Il nostro Paese è ricco di intere città che si possono considerare veri e propri tesori dell’arte: come gemme nascoste, all’interno delle nostre città i teatri storici sono parte del tessuto artistico e architettonico italiano e rappresentano inestimabili ricchezze.
La presenza capillare sul territorio di questi è prova e testimonianza della forte tradizione teatrale italiana, che trova le sue origini sin dall’antichità: ne consegue il valore sociale assunto dal recupero di queste strutture a livello architettonico e culturale, anche in onore del significato storico del teatro quale manifestazione di una vitalità artistica comunitaria.
Restituire la cultura del teatro alla comunità
Il massiccio patrimonio teatrale si presenta tuttavia difficile da mantenere a causa della sensibilità necessaria e all’ammontare di fondi da rivolgere ai singoli progetti di restauro. Tali difficoltà aumentano nel caso dei teatri storici: le amministrazioni locali sottostanno infatti a severi vincoli inerenti all’ammontare di risorse da destinare a scopo culturale e artistico che risultano con il passare del tempo sempre più scarse e limitate.
Per questi motivi, le associazioni sorte al fine di salvaguardare e tutelare il patrimonio culturale e artistico hanno assunto un ruolo fondamentale per la buona conservazione dei tesori artistici italiani. Ad essi è affidato il delicato e complesso compito di censire, finanziare e riportare allo stato originario realtà artistiche grandi e piccole cadute in stato di abbandono.
Il Fondo Ambiente Italiano (FAI) è una delle più importanti associazioni presenti sul territorio nazionale ad occuparsi della tutela e della valorizzazione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano: tra i progetti di recupero del FAI troviamo il restauro del Teatrino di Vetriano, risalente all’Ottocento, situato sui monti della Lucchesia e rappresentante uno dei più piccoli teatri del mondo, con un’estensione di 71 metri quadrati, capace quindi di ospitare 60 posti in platea e venti su due balconate. La manutenzione di questo teatro rientra nei progetti che il FAI porta a termine grazie ai contributi raccolti attraverso le donazioni al 5 per mille al FAI da parte dei sostenitori dell’arte e della cultura italiana.
I teatri: un patrimonio straordinario che deve essere sottratto all’incuria e al disinteresse
Il recupero di un teatro presenta diverse difficoltà che dipendono sia dalla ristrutturazione di materiali delicati come legno, stucco e dipinti sia dalla messa a norma degli impianti secondo i quadri di regolamentazione attuali. Riattare un teatro storico significa renderlo visitabile e riportarlo alla sua funzione originaria, facendolo rivivere in ogni sua sfumatura e in modo tale da far sì che possa inserirsi all’interno dell’attuale tessuto socioculturale del luogo in cui sorge.
Il nostro Paese dispone di una fitta rete storica culturale e artistica che perdura sino ai giorni nostri. Infatti, l’Italia può vantare della presenza, sul suo territorio, di scuole di lirica e balletto classico tra le più importanti del mondo. Inoltre, i teatri italiani sono conosciuti per essere i più belli a livello mondiale. Per questi motivi è indispensabile che vi sia una certa sensibilità verso il tema da parte delle istituzioni amministrative e della popolazione, al fine di comprendere e rivalutare i tesori artistici.
Le piccole comunità italiane sono sorte e si sono sviluppate intorno al teatro, tuttavia i nuovi modelli sociali hanno spinto la popolazione all’abbandono di questa forma artistica: rimane tuttavia ancorato nel passato questo pilastro fondamentale della cultura locale e sebbene si lamenti un attuale scarsa propensione alla frequentazione del teatro, è da considerare come anche nelle piccole cittadine siano oggi attive associazioni amatoriali e professionistiche attive in questo settore.