Da sabato 8 a domenica 23 settembre Livorno sarà capitale del “Teatro di narrazione” per la terza edizione di “Scenari di Quartiere”, festival che si svolgerà in spazi inusuali, al “calasole”, verso il tramonto, un momento della giornata di particolare suggestione che favorisce momenti di riflessione e socializzazione.
Quindici gli appuntamenti in programma, a ingresso libero, con ospiti illustri, da Marco Paolini (8/09) a Marco Baliani (22/09), che, con il proprio modo di raccontare storie senza rappresentarle, sono stati tra i fondatori di questo genere di teatro; da Jacopo Fò, figlio di Dario (13/09) a Elisabetta Salvatori (14/09), Luigi D’Elia (16/09), Oscar de Summa (22/09), chiudendosi poi con Simone Cristicchi (23/09), tra produzioni originali, prime rappresentazioni toscane e riproposizione di spettacoli storici.
Il festival, nato nel 2016 da un’idea di Fabrizio Brandi e Marco Leone, è organizzato dalla Fondazione Teatro Goldoni di Livorno e dal Comune di Livorno, con la direzione artistica di Fabrizio Brandi ed il contributo dell’Associazione Quartieri Uniti di Livorno.
Il teatro entrerà in tanti luoghi della città, dal centro alle periferie, valorizzandone spazi spesso non deputati alla cultura, ma che risultano estremamente recettivi in termine di coinvolgimento e partecipazione. Un festival diffuso, dal quartiere Venezia, a Montenero, Ardenza, Antignano, Pontino, Fabbricotti, Stazione, Benci centro, Ovosodo, Quartiere Magenta, fino al Quartiere San Jacopo, dove, in via dei Floridi, sorgeva il Teatro San Marco. Qui il 21 gennaio 1921 si riunì, dopo essersi separato dal Partito socialista, un gruppo minoritario di persone tra cui Armando Bordiga, Antonio Gramsci, Umberto Terracini, Angelo Tasca, Palmiro Togliatti, Ilio Barontini. Ed è proprio qui, sui resti del teatro dove nacque il Partito comunista d’Italia, che Fabrizio Saccomanno interpreterà “Gramsci – Antonio detto Nino”, in cui l’attore pugliese racconterà la vita di quella mente eccellente, mettendo allo scoperto, grazie alle sue lettere, sentimenti privati e pensieri di interesse collettivo, per poi chiedersi dove sia possibile oggi ritrovare tracce del suo pensiero e del suo operato.
Tra le novità di questa edizione, anche una nuova formula di narrazione, dal titolo “Filosofia in piazza”: tre incontri a tema, condotti da Alessandro Rizzacasa, presidente dell’Associazione “Città Filosofica”, dove la gente interverrà e si racconterà in modo spontaneo. Il primo appuntamento sarà l’11 settembre con un ospite speciale, Umberto Galimberti, che tratterà il tema “Felicità e talento”. Seguirà “Apparire equivale ad essere?” (17/09, Piazza Garibaldi) e “Narrare/Narrarsi” (18/09, via della Madonna). Uno scavo critico, un chiedersi, senza fermarsi alle idee già consolidate, all’aperto, nella piazza, come faceva Socrate, per confrontarsi facendo delle idee reciproche punti di forza per comprendere, ricercare, tentare di capire.
Inoltre, è stata annunciata oggi, in conferenza stampa, la collaborazione tra Teatro della Toscana e Teatro Goldoni. Ha detto Marco Giorgetti, direttore generale della Fondazione Teatro della Toscana: “La presentazione al Teatro della Pergola del Festival Scenari di Quartiere non è solo un’occasione di ospitalità e accoglienza di una manifestazione di grande rilievo, ma ci permette anche di riaffermare il rapporto di collaborazione tra la Fondazione Teatro della Toscana con il Teatro Goldoni e la città di Livorno, che da oggi si rinforza e arricchisce di intenti strategici, di natura anche internazionale, che saranno precisati in un prossimo incontro pubblico”.
Concetti che ribadisce anche Marco Leone, direttore generale della Fondazione Teatro Goldoni: “Sottolineo il piacere che fra le nostre due fondazioni e rispettive città ci sia la volontà di arricchire questo protocollo di intesa. La presentazione di oggi a Firenze del festival ne è la prova”.
Ha aggiunto Francesco Belais, Assessore alla cultura del Comune di Livorno: “Portare il teatro nei quartieri è stato ed è un esperimento importante: avvicina al teatro persone che ne hanno pudore, o che usualmente non lo frequentano. Al Teatro Goldoni abbiamo avuto un incremento degli abbonamenti che mi piace pensare derivi anche dall’aver portato il teatro sotto casa”.
