Francesco Brandi e Fabio Cherstich sono i protagonisti dei due prossimi debutti prodotti dal Teatro Franco Parenti, rispettivamente il 30 e il 31 ottobre. Entrambi saranno impegnati, con le rispettive pièce, in due debutti ravvicinati che rappresentano il rinnnovo di una vera e propria sfida che il Parenti affronta da almeno un triennio: puntare sulla drammaturgia contemporanea e portarla in scena con uno sguardo nuovo ed aperto, come solo i giovani talenti possono fare.
Brandi, al suo terzo testo, dopo il successo di pubblico e critica di Per strada e Buon anno, ragazzi (in questa stagione in cartellone anche nell’altro multisala milanese Elfo Puccin), porta in scena il monologo Nato Postumo, in Sala Treno Blu dal 30 ottobre al 18 novembre. Fabio Cherstich, alla sua terza regia dopo Niente più niente al mondo e Bull, ripropone il testo Jodorowskyano Opera Panica – Cabaret tragico, dal 31 ottobre all’11 novembre 2018 in sala Tre.
Sala Treno Blu
30 ottobre – 18 novembre 2018
NATO POSTUMO
uno spettacolo di e con Francesco Brandi
regista assistente Gabriele Gattini Bernabò
scene Alberto Accalai
luci Domenico Ferrari
costumi Simona Dondoni
sarta Caterina Airoldi
produzione Teatro Franco Parenti
Nato postumo è un diario d’estate. Uno sfogo che Gino, il protagonista, tiene dentro da sempre. Vi siete mai ritrovati seduti su una sedia, inermi rispetto alla vostra esistenza? Con la sensazione di avere poco tempo, e di non aver fatto nulla di veramente vostro? Senza nemmeno un soffitto a consolarvi? Gino in una notte d’estate decide di alzarsi in piedi. E di reagire con le uniche due cose che gli sono rimaste: la bici e le parole. E mentre porta la posta nel suo piccolo paese di provincia, capisce che il problema del mondo è uno solo. Ed è molto più semplice di quello che pensano tutti. Il grande problema del mondo è l’omissione di soccorso. Che è di tre tipi: verso noi stessi, verso gli altri, verso il mondo e la sua civiltà. Quante volte ce ne siamo macchiati, per paura, pigrizia, sciatteria, ignavia, incapacità? Quante volte ce ne macchieremo ancora?
Francesco Brandi
Nato il 20 dicembre 1982 a Legnago, nel 2003 si trasferisce a Roma inseguendo la sua passione per il mestiere dell’attore, e si iscrive al Centro Sperimentale di Cinematografia.
Nel 2006 ha il ruolo di co-protagonista nella sitcom Cotti e mangiati diretto da Franco Bertini. Sempre del 2006 è il suo esordio sul grande schermo, in Ma che ci faccio qui di Francesco Amato, nei panni di Saverio. Nel 2007 è sul palcoscenico teatrale in Dal naso al cielo di Luigi Pirandello per la regia di Malcolm McKay; nel 2008 recita in Himmelveg di Juan Antonio Mayorga Ruano, regia di Adriano De Santis e in Gabriele di Giampiero Rappa e Fausto Paravidino, regia di Lorenzo d’Amico De Carvalho; nel frattempo continua a collaborare con la televisione, partecipando, per esempio, al film tv Sui tuoi passi del 2009. Seguono Tutta la vita davanti nel 2008; nel 2009 Dieci inverni ed il ruolo di Faustino in Generazione 1000 euro, commedia del 2009 di Massimo Venier. Nel 2010 nel film La passione di Carlo Mazzacurati recita la parte di un aiuto regista. Nel 2011 partecipa al film Habemus Papam di Nanni Moretti, ed è nel cast di Missione di pace di Silvio Orlando; nello stesso anno a teatro recita in Se non ci sono altre domande, regia di Paolo Virzì. L’anno successivo fa parte di Benvenuti al Nord e di Aspirante vedovo, remake del film di Risi diretto da Massimo Venier; nel 2014 è di nuovo a teatro recitando ne Il malato immaginario di Molière, regia di Andrée Ruth Shammah. A partire dal 2013 affianca alla professione di attore l’attività di autore teatrale e drammaturgo, esordendo con Avevamo tutti le Converse, alla quale seguono Sfasciatoio del 2015, Per strada del 2016 e Buon anno, ragazzi del 2017 e Nato Postumo nel 2018.
ORARI
martedì h 20:00 mercoledì h 20:15 giovedì h 21:00 venerdì h 20:00 sabato 20:30 domenica 16:45
venerdì 16 novembre h 21:30 sabato 17 novembre h 22:00 domenica 18 novembre h 21:00
PREZZO
Intero 15€
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Sala Tre
Dal 31 ottobre all’11 novembre 2018
OPERA PANICA – CABARET TRAGICO
di Alejandro Jodorowsky
traduzione di Antonio Bertoli
con Valentina Picello, Loris Fabiani, Fabrizio Lombardo, Christian La Rosa
e con i DUPERDU (Marta Maria Marangoni e Fabio Wolf, autori e interpreti delle canzoni originali)
regia e spazio scenico Fabio Cherstich
costumi Gianluca Sbicca
produzione Teatro Franco Parenti
Spettacolo vincitore NEXT – Laboratorio delle idee per la produzione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo lombardo – Edizione 2016/2017
Dopo i successi di Niente più niente al mondo di Massimo Carlotto e Bull di Mike Bartlett, il regista friulano si mette in gioco con un testo di Alejandro Jodorowsky, il grande scrittore, drammaturgo e regista cileno. Un testo divertente, assurdo, violento e politico sulla ricerca della felicità. Niente moralismi, solo la grande poesia di Jodorowsky. E come in una partitura indisciplinata e visionaria, Fabio Cherstich alterna una selezione delle 26 mini-pièce del testo originale a songs philosophique dal sapore brechtiano, piccoli balletti e video-pantomime, originali, colorate, dinamiche, esilaranti.
Non c’è trucco, non c’è inganno: tutto è rigorosamente dal vivo. Inevitabile rimanere sedotti e spiazzati dalla comicità e dal paradosso di un’umanità incastrata nella sua stessa esistenza.
“Lo spettacolo è pensato come un pastiche indisciplinato e visionario, un cabaret tragicomico come la nostra esistenza. Sul palco si alternano una selezione delle 26 mini-pièce che compongono il testo originale. […] Durante la preparazione dello spettacolo ho incontrato Jodorowsky a Parigi per parlare con lui del testo e mi è rimasta impressa una frase che mi ha detto citando il suo manifesto per un teatro panico “I romani dicevano Io indicandosi la pancia. Per loro il cervello era solo un congelatore delle idee che nascono calde all’altezza dell’ombelico. Il teatro si esprime con l’inconscio. Bisogna permettere ad esso di fluire in scena con la stessa libertà con cui sgorgano i sogni.” Fabio Cherstich
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Fabio Cherstich
Diplomato in regia teatrale alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, nel 2009 fonda con Giulia Abbate la compagnia teatrale Container. Nel 2010 fa parte della squadra regia della teatro-novela Bizarra di R. Spregelburd (Premio Ubu 2010 per la miglior novità straniera). Da Febbraio 2012 collabora con Andrèe Ruth Shammah al Teatro Franco Parenti di Milano partecipando a diverse produzioni. Nel 2016 dirige Kvetch di S. Berkoff e cura la regia lirica del progetto Figaro! Operacamion
PREZZO
Intero > 23,50€ + prev. Ridotto Over65/Under26 > 15€ + prev. Convenzioni* > 18€ + prev.
* le convenzioni sono valide tutti i giorni, esclusi venerdì e sabato.
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Informazioni
Biglietteria
tel. 0259995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.com
Biglietteria on line
www.teatrofrancoparenti.it
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