Come consuetudine, la stagione teatrale di Pescara trova la sua apertura formale nel festival “Scenari Europei”, immancabile ed inconfondibile appuntamento settembrino ideato da Florian Metateatro da ormai qualche anno. Ricchissimo il cartellone dell’edizione 2018, caratterizzata fortemente dalla contaminazione dei linguaggi artistici: una sezione dedicata alla video-arte ha arricchito una formula solidamente collaudata all’insegna del intreccio fecondo tra teatro, performance e musica. Confermati anche gli incontri tra pubblico e compagnie a fine serata, sorta di “terza pagina” virtuale imbastita al momento, suggellata nelle giornate conclusive dagli “editoriali” del maestro Pippo Di Marca.
La partenza è formidabile, grazie al duo Sirna/Pol con i loro Giardini di Kensington. (trilogia in progress, qui presentata nella forma dei suo primi due quadri)
I due giovani artisti riescono nel compito forse più difficile nel lavoro di scena, che è quello di sviluppare una propria cifra teatrale. In questo caso, la firma stilistica si condensa attorno ad una miscela molto ben calibrata di rigore e humour, di perfezione estetica e leggerezza, riuscendo a mantenersi costantemente e gustosamente sul limite dei due poli.
In questo modo, lo spettatore è avvinto dalla novità di un linguaggio inedito anche quando drammaturgicamente si gioca con dei piccoli “classici” di scuola, come l’incomunicabilità o l’esito solipsistico di dialoghi esistenti solo nella forma. Il missaggio trattenuto di partiture gestuali e recitazione produce una ambiguità seducente e profonda, in cui ogni situazione, ogni scambio ed ogni immagine proiettano l’ombra di un senso ulteriore, il sospetto di un secondo piano di interpretazione, accompagnato sullo sfondo da un elettrizzante aura di minaccia.
La “temperatura” della serata era stata preparata adeguatamente dal quartetto jazz di Flavio Piermatteo (sax), Bruno Contin (piano), Daniele Mammarella (chitarra e voce) e Umberto Matera (percussioni). Performance travolgente per una formazione promettentissima, capace di legare la “classicità” degli standard jazz con la veracità delle work songs (le canzoni con cui lavoratori e operai accompagnavano l’attività manuale), senza negarsi la licenza di rivisitazioni più “irriverenti”.
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CREDITS:
I GIARDINI DI KENSINGTON
Genere: Prosa
uno spettacolo di/con Elisa Pol e Valerio Sirna
disegno luci: Mattia Bagnoli
Elaborazione suono: Flavio Innocenti e Valerio Sirna
Scultura: Mattia Cleri Polidori e Giulia Costanza Lanza
Collaborazione tecnica: Nikki Rodgerson/Mutoids
con il sostegno di Nerval Teatro, Residenze Armunia, Festival Inequilibrio di Castiglioncello, Santarcangelo Festival Internazionale
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SCENARI EUROPEI 2018
20-23 Settembre 2018
Florian Espace – Spazio Matta (Pescara)
Genere: Festival
Direzione Artistica: Giulia Basel
Direzione Artistica: Massimo Vellaccio
Collaborazione: Flavia Valoppi, Anna Paolo Vellaccio, Umberto Marchesani
Organizzazione: Ilaria Palmisano, Emanuela D’Agostino, Annalica Bates
Tecnica: Edoardo De Piccoli, Renato Barattucci
Grafia: Antonio Stella
Produzione: Florian Metateatro