La musica di Alessandro Stradella, il “Caravaggio della musica”, protagonista al XVIII Festival Pergolesi Spontini, venerdì 14 settembre ore 21 nell’Abbazia di Sant’Urbano ad Apiro con l’oratorio “Santa Editta”, e sabato 15 settembre ore 21 nella Chiesa degli Aroli di Monsano con brani in prima esecuzione in epoca moderna. A Fabriano, il 15 settembre alle ore 18, concerto d’organo nella Chiesa dei Santi Biagio e Romualdo dedicato agli organi veneti nelle Marche.
Prosegue nel fine settimana il “Viaggio in Italia” del XVIII Festival Pergolesi Spontini, manifestazione internazionale curata dalla Fondazione Pergolesi Spontini fino al 29 settembre nei luoghi d’arte delle Marche.
Venerdì 14 settembre alle ore 21, l’Abbazia benedettina di Sant’Urbano (XI secolo), ad Apiro, accoglie “Santa Editta, vergine e monaca, regina d’Inghilterra”, oratorio per cinque voci, due violini e basso continuo, su testo di Lelio Orsini e con musiche di Alessandro Stradella, compositore nato a Nepi, nel viterbese, nel 1639. Personaggio affascinante, Stradella è noto come il “Caravaggio della musica”, la cui vita avventurosa e romanzesca si concluse bruscamente a Genova per mano di un sicario nel 1683. Nell’oratorio, la musica di Stradella avvicina il tema sacro al teatro musicale veneziano, tra ambiguità e seduzione; protagonista è Santa Editta, regina d’Inghilterra, incerta tra Umiltà – che la spinge verso una vita monacale – e Grandezza, Bellezza, Nobiltà e Senso – che viceversa la spronano a godere delle gioie terrene. In programma anche “Concentus” per voci e strumenti, di Donna McKevitt (1970), brano vincitore del concorso newtracks@fbas 2018. Andrea De Carlo dirige l’Ensemble Stradella Y-Project, ed una compagnia di giovani interpreti quali Cristina Fanelli (Santa Editta), Paola Valentina Molinari (Humiltà, Nobilità), Chiara Brunello (Grandezza), Leopoldo Punziano (Bellezza), Andrzej Lenart (Senso). Suonano Irene Caraba, Esteban Lobos Delle Piane (viola da gamba), Marco Contessi (contrabbasso), Filip Zielinski (tiorba), Lorenzo Sabene (tiorba e chitarra barocca). Lucia Adelaide Di Nicola (clavicembalo e organo positivo). Il concerto vede la Fondazione Pergolesi Spontini collaborare con Conservatorio A. Casella de L’Aquila, Festival Barocco Alessandro Stradella di Viterbo e Nepi, Centro di Musica Antica della Pietà dei Turchini di Napoli, Festival Pergolesi Spontini di Jesi, Società di Concerti Barattelli de L’Aquila, Accademia di Arte Lirica di Osimo, Festival Grandezze e Meraviglie di Modena, Oratorio del Gonfalone di Roma, Festival Sulle Orme Del Cusanino di Filottrano, il Conservatorio V. Bellini di Palermo. Il concerto sarà preceduto dalle ore 18 dalla visita guidata a cura del FAI Delegazione di Ancona gruppo di Jesi e Vallesina. Biglietti da 12 a 15 €.
A Fabriano il Festival Pergolesi Spontini sarà sabato 15 settembre alle ore 18, con il concerto “Organi veneti nelle Marche” nella Chiesa dei Santi Biagio e Romualdo; il maestro Elia Pivetta suona su un prezioso organo costruito da Gaetano Callido nel 1791 e recentemente restaurato. In programma musiche di Alessandro Scarlatti (1659-1725), Domenico Zipoli (1685-1726), Giovanni Benedetto Platti (1697-1763), Giovanni Paisiello (1740-1816), Gaetano Valerj (1760-1822), Ignazio Spergher (1734-1808). Il concerto sarà preceduto alle ore 15 dalla visita guidata a cura del FAI Delegazione di Ancona – gruppo di Fabriano. L’appuntamento ad ingresso gratuito è in collaborazione con Società Amici della Musica “Guido Michelli” di Ancona e Asolo Musica Festival Organistico di Treviso.
La musica di Alessandro Stradella è ancora al centro del concerto “Racconti di viaggio III. Charles Burney: Viaggio musicale in Italia”, che si terrà sabato 15 settembre alle ore 21 nella Chiesa degli Aroli di Monsano con l’Ensemble Mare Nostrum composto Andrea De Carlo direttore e viola da gamba, Jadran Duncumb tiorba e chitarra barocca, Lucia Adelaide De Nicola al clavicembalo e organo; canta il mezzosoprano Giuseppina Brindelli, la voce recitante è di Marco Celli. In questo appuntamento, le pagine del diario di viaggio in Italia di Charles Burney, autore della General History of Music (opera che sancisce di fatto l’atto di nascita della moderna storiografia musicale), si intrecciano a brani strumentali e cantate di Stradella per voce sola e basso continuo, alcune di queste in prima esecuzione in tempi moderni quali “Oh mio cor, quanto t’inganni”, “Il mar gira nei fiumi”, “Vaganti pensieri, il volo arrestate”, “Forsennato pensier, che far poss’io”. Biglietti da 12 a 15 €.