Giunta alla sua quinta edizione, il Festival Mangiacinema, diretto da Gianluigi Negri, nella suggestiva cornice di Salsomaggiore Terme, terra di mezzo del Ducato Parma e Piacenza, con la sua tradizione di miss e l’atmosfera déco, accoglie dal 26 settembre al 3 ottobre, la ghiotta kermesse di cinema d’autore e tradizione culinaria.
L’evento speciale della manifestazione festeggia i 50 anni di cinema dei fratelli Pupi e Antonio Avati, con il “Premio Creatori di Sogni” dell’artista Giuseppe Previtali.
Tra i marmi delle Terme Berzieri, nel salone delle Feste, in una loquace intervista, Pupi, all’anagrafe Giuseppe, conversa e si concede al numeroso pubblico accorso, in una intensa camminata nella memoria, ripercorrendo i risultati artistici nel ruolo di regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, insieme al fratello Antonio.
Bolognesi di origine, capaci di quella genialità propria, di un periodo storico e culturale italiano, difficile da riprodurre ai nostri giorni, con il rammarico e il rimpianto per il jazz, suo sogno nel cassetto, Pupi, spiazzato dal talento di Lucio Dalla, “ripiega” sulla scrittura drammaturgica e la regia, manifestandosi come una vera rivelazione, capace di saper trasferire il ritmo in immagine attraverso la pellicola, passando dalla commedia al genere horror dei primordi, alla impronta onirica surreale felliniana, dalla quale attinge per regalarci pagine di quotidianità italiana. (Pupi presiede la Fondazione Federico Fellini, nata nel 1995)
Dalle parole di Pupi: “A proposito di pregiudizio, di cui accennava mio fratello Antonio, per la selezione degli attori nei casting per girare un film, vi racconto questo aneddoto, riguardo il film “La seconda notte di nozze”…il film avrebbe dovuto girarlo Maurizio Nichetti, amico stimato…ci trovammo in una giornata assolata romana in una trattoria sotto San Giovanni, ripetendo sempre gli stessi nomi conclamati dai successi precedenti…Antonio Albanese, Neri Marcorè, Marisa Merlini e Angela Luce e…per il personaggio femminile principale, forse la Sandrelli o la Cardinale, ma…in vino veritas, posseduto dal singulto e dall’amabile ingurgitare nettare da baccanale , in un intreccio di suoni e lettere è uscito…Katia Ricciarelli, e per quanto impossibile ed improbabile potesse essere la scelta giusta, di questa cantante lirica, si è svelata come la rivelazione più appropriata, che l’ha introdotta nel cinema”…“Katia si è messa in ascolto ed ha imparato sul set”.
Un fil rouge lega gli artisti premiati invitati: attori, registi, scenografi, compositori, quali, Carlo Delle Piane, protagonista nel film “Regalo di Natale” del 1986 di Pupi Avati, e Premio come migliore attore al Festival di Venezia. L’affascinante Paola Pitagora, apripista della manifestazione, interprete con Mariangela Melato del film “Aiutami a sognare” del 1981, diretto da Avati.
La Pitagora, all’anagrafe Gargaloni, originaria di Parma, muove i suoi primi passi giovanissima, prima in TV e teatro per poi approdare al cinema, con un talento per la canzone: autrice di canzoni per bambini come il brano dal titolo “La giacca rotta”, vince lo Zecchino d’Oro. Autentica icona di bellezza degli anni ’70, non sfugge all’obiettivo fotografico di pose d’autore, per la rivista Playboy. Decreta il successo il ruolo di Lucia Mondello, nella serie televisiva i “Promessi sposi”, e si consacra al grande schermo con il personaggio di Giulia nel film “I pugni in tasca” di Marco Bellocchio.
A Mangiacinema non mancano le rievocazioni per i personaggi tanto amati di Brescello, Don Camillo e Peppone, con un ospite attinente alla sfera ironica “bon ton”, l’attore comico Enrico Beruschi.
Uno spazio dedicato poi al film esordiente “Pane dal cielo”, del regista Giovanni Bedeschi e parte del cast: l’autore delle canzoni Claudio Sanfilippo, Paola Pitagora e la protagonista, Donatella Bartoli, partita dalla Accademia dei Filodrammatici, intreccia il suo repertorio tra teatro, televisione, spot pubblicitari e cinema. Sguardo profondo dagli occhi pungenti di un azzurro cristallino, convince nel ruolo di una clocharde nella metropoli milanese. Il personaggio, puro di spirito, salva un neonato dal cassonetto della spazzatura. Una profezia di un nuovo avvento, una rivelazione visibile e possibile, solo agli uomini “buoni di cuore”.
In questa cornice incantata e visionaria del cinema d’autore, non mancano leccornie e prodotti tipici del territorio, ad esaltare l’olfatto e il gusto del palato, con gli Chef, i sommelier e lo show cooking dei migliori interpreti: Massimo Spigaroli, Daniele Persegani, Silvano Romani, Antonio Ranieri, i fratelli Basini, l’attore e chef Vito, G.M.Bontempo, i fratelli Sanelli, Giampaolo Ghilardotti, Anna Di Marco, Nadia Meli, Negri e Zambernardi, e Simonetta Piccardo (MasterChef 7).
Chiude il Festival Mangiacinema, l’avvenente Maria Grazia Cucinotta, madrina dell’evento. L’attrice e produttrice, icona di bellezza del made in Italy, viene premiata e rende omaggio al film “Il postino”, di e con Massimo Troisi, di cui è la protagonista femminile, a fianco di Philippe Noiret, con la colonna sonora del compositore argentino Luis Bacalov. Maria Grazia, nel concedersi generosamente all’intervista, ringrazia per le esperienze di vita vissute, conquistate a fatica in Italia, riconosciute in America e Cina, dando spazio ai giovani, con una nuova serie “Teen-teenagers”, dedicata a loro. La Cucinotta consegna il premio nelle mani dello scenografo parmigiano Lorenzo Baraldi e della moglie costumista Gianna Gissi … “poiché è anche grazie alla loro visione poetica, e alla professionalità, che gli spettatori si sono innamorati dei personaggi del film, immedesimandosi nelle location dei setting vestendo virtualmente gli abiti dei protagonisti, in un transfert d’amore senza tempo, che solo il cinema può rendere immortale”.