Chi si è trovato alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino per caso, senza conoscerne la programmazione, ha potuto assistere a un eccellente spettacolo. We are together, da solo, non è un titolo abbastanza esplicativo: un concerto di musica leggera, come recita il cartellone? Se si fosse limitato ad accettare la didascalia che accompagna il manifesto, le aspettative di questo spettatore fortuito non sono certo state sfatate. Ma le sorprese non sarebbero mancate. Prima sorpresa: i “ragazzi” non sono i destinatari dello show, quanto piuttosto i protagonisti di una serie di performance sceniche godibilissime anche da un pubblico adulto. Un Musical, deduce quindi il nostro spettatore, anche se impostato come un teatro di varietà, eterogeneo perfino nei generi e negli stili musicali che hanno attraversato la scena: dal jazz (Jerome Kern, Duke Ellington, Sonny Rollins) all’hip pop, passando per gli evergreen di Police, Marty Symes, Sister Sledge… e se a questo punto il nostro spettatore casuale si è lasciato distrarre, non potrebbe accorgersi della reale provenienza degli artisti, che nonostante le canzoni dello spettacolo – e l’inglese adottato come lingua di presentazione – non sono anglofoni. Di certo però non può essergli sfuggita l’età degli artisti: il Teatro musicale per ragazzi Domisolka di Mosca ha portato sul palco torinese il meglio della musica leggera dei ragazzi, i giovanissimi studenti (dai 3 ai 18 anni) di una scuola fondata all’inizio degli anni ‘90 su iniziativa della compositrice Olga Judakhina. L’incredibile bravura tecnica e la presenza scenica piena e matura non sorprende, se li si considera “freschi di studio”, ma, seconda sorpresa, ognuno di loro è già pienamente consapevole del proprio apparire in scena tanto da poter esibire un’interpretazione molto personale. Nel canto, nella danza e nella recitazione la tecnica è qualcosa che si può insegnare e trasmettere; la dirompenza e la vitalità che i giovanissimi interpreti hanno trasmesso al pubblico, invece, non deriva dalla pratica di gorgheggi, passi e recite, è necessariamente il frutto di una dedizione totale all’arte scenica. Una dedizione “globale” anche in senso internazionalistico: alle esibizioni ispirate alla musica pop anglosassone si sono alternate le strizzatine d’occhio al pubblico italiano, con interpretazioni di Bella Ciao, Felicità di Al Bano e Romina e Con te partirò di Bocelli, oltre alle dovute e graditissime celebrazioni della musica popolare russa al suono di Kalinka. E se lo spettatore casuale e distratto si fosse infilato nella Sala Grande della Casa Teatro all’ultimo minuto, giusto in tempo per l’inizio di uno show che ha già visitato i palchi di San Pietroburgo, Pechino, Avignone e Belgrado, avrebbe scoperto all’uscita dalla sala la mostra La Russia negli occhi di un bambino, selezione di opere realizzate con diverse tecniche e materiali di opere realizzate da artisti tra i 7 e i 16 anni. La mostra nel foyer della Casa Teatro accompagna il concerto We are together del Teatro Musicale per ragazzi di Mosca, inserendosi nel contesto del XII Festival Culturale Internazionale I Fiori della Russia, che tra Torino e Milano ha promosso un concerto di musica classica, un seminario di danza classica, una tavola rotonda sulle metodologie di didattica della lingua russa in Italia e il seminario di recitazione tenuto da Andrei Shimko. Una prova dell’eccellenza artistica russa che, guardando alla musica e alla cultura europea ed americana, mantiene l’umiltà propria dei grandi artisti; se poi questi artisti non sono neanche maggiorenni (commenta infine lo spettatore fortuito con gran soddisfazione) quello che ci aspetta è un futuro eccellente.
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We are together
Teatro musicale per ragazzi Domisolka
Compositrice Olga Judakhina
Poeta e produttore Ivan Zhiganov
Tecnici del suono Niholai Chermoshentsev e Irina Safonova