Al Teatro Pergolesi di Jesi in corso le prove musicali e di regia per l’opera “Le Metamorfosi di Pasquale” di Gaspare Spontini, rarità musicale che andrà in scena il 22 settembre ore 22 per il XVIII Festival Pergolesi Spontini con anteprima giovani il 20 settembre ore 18. Regia di Bepi Morassi ripresa da Laura Pigozzo, direzione di Giuseppe Montesano, suona l’Orchestra Sinfonica Rossini.
Fervono le prove de “Le metamorfosi di Pasquale” al Teatro Pergolesi di Jesi, in vista del debutto dell’opera di Gaspare Spontini sabato 22 settembre ore 22 con anteprima giovani giovedì 20 settembre ore 18. La farsa giocosa per musica che si riteneva scomparsa, e che dopo oltre due secoli di ‘silenzio’ è stata ritrovata due anni fa in Belgio – nel Castello di Ursel in Hingene – torna in scena in una nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini e della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, e segna a Jesi il ritorno dell’opera lirica nel giorno del Santo Patrono, San Settimio, come da tradizione.
L’opera si aggiunge all’importante gruppo di partiture del maiolatese, riscoperte, studiate, revisionate, pubblicate e messe in scena dalla Fondazione Pergolesi Spontini: la ritrovata “Fuga in maschera”, “Li puntigli delle donne”, “L’eroismo ridicolo”, “Li finti filosofi”, “Milton”.
L’opera va in scena con la direzione di Giuseppe Montesano sul podio dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini, e con la regia di Bepi Morassi ripresa da Laura Pigozzo, revisione critica di Federico Agostinelli edita da Fondazione Pergolesi Spontini con il contributo del Centro Studi per la Musica Fiamminga e della Provincia di Anversa. Scene, costumi e luci sono a cura della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, in particolare le scene sono di Piero De Francesco, i costumi di Elena Utenti. Nel cast sette giovani ed affermati interpreti: Carlo Feola nel ruolo del barone, Michela Antenucci in quello di Costanza, Daniele Adriani nel doppio ruolo di cavaliere e sergente, Carolina Lippo in quello di Lisetta, Antonio Garés sarà il marchese, Davide Bartolucci nel ruolo di Frontino e Baurzhan Anderzhanov in quello di Pasquale.
Rappresentata per la prima volta il 16 gennaio del 1802 a Venezia al Teatro Giustiniani in San Moisè, “Le metamorfosi di Pasquale o sia Tutto è illusione nel mondo” è l’ultima opera composta da Spontini per le scene dei teatri italiani. Nella sera del suo debutto, venne rappresentata assieme alla ripresa di una farsa di Raffaele Orgitano, “Non credere alle apparenze”, anch’essa su libretto del Foppa. L’opera tu accolta tiepidamente e scomparve dal cartellone. Dopo questa parziale delusione, il ventisettenne Spontini, ritenendo di non avere più sufficienti stimoli per continuare la sua attività nei teatri della penisola che egli aveva battuto in lungo e in largo in sei anni di frenetica attività, da Roma a Firenze, da Palermo a Napoli fino a Venezia, decise di tentare la sua fortuna Oltralpe e l’anno seguente cominciò a Parigi una nuova carriera che lo avrebbe portato in pochi anni a conquistare, con opere come “La vestale” (1807) e “Fernand Cortez” (1809), un successo senza precedenti e a diventare una figura di spicco nel panorama internazionale.
L’intreccio è imperniato sulla figura di Pasquale, maldestro avventuriero che tornando al villaggio natale dopo anni di peregrinazioni in cerca di fortuna, addormentatosi sotto un albero, si risveglia nei panni di un marchese, con tanto di servo (Frontino) a sua disposizione. Lungi dal sospettare un inghippo, e anzi scorgendo in questa fortunata circostanza un segno del destino, Pasquale tenterà di approfittarne dapprima per rifocillarsi a sbafo e poi per riconquistare il cuore di Lisetta, un tempo sua promessa sposa, ma poi da lui abbandonata e ora in procinto di convolare a nozze proprio con Frontino. In realtà questa situazione è stata creata deliberatamente da Frontino stesso per consentire al vero marchese di evitare guai con la giustizia e di aver così modo di riuscire a ottenere la mano di Costanza, figlia del barone. Una volta raggiunto questo scopo, viene a cadere da parte del marchese la necessità di mantenere in vita l’equivoco: Pasquale, beffato e irriso, viene così riportato bruscamente alla sua vera identità e assiste scornato al doppio matrimonio che sancisce a un medesimo tempo l’addio sia ai suoi sogni di grandezza che ai suoi sogni d’amore.
INFO: Biglietteria Teatro G.B. Pergolesi tel. 0731 206888
Fondazione Pergolesi Spontini: tel. 0731 202944, www.fondazionepergolesispontini.com