademia Perduta/Romagna Teatri, Goldenart e Società per Attori:
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La Classe, un testo di Vincenzo Manna, interpretato da CLAUDIO CASADIO e un cast di giovani attori tra i quali Andrea Paolotti, Brenno Placido e Edoardo Frullini per la regia di Giuseppe Marini. Il dramma è ambientato ai giorni nostri, in una cittadina europea in forte crisi economica. Disagio, criminalità e conflitti sociali sono il quotidiano di un decadimento generalizzato che sembra inarrestabile. A peggiorare la situazione, appena fuori dalla città, c’è lo “Zoo”, uno dei campi profughi più vasti del continente. Alla periferia della cittadina c’è un Istituto Comprensivo specializzato in corsi professionali che avviano al lavoro. Albert, laureato in Storia, viene assunto all’Istituto Comprensivo nel ruolo di Professore Potenziato. Il Preside dell’Istituto gli dà subito le coordinate sul tipo di attività che dovrà svolgere: il corso non ha nessuna rilevanza didattica, serve solo a far recuperare crediti agli studenti che devono diplomarsi il prima possibile. Tuttavia, intravedendo nella loro rabbia una possibilità di comunicazione, Albert riesce a far breccia nel loro disagio… (giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9 febbraio alle ore 21; domenica 10 febbraio alle ore 16).
“Prima nazionale” per il nuovo allestimento di:
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Regalo di natale, uno dei più belli, lucidi, amari e avvincenti film di Pupi Avati portato a teatro con la regia di Marcello Cotugno. È la storia di quattro amici di vecchia data che la notte del 25 dicembre s’incontrano per giocare una partita a poker. Viene coinvolto nel gioco un quinto elemento, un facoltoso industriale. La partita finirà per mettere in campo il bilancio della vita di ognuno dei personaggi tra fallimenti, sconfitte, tradimenti, menzogne ed inganni. Ad interpretare questa commedia corale saranno GIGIO ALBERTI, FILIPPO DINI, GIOVANNI ESPOSITO, VALERIO SANTORO e GENNARO DI BIASE (giovedì 14, venerdì 15 e sabato 16 febbraio alle ore 21; domenica 17 febbraio alle ore 16).
Sarà poi la volta di:
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ISA DANIELI e GIULIANA DE SIO, protagoniste de Le signorine, un testo di Gianni Clementi con la regia di Pierpaolo Sepe. Due sorelle zitelle trascorrono la propria esistenza in un continuo e scoppiettante scambio di accuse reciproche. Addolorata, dopo una vita condotta all’insegna del sacrificio e del risparmio, cui è stata obbligata dalla sorella, vuole finalmente godersi la vita. Rosaria, che ha fatto dell’avarizia e dell’accumulo il fine della propria esistenza, non ha nessuna intenzione di intaccare il cospicuo conto bancario. Costrette a una faticosa convivenza, le due ‘signorine’ non possono neanche contare su una vita privata a distrarle da quella familiare. L’unico vero sfogo per Rosaria e Addolorata sembra essere il loro continuo provocarsi a vicenda, a suon di esilaranti battibecchi senza esclusione di colpi (giovedì 28 febbraio, venerdì 1 e sabato 2 marzo alle ore 21; domenica 3 marzo alle ore 16).
La chiusura del cartellone sarà infine affidata a:
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GLAUCO MAURI e ROBERTO STURNO con I fratelli Karamazov di Fedor Dostoevskij, per la regia di Matteo Tarasco. I fratelli Karamazov è un capolavoro della letteratura dell’Ottocento e di ogni tempo. La trama si sviluppa attorno alle vicende dei membri della famiglia Karamazov, ai loro feroci conflitti nel cui contesto matura l’assassinio di Fëdor, il capofamiglia, e al conseguente processo nei confronti di Dmitrij, il figlio primogenito accusato del parricidio (giovedì 14, venerdì 15 e sabato 16 marzo alle ore 21; domenica 17 marzo alle ore 16).
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MODERNO
Ad alzare il sipario sulla nuova Stagione di Moderno del Teatro Diego Fabbri sarà:
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STEFANO ACCORSI con Giocando con Orlando – Assolo, tracce, memorie e letture dall’Orlando furioso di Ludovico Ariosto secondo Marco Baliani, autore e regista dello spettacolo. Trasferire l’Orlando furioso in una presenza teatrale è impresa degna di cavalieri erranti, anzi narranti. Stefano Accorsi si cimenta con l’opera ariostesca cavalcando il tema oneroso dell’amore e delle sue declinazioni, amore perso, sfortunato, vincente, doloroso, sofferente, sacrificale, gioioso e di certo anche furioso (giovedì 10 gennaio ore 21).
Il secondo appuntamento in cartellone sarà:
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Il Re anarchico e i fuorilegge di Versailles, scritto e diretto da PAOLO ROSSI che ne è anche interprete insieme a Lucia Vasini e altri giovani attori. Lo spettacolo racconta la visione teatrale di un maestro dell’improvvisazione, sempre in bilico tra il personaggio, l’attore e la persona. Il racconto di un sogno, un varietà onirico di diversi numeri e di diversi livelli di espressioni artistiche, che spaziano dalla prosa alla musica, in cui le visioni del tempo presente si incrociano con la storia del conflitto tra il potere e i fuorilegge, intesi come coloro che vivono ai margini e non hanno voce, il bilico tra la scena e la vita (giovedì 24 gennaio ore 21).
La rassegna proseguirà con la simpaticissima:
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GEPPI CUCCIARI interprete di Perfetta, uno spettacolo scritto e diretto da Mattia Torre con musiche originali di Paolo Fresu. Perfetta è un monologo che racconta un mese di vita di una donna attraverso le quattro fasi del ciclo femminile. Una donna che conduce una vita regolare, che come tutti noi lotta nel mondo (mercoledì 6 febbraio ore 21).
Seguirà un nuovo spettacolo, impegnato in questa Stagione Teatrale nella sua prima tournée nazionale e frutto della co-produzione di Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Teatro Biondo Stabile di Palermo e Accademia Perduta/Romagna Teatri:
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L’abisso di e con DAVIDE ENIA. L’attore palermitano ha tratto questo nuovo spettacolo dal suo romanzo Appunti per un naufragio (Sellerio Editore). Un quadro della Storia di oggi, tutt’ora in divenire, di fronte al mare di Lampedusa, in cui Enia dà voce, anche con i silenzi, a chi quella Storia la vede con i suoi occhi, la vive sulla sua pelle: pescatori, Guardie Costiere, residenti, medici, volontari. Ne L’abisso si usano i linguaggi propri del teatro (il gesto, il canto, il cunto) per affrontare il mosaico di questo tempo presente (martedì 19 febbraio ore 21).
La chiusura del cartellone sarà infine affidata a:
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ELIO GERMANO con La mia battaglia, spettacolo di cui l’attore è anche regista e, insieme a Chiara Lagani, autore. Un ipnotizzatore non dichiarato, durante uno spettacolo di intrattenimento, manipola gli spettatori in un crescendo di autocompiacimento, anche verbale, fino a giungere, al termine del suo show, a una imprevedibile svolta. Appellandosi alla necessità di resuscitare una società agonizzante, tra istanze ecologiste, nazionaliste, socialiste, planetarie e solitarie, mutuali e solidali, tra aneddoti e proclami, tra appelli appassionanti e affondi lirici deliranti, il nostro trascinerà l’uditorio, in un crescendo pirotecnico fino a condurlo a una terribile conseguenza finale (domenica 10 marzo ore 21).
DANZA in collaborazione con Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
La rassegna dedicata all’espressione coreutica che inaugura la collaborazione tra il Teatro Diego Fabbri e la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto sarà inaugurata dall’entusiasmante hip-hop di:
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INC INNprgresscollective nella performance toPray, coreografata da Afshin Varjavandi. Uno spettacolo in cui le danze urbane si mescolano a gesti contemporanei, producendo una danza fuori dagli schemi, dal tempo. La coreografia attinge da calligrafie multiculturali, risultando un linguaggio universale: come il racconto dell’anima dell’uomo (mercoledì 5 dicembre ore 21).
Seguirà:
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La Bella… Giselle, balletto neoclassico di Eko Dance Project con le coreografie di Mats Ek. La necessità di portare in scena una danza rivolta al sociale ha portato all’allestimento di questo spettacolo. Sono stati scelti per l’occasione due estratti di altrettanti capolavori del coreografo svedese Mats Ek: La Bella Addormentata e Giselle. La rivisitazione dei grandi classici del balletto è quello che ha reso le coreografie di Mats Ek famose in tutto il mondo decretandone la genialità e la creatività (mercoledì 16 gennaio ore 21).
Il terzo appuntamento in rassegna vedrà protagonista la:
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MM Contemporary Dance Company con i due atti Gershwin Suite e Schubert Frames, coreografati rispettivamente da Michele Merola e Enrico Morelli. In Gershwin Suite sfilano, sulle note intramontabili del grande autore e sulle suggestioni pittoriche di Hopper, l’intimità dei passi a due e degli assoli, a cui si aggiungono le scene di insieme, dove voglia di vivere e riscatto dal quotidiano prendono il sopravvento. Schubert Frames è un racconto di solitudini e anime affini, in un’epoca come la nostra, stanca e disincantata, tormentata da un malessere che si respira nell’aria, ma anche alla ricerca di una speranza di felicità (domenica 24 febbraio ore 21).
Ancora danza contemporanea con il dittico:
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Wolf / Bliss di Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto e le coreografie di Hofesh Shechter e Johan Inger. In Wolf, un lavoro di Shechter già andato in scena ma oggi ripensato per i 16 danzatori di Aterballetto, troviamo una sorta di selvaggia animalità, che attraversa uomini e donne. Il quadro che si compone ci trascina in un universo misterioso e coinvolgente. Il punto di partenza di Bliss è la musica del Köln Concert di Keith Jarrett che ha toccato milioni di persone grazie e ispirato intere generazioni… (venerdì 8 marzo ore 21).
L’ultimo appuntamento in programma vedrà protagonista la:
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Compagnie Libertivoire con le coreografie circensi di Fanny Soriano nello spettacolo Phasmes. Gli artisti in scena moltiplicano le possibilità invertendo le forze naturali con giochi di equilibrio e simmetrie, in cerca di un comune centro di gravità. Sensuale e inquietante, brutale e fragile, Phasmes inventa nuovi linguaggi acrobatici, sviluppati dai corpi crudi, tattili, trasmutabili, per interrogarci su quale sia il posto degli esseri umani nella natura (giovedì 28 marzo ore 21).
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COMICO
I primi protagonisti del cartellone dedicato alla comicità, come sempre realizzato in collaborazione con Teatro Il Piccolo, saranno:
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Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi, interpreti dello spettacolo Bukurosh, mio nipote. Un interno medio borghese, una famiglia che vede messa in pericolo la propria presunta stabilità ed è costretta a mettersi in gioco. Bukurosh, mio nipote vuole essere una divertita riflessione sulla nostra società, sui nostri pregiudizi, i nostri timori, le nostre contraddizioni, debolezze e piccolezze (lunedì 10 dicembre ore 21).
Sarà poi la volta di:
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E lasciatemi divertire, nuovo divertentissimo monologo di Giovanni Vernia. Un delizioso esercizio di leggerezza intelligente; il racconto della storia personale dell’artista, passato dal lavoro meno comico del mondo – l’ingegnere – a quello di comico di professione che si sovrappone a un acuto viaggio attraverso i luoghi comuni di questi tempi moderni (sabato 12 gennaio ore 21).
Tornerà poi sul palcoscenico del Diego Fabbri:
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Giuseppe Giacobazzi con il nuovo spettacolo Noi – Millevolti è una bugia. Un dialogo, interiore ed esilarante, di 25 anni di convivenza tra l’uomo Andrea e la maschera Giacobazzi. 25 anni di avventure, equivoci, gioie e malinconie, in un’epoca che viaggia a velocità sempre maggiore in cui siamo passati dalla bottega sotto casa alle app per acquisti, dal ragù sulla stufa ai robot da cucina programmabili con lo smartphone. In Noi vediamo riflessi i nostri mille volti, convivendo, spesso a fatica, con la bugia del compiacerci e del voler piacere (mercoledì 20 febbraio ore 21).
La chiusura del cartellone sarà infine affidata a:
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Riccardo Rossi con W le donne, un esilarante viaggio nei diversi confronti che, prima da bambino poi da adulto, l’uomo ha con l’universo femminile. L’artista racconterà i dettagli di questo viaggio con la piena consapevolezza della schiacciante superiorità delle donne. Come diceva Groucho Marx: “gli uomini sono donne che non ce l’hanno fatta!” (lunedì 4 marzo ore 21).
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OPERETTA
I tradizionali e spumeggianti appuntamenti con l’Operetta saranno aperti da:
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Elena D’Angelo ne La Principessa della Czarda. Il principe Edvino ama la bella cantante Silva Varescu, conosciuta come La Principessa della Czarda, ma naturalmente la nobile condizione impedisce il matrimonio tra i due. Per troncare ogni rapporto la famiglia lo convince a sposare sua cugina Stasi mentre Silva parte per una tournée a New York. Al suo rientro dall’America, Silva si presenta alla loro festa di fidanzamento… (domenica 2 dicembre ore 16).
Seguirà:
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la Compagnia Italiana di Operette con La Vedova Allegra, celebre operetta musicata da Lehàr, ambientata a Parigi presso l’Ambasciata del Pontevedro, che per protagonista Hanna Glavary, vedova del ricco banchiere di corte. L’ambasciatore riceve l’ordine di combinare un matrimonio tra Hanna e un compatriota per far sì che la sua ricca dote resti nelle casse dello Stato. Si innesca così una serie di equivoci comici che condurranno all’immancabile lieto fine (domenica 13 gennaio ore 16).
L’ultimo appuntamento in programma sarà con:
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Corrado Abbati e Sul bel Danubio blu di Johann Strauss. Un’atmosfera gioiosa, una colonna sonora piena di emozioni. Uno spettacolo che segue i canoni stilistici della classica operetta con comici equivoci uniti alla musica delle più belle operette danubiane: alcune molto famose, altre che saranno una piacevole sorpresa per il pubblico italiano (domenica 27 gennaio ore 16).
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FUORI ABBONAMENTO
Dopo aver affascinato migliaia di spettatori e vinto numerosi premi, arriva a Forlì:
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Peter Pan – il musical con musiche e canzoni di Edoardo Bennato. Uno straordinario viaggio in musica nel mondo fantastico di Peter Pan, con alcune tra le più famose canzoni tratte dal mitico album del 1978 Sono solo canzonette e con altri brani come Il rock di Capitan Uncino, La fata, Viva la mamma e molte atre, fino a L’isola che non c’è. I brani sono stati ri-arrangiati dallo stesso cantautore per lo spettacolo teatrale, oltre all’inserimento dell’inedito Che paura che fa Capitan Uncino. Pan il Musical non è un semplice spettacolo teatrale, ma un vero e proprio sogno da condividere con tutta la famiglia: un viaggio verso l’Isola che non c’è per vivere tante emozioni (sabato 10 novembre ore 21 e domenica 11 novembre ore 16).
Grande e indiscussa protagonista della musica leggera e colta, tornerà nella sua città natale:
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Alice. La celebre interprete si esibirà in un concerto intitolato Viaggio in Italia in cui renderà omaggio ad altri grandissimi nomi della musica cantautorale quali Franco Battiato, Lucio Dalla, Fabrizio De André, Francesco De Gregori, Giorgio Gaber. Una voce unica e inimitabile quella di Alice, artista dalle grandi doti interpretative che si esibirà insieme a una formazione composta da Carlo Guaitoli (pianoforte) e Antonello D’Urso (chitarre). Il concerto andrà in scena mercoledì 19 dicembre alle ore 21.
Ancora musical con:
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Dirty Dancing, un titolo da record: un successo planetario al cinema, un Oscar, oltre 40 milioni di copie della colonna sonora vendute e, solo negli Stati Uniti, oltre 11 milioni di dvd e Blu-ray. A teatro, in paesi di consolidata tradizione di spettacoli musicali come Inghilterra e Germania, ha ottenuto i più alti incassi nella storia del teatro europeo. Dirty Dancing ha la capacità di conquistare e coinvolgere non solo gli habitué del genere, ma di avvicinare al teatro tutta una nuova ed eterogenea parte di pubblico, impaziente di assistere dal vivo alla storia d’amore tra Johnny e Baby raccontata da musiche e coreografie indimenticabili (lunedì 4 febbraio ore 21).
La quarta e ultima proposta Fuori Abbonamento avrà per protagonisti:
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Massimo Lopez e Tullio Solenghi, insieme sul palco come due vecchi amici che si ritrovano, in uno Show di cui sono anche autori, coadiuvati dalla Jazz Company del M° Gabriele Comeglio. Una scoppiettante carrellata di voci, imitazioni, sketch, performance musicali, improvvisazioni ed interazioni col pubblico. Tra i vari cammei, l’incontro tra papa Bergoglio (Massimo) e papa Ratzinger (Tullio) in un esilarante siparietto di vita domestica, e poi i duetti musicali di Gino Paoli e Ornella Vanoni, e quello di Dean Martin e Frank Sinatra. Tullio e Massimo, da “vecchie volpi del palcoscenico”, si offrono alla platea con l’empatia spassosa ed emozionale del loro inconfondibile “marchio di fabbrica” (martedì 26 febbraio ore 21).
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