Marco Politi
un prete gay racconta la sua storia
adattamento teatrale di Alfredo Traversa e Marco Politi
di e con Alfredo Traversa
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“E’ il primo spettacolo frutto di un incontro con un prete omosessuale dall’entrata in seminario al “mondo delle saune”, dalla “sospensione” alla celebrazione eucaristica, dalla prima masturbazione alla chiamata di Dio. Un calvario attraverso le scomuniche della gerarchia ecclesiastica e la comprensione dell’uomo e della sua carne. Un’occasione unica che parte da Roma, in prima mondiale in via Giulia, nel cuore di Roma la città ideale, tra umano e divino, sensualità e spiritualità.
Non è stato facile arrivare sino a questo punto. Sentire l’urgenza di portare un corpo in scena per vedere le sue piaghe. Per condividerne la contraddizione. Ho cercato lo scrittore e giornalista Marco Politi per anni, volevo comprendere quello che Vincenzo Cerami scriveva sul nostro uomo: “E’ il viaggio di un’anima alta, messa a dura prova da un destino difficile. Chi parla è una persona speciale, vera e vivente. La sua voce è di un uomo disarmante e sincero fin quasi alla spudoratezza, ma ferma nel suo desiderio di assoluzione e di vita”. Come? Cosa fare? Perché? Me lo chiedo ancora e per tutto questo non trovo una risposta. C’è amore c’è odio c’è insicurezza c’è distruzione c’è salvezza c’è conforto c’è silenzio. C’è tutto il mondo nell’anima del nostro sconosciuto. Ci fosse una via d’uscita non ci sarebbe la Vita non ci sarebbe il Teatro”.