Giovedì 20 settembre alle ore 18 al Teatro Pergolesi di Jesi appuntamento con l’anteprima giovani de “Le Metamorfosi di Pasquale”, farsa giocosa per musica di Gaspare Spontini, per il XVIII Festival Pergolesi Spontini. Una recita riservata ai partecipanti del progetto “Ragazzi all’opera” promosso dalla Fondazione Pergolesi Spontini per avvicinare alla lirica un pubblico giovane e preparato.
Studenti e giovani saranno giovedì 20 settembre alle ore 18 al Teatro Pergolesi di Jesi per assistere all’opera di Gaspare Spontini “Le Metamorfosi di Pasquale”, in occasione dell’anteprima riservata ai partecipanti al progetto “Ragazzi all’opera” della Fondazione Pergolesi Spontini e che abbina alla visione dello spettacolo un percorso di educazione all’ascolto sotto la guida dell’esperta Elena Cervigni. Grazie a questo progetto, che da anni accompagna il Festival Pergolesi Spontini e la Stagione Lirica, il Teatro Pergolesi può contare sulla partecipazione attenta di un pubblico giovane e preparato.
Per il pubblico del XVIII Festival Pergolesi Spontini, “Le metamorfosi di Pasquale o sia Tutto è illusione nel mondo”, farsa giocosa per musica in un atto, su libretto del veneziano Giuseppe Maria Foppa, andrà poi in scena sabato 22 settembre alle ore 22, nel giorno del patrono della città – San Settimio. Rappresentata per la prima volta il 16 gennaio del 1802 a Venezia al Teatro Giustiniani in San Moisè, è l’ultima opera composta da Spontini per le scene dei teatri italiani.
Si tratta di una vera rarità musicale in quanto l’opera era ritenuta perduta e poi, dopo oltre due secoli di oblio, è stata ritrovata due anni fa in Belgio. L’eccezionale ritrovamento di quattro partiture del giovane Spontini nel Castello di Ursel in Hingene – cui ha fatto seguito l’accordo tra il Centro Studi per la Musica Fiamminga e della Provincia di Anversa e la Fondazione Pergolesi Spontini – ha permesso di ritrovare “Le Metamorfosi di Pasquale”, la farsa che Spontini scrisse nel 1802 per il Teatro di San Moisè a Venezia, lo stesso che vide qualche anno dopo l’esordio dell’altro genio marchigiano, Gioachino Rossini. L’opera si aggiunge all’importante gruppo di partiture del maiolatese, riscoperte, studiate, revisionate, pubblicate e messe in scena dalla Fondazione Pergolesi Spontini: la ritrovata “Fuga in maschera”, “Li puntigli delle donne”, “L’eroismo ridicolo”, “Li finti filosofi”, “Milton”.
L’opera debutta in una nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, revisione critica di Federico Agostinelli edita da Fondazione Pergolesi Spontini con il contributo del Centro Studi per la Musica Fiamminga e della Provincia di Anversa. La dirige Giuseppe Montesano sul podio dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini, la regia è di Bepi Morassi, assistente alla regia Laura Pigozzo, Scene, costumi e luci sono a cura della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, in particolare le scene sono di Piero De Francesco, i costumi di Elena Utenti. Nel cast sette giovani ed affermati interpreti: Carlo Feola nel ruolo del barone, Michela Antenucci in quello di Costanza, Daniele Adriani nel doppio ruolo di cavaliere e sergente, Carolina Lippo in quello di Lisetta, Antonio Garés sarà il marchese, Davide Bartolucci nel ruolo di Frontino e Baurzhan Anderzhanov in quello di Pasquale.
La vicenda è imperniata sulla figura di Pasquale, maldestro avventuriero che tornando al villaggio natale dopo anni di peregrinazioni in cerca di fortuna, addormentatosi sotto un albero, si risveglia nei panni di un marchese, con tanto di servo (Frontino) a sua disposizione. Lungi dal sospettare un inghippo, e anzi scorgendo in questa fortunata circostanza un segno del destino, Pasquale tenterà di approfittarne dapprima per rifocillarsi a sbafo e poi per riconquistare il cuore di Lisetta, un tempo sua promessa sposa, ma poi da lui abbandonata e ora in procinto di convolare a nozze proprio con Frontino. In realtà questa situazione è stata creata deliberatamente da Frontino stesso per consentire al vero marchese di evitare guai con la giustizia e di aver così modo di riuscire a ottenere la mano di Costanza, figlia del barone. Una volta raggiunto questo scopo, viene a cadere da parte del marchese la necessità di mantenere in vita l’equivoco: Pasquale, beffato e irriso, viene così riportato bruscamente alla sua vera identità e assiste scornato al doppio matrimonio che sancisce a un medesimo tempo l’addio sia ai suoi sogni di grandezza che ai suoi sogni d’amore.
INFO: Biglietteria Teatro G.B. Pergolesi tel. 0731 206888
Fondazione Pergolesi Spontini: tel. 0731 202944, www.fondazionepergolesispontini.com