Dal 23 novembre al 2 dicembre 2018, al Teatro della Tosse di Genova va in scena la IV edizione di Resistere e Creare, la rassegna internazionale di danza firmata da Michela Lucenti e Marina Petrillo che quest’anno parte da una domanda (che è anche sottotitolo dell’edizione): “Se dico danza a cosa pensi”? L’accento è sulla multidisciplinarietà, sulla percezione di questa arte da parte del pubblico, sulla sua funzione nell’ambito dello spettacolo dal vivo. Un invito alla risposta rivolto al pubblico nella consapevolezza che la danza, rito collettivo o espressione individuale fra i più istintivi e spontanei, patrimonio del folclore oltre che dell’accademia è tuttavia spesso percepita come distante, “difficile”, non per tutti.
Per due settimane sono in programma spettacoli e laboratori, che nascono dall’incontro e la collaborazione tra il Teatro della Tosse e il collettivo Balletto Civile (in residenza artistica presso le sale di Sant’Agostino dal 2015