Sul festival, ha concluso il il direttore artistico Fabrizio Brandi: “Giunto alla sua terza edizione, il festival rimane fedele e sviluppa ulteriormente l’idea da cui è partito: portare il teatro fuori dal teatro, tra la gente, in luoghi suggestivi, spesso legati alla storia della città. È un teatro che si riappropria della sua valenza originaria: tornare nelle strade e nelle piazze per cercare di innescare processi di rigenerazione di quei luoghi, favorire relazioni, condivisione, pensiero. Andare incontro ai bisogni, affrontare e mettere in rilievo le mancanze, le criticità, anche questo è il ruolo dell’arte. Cultura, spettacolo, partecipazione e territorio si legano così in uno scambio continuo di conoscenza e valorizzazione. Un teatro semplice, scarno come quello di narrazione, ma ricco di contenuti e capace di emozionare, che coinvolge un maggior numero di luoghi rispetto agli anni passati ed implementa il numero di serate”.
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Inizio spettacoli ore 19 – Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero
Per informazioni www.scenaridiquartiere.it.
In caso di maltempo, gli spettacoli si terranno alla stessa ora presso la Sala della Canaviglia in Fortezza Vecchia (ingresso Porto di Livorno – Calata Sgarallino).
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Il programma nel dettaglio
Il festival si aprirà sabato 8 settembre con Marco Paolini che interpreterà “Tecno-filò – Technology and Me”, riflessione sulla vita ai tempi dei social (Quartiere San Jacopo, Villa Mimbelli); proseguirà con Fabrizio Saccomanno in “Gramsci – Antonio detto Nino”, frammenti della vita di uno degli uomini più preziosi del Novecento (9/09, Quartiere Venezia, ex Teatro San Marco in via dei Floridi). Terzo appuntamento con “Talento e felicità”, narrazione filosofica con Umberto Galimberti (viale Italia, Scoglio della Regina, 11/09); si prosegue con “Blocco 3” con Fabrizio Brandi, storie del terzo palazzaccio nel quartiere della Guglia a Livorno, voluto dal regime fascista a scopo contenitivo per i sovversivi, e della profonda umanità che vi si affolla (lo spettacolo è riproposto in ricordo di un personaggio storico del Quartiere la Guglia, la signora Gina Campana, scomparsa a maggio – Quartiere La Guglia, P.za Barriera Garibaldi n. 18-23, 12/09). E ancora: “I calzini sul comò” con Jacopo Fò, sui retroscena dell’amore (Quartiere Magenta, Piazza Magenta, 13/09); “Piccolo come le stelle”, vita di Giacomo Puccini con Elisabetta Salvatori e Matteo Ceramelli al violino (Montenero, Piazza di Montenero, 14/09); “La scuola non serve a nulla”, spettacolo con Antonello Taurino, racconto autobiografico di un professore precario che nella vita è anche un comico (Quartiere Ardenza, Parco Scuole Carducci in piazza Sforzini, 15/09); “Zanna Bianca”, liberamente ispirato ai romanzi e alla vita avventurosa di Jack London, con Luigi D’Elia, in prima toscana (Quartiere Antignano, Piazza del Castello, 16/09); “L’uomo tigre – Capire tutto in una notte” con Andrea Kaemmerle, riflessione sulla provincia italiana e sull’essere padri (Quartiere Pontino, via Castelli, 19/09).
Quartultimo appuntamento con la “Jam Session Narrativa”, ovvero storie e musica con narratori del territorio e non solo, che, accompagnati dall’Orchestrino, presenteranno brevi pièce, quasi fossero trailer di vecchi e nuovi spettacoli, con Michele Crestacci, Alessia Cespuglio, Stefano Santomauro, Giovanni Bondi, Fabrizio Brandi, Claudio Monteleone, Alessia Arena, Elena De Carolis, Emanuele Barresi (Quartiere Benci Centro, piazza XX Settembre, 20/09).
Si prosegue con “Kohlhass”, di Marco Baliani, il racconto di un allevatore di cavalli vissuto nella Germania del ‘500, tratto dal libro di Heinrich von Kleist (Quartiere Fabbricotti, Villa Fabbricotti, 21/09), mentre Oscar De Summa sarà in scena con “Diario di provincia”, storie mitiche ma universali, perché “tuttu lu munno è paisi” (Quartiere Stazione, cortile via Badaloni angolo via Bengasi, 22/09).
Chiusura domenica 23 settembre con Simone Cristicchi in “Viaggi e storie di un fabbricante di canzoni”, un vero e proprio concerto ‘all’incontrario’, tra canzoni, racconti, monologhi, provocazioni e slanci surrealistici, ora con ironia, ora con poesia (Quartiere Benci Centro, piazza Cavallotti).
