Sabato 27 ottobre alle 20.30 al LAC di Lugano la serie di recital pianistici di stagione si apre con Daniil Trifonov, enfant prodige del pianoforte ormai al vertice di una straordinaria carriera internazionale. Dal 2011 – anno del terzo premio al concorso Chopin di Varsavia, del primo al Rubinstein di Tel Aviv e della straordinaria vittoria al Concorso internazionale Tchaikovsky di Mosca nel 2011 (Primo Premio, Medaglia d’oro e Grand Prix) – Daniil Trifonov ha saputo rapidamente distinguersi come «il pianista più sbalorditivo della nostra epoca» (The Times).
Da allora Trifonov ha sorpreso il pubblico delle maggiori sale da concerto internazionali, dalla Carnegie Hall al Musikverein, ricevendo il premio Abbiati nel 2013, la nomina di “Gramophone Artist of the Year” nel 2016 e il suo primo Grammy Award nel 2018.
Nel 2015 LuganoMusica ha intuito e intercettato questa sorprendente ascesa, scegliendo Daniil Trifonov come primo Artista in Residenza della sua attività: due concerti e un Recital con la rara Ciaccona dalla Partita n. 2 di Bach nella trascrizione di Brahms per la sola mano sinistra e la sonata n. 1 di Rachmaninov.
Per il suo Recital al LAC, Trifonov sceglie di accostare pagine poco conosciute di Beethoven e Schumann alla monumentale ottava sonata di Prokof’ev, «la più ricca di tutte le Sonate. Ha una vita interiore profonda, complessa e piena di contrasti» (Sviatoslav Richter). Del Maestro di Bonn Trifonov esegue l’ Andante favori in fa maggiore, originariamente pensato come secondo movimento della sonata Waldstein, e l’op. 31 n. 3, Sonata tra le meno eseguite della produzione beethoveniana e l’unica in quattro movimenti senza tempo lento.
Con i brani di Schumann in programma Daniil Trifonov sembra ripercorrere le scelte dei grandi pianisti russi che lo hanno preceduto: Sviatoslav Richter è stato infatti il primo ad inserire la raccolta pianistica Bunte Blätter in repertorio, mentre Vladimir Horowitz ha eseguito per la prima volta come brano indipendente il Presto passionato, originariamente finale alternativo della sonata n. 2.
Prima del concerto, in sala Refettorio alle ore 19, il direttore Etienne Reymond e il giornalista Enrico Parola introducono all’ascolto del programma svelando al pubblico aspetti delle opere, vicende storiche e artistiche degli autori.