Sabato 13 ottobre 2018 alle ore 21, presso il Teatro Andrea Ferrari di Camposampiero (PD), la compagnia Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto
, accompagnata dall’ensemble Sentieri Selvaggi, sarà protagonista dell’ottavo appuntamento stagionale di Musikè, la rassegna itinerante promossa e organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con lo spettacolo Bach Project, un inedito e affascinante incontro tra la musica del grande compositore e la danza contemporanea.
Il dialogo tra le arti, l’esplorazione dei linguaggi contemporanei e lo sguardo rivolto verso la tradizione sono tre elementi fondamentali che costituiscono l’unicità del cartellone della settima edizione di Musikè, la rassegna itinerante promossa e organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
La relazione tra danza e musica, tra composizione classica e sua ricreazione contemporanea, sarà al centro dell’appuntamento di sabato 13 ottobre 2018 alle ore 21 presso il Teatro Andrea Ferrari di Camposampiero (PD), con l’imperdibile Bach Project portato in scena da Aterballetto, storica compagnia di Reggio Emilia attiva dal 1977, oggi Fondazione Nazionale della Danza, con le musiche dal vivo eseguite dall’ensemble Sentieri Selvaggi. Lo spettacolo ha debuttato in prima assoluta il 14 e 15 settembre 2018 al Teatro Carignano di Torino grazie alla collaborazione artistica tra la compagnia reggiana, Torinodanza e MITO SettembreMusica. Il 17 settembre ha inoltre inaugurato il Festival MilanOltre 2018 al Teatro Elfo Puccini di Milano.
Bach Project si compone di due distinte coreografie, per dare spazio sia ai maestri riconosciuti che ai giovani talenti.
La serata si aprirà con un maestro della danza contemporanea, il coreografo Jiří Kylián, che riprenderà un suo balletto degli anni Novanta, Sarabande, ispirato alla Partita n. 2 in Re minore di Bach. Kylián ha concepito Sarabande, così come numerose opere successive, come “un’avventura attraverso la coreografia”, un disegno in bianco e nero che la mente e la fantasia dello spettatore possono completare e colorare. E sebbene il punto di partenza delle coreografie sia di natura puramente intellettuale, il risultato è determinato da energie emotive. Il contrasto generato da musica e danza crea in questo balletto un luogo inebriante per le relazioni e gli istinti umani.
La coreografia successiva Domus Area, nuova produzione ispirata alle musiche di Johann Sebastian Bach, è stata invece affidata al giovane coreografo Diego Tortelli, che ha coinvolto nel processo creativo l’artista visivo Massimo Uberti. In una ricerca che lo porta a rivisitare i classici o a ricreare il mondo di figure storiche, Tortelli ha messo al servizio dei sedici danzatori di Aterballetto la sua capacità di costruire danza astratta, basata sulla sapienza del movimento. La scrittura geniale di Bach è rivisitata da Giorgio Colombo Taccani, nel segno del rispetto e della citazione, ma anche della libertà di invenzione. Le sei isole che si incontrano lungo il percorso non mirano a trasformare Bach in un lontano e irriconoscibile spunto di partenza, quanto a svelare aspetti nascosti e segreti della sua inesauribile sostanza musicale, chiamando l’elettronica a creare una sorta di scenografia acustica.
Il desiderio di sottolineare l’importanza della musica ha condotto alla scelta dell’esecuzione dal vivo, affidata all’ensemble Sentieri selvaggi. Nato nel 1997 da un’idea di Carlo Boccadoro, Filippo Del Corno e Angelo Miotto, l’ensemble è regolarmente ospite delle più prestigiose stagioni musicali italiane (Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro alla Scala, Biennale di Venezia, Società del Quartetto di Milano), dei maggiori eventi culturali del nostro paese (Festival della Letteratura di Mantova, Notte Bianca di Roma, Festival della Scienza di Genova, MITO Settembremusica) e di importanti festival internazionali. La volontà di avvicinare la musica contemporanea al grande pubblico ha portato Sentieri Selvaggi a diffondere il proprio repertorio anche in spazi alternativi alla consueta sala da concerto, come gallerie d’arte, piazze, strade, centri commerciali, dando ampio spazio ad attività trasversali con scrittori, architetti, scienziati, videomaker, attori, registi, musicisti rock e jazz.
Alla ricerca di perfezione e di emozione della danza di Tortelli si accosta anche la geometrica suggestione dello spazio scenico creato da Massimo Uberti. Lo spazio è sola illuminazione, e proprio grazie alla rinuncia all’ingombro riesce a diventare infinito. Domus Aurea è il disegno luminoso di una casa ideale, un volume appena accennato e sottinteso: linee disegnate da neon, che costruiscono la casa dei danzatori. Una casa perfetta: una Domus Aurea, appunto.
Lo spettacolo è a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito www.rassegnamusike.it
Per informazioni
tel. 345 7154654
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