Tra gli appuntamenti collaterali, la presentazione del libro “Fango Rosso – Una storia antifascista” di Alessia Cespuglio, tratto dall’omonima narrazione con la collaborazione alla drammaturgia di Francesco Niccolini che ha debuttato in prima nazionale nel 2017 in Scenari di Quartiere (Makutu Bar, Piazza dei Domenicani 19/20, 9/09 ore 18).
Nei giorni di spettacolo, con inizio alle ore 17.30 (ritrovo accanto al palco), la guida turistica livornese Fabrizio Ottone accompagnerà gli interessati alla conoscenza del quartiere dove si tiene l’appuntamento. L’iniziativa (gratuita e della durata di un’ora) è organizzata dalla Fondazione Teatro Goldoni in collaborazione con l’Associazione Quartieri Uniti Livorno.
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Oltre il Festival – “Quartieri Uniti Livorno”
Lo spirito del festival vuole essere molto di più, cercando di creare presidi culturali permanenti nei quartieri della città che siano attivi tutto l’anno, luoghi, spazi da vivere e da abitare anche grazie a progetti di rigenerazione urbana. Per fare questo, il festival ha attivato la ricerca di partner e sponsor che abbiano intenzione di sostenere “Scenari di Quartiere” ed il mondo della cultura livornese.
In questo percorso, hanno dato il proprio appoggio e contributo, oltre a Associazione Quartieri Uniti Livorno (organizzata da Marinella Viscusi), Piccolo Birrificio Clandestino, Tesla Impianti srl, Termo Universal Service, Lu. Mar. Impianti srl, Ferramenta San Marco, Impresa F.lli Dello Sbarba srl, Torrefazione Emmeci, Cooper Livorno, Barretto in movimento, Project Attitude Premium”.
Ecco che il Festival assume una dimensione nuova e suscettibile di ulteriori sviluppi: già con tre distinti appuntamenti tra l’inverno e questa primavera con “Aspettando Scenari”, sono stati invitati attori e protagonisti del teatro di narrazione a fare da “apripista” alla rassegna; presenze che hanno permesso agli attori di avere uno spazio ed un pubblico dove “provare” i propri spettacoli, per affinarli ed arricchirli con una pratica partecipata ed emotivamente stimolante come solo la presenza dello spettatore è capace di suscitare.
Così consolidato e strutturato, “Scenari di Quartiere” sviluppa una vocazione specifica: fare di Livorno il centro naturale per questo genere di teatro, del teatro di parola, un teatro che si possa fare ovunque ci sia qualcuno che voglia raccontare una storia e qualcuno disposto ad ascoltarla. Il teatro, soprattutto quando scende in strada, si prende infatti esplicitamente questa missione, la responsabilità di evidenziare le contraddizioni di una comunità ed al tempo stesso irradiare un prepotente, irresistibile senso di vita.
“Grazie anche alla collaborazione dei “Quartieri Uniti di Livorno”, associazione libera e spontanea di cittadini attivi fin dall’origine del festival, stiamo ideando un progetto ancora più ampio puntando ad eleggere Livorno come uno dei centri della narrazione in Italia, città in cui attivare residenze per tutti coloro che cercassero un luogo ed uno spazio deputato per provare e testare una nuova narrazione. Il pubblico sarà quello dei quartieri che in qualche modo lo “adotteranno” ospitando l’artista nelle proprie abitazioni (“Albergo diffuso”) e offrendogli un luogo dove provare e fare lo spettacolo. Avremo così un Festival che vive e si alimenta nel corso di tutto l’anno”, dice Fabrizio Brandi.
Sarà inoltre attivato un percorso di formazione per una decina di attori. Un laboratorio di teatro di narrazione (periodo novembre 2018/giugno 2019) con temi stabiliti che avrà anche l’obiettivo di raccogliere le storie “nascoste” dei quartieri, fatti e notizie magari un tempo di patrimonio comune ma che rischiano di scomparire negli anni se non “fissate” in una narrazione attuale. Un percorso che si attiverà da novembre a giugno con due incontri settimanali.
Nell’ottica della “Livorno città della narrazione” si favorirà l’organizzazione di convegni durante l’anno dove riunire gli addetti ai lavori con l’obiettivo di realizzare una pubblicazione su cosa è la narrazione e quali sono i suoi bisogni profondi. Un momento di scambio di esperienze ed opinioni, ma soprattutto di proposte. Tutto questi punti di sviluppo, confluiranno e determineranno la programmazione della quarta edizione del festival nel 2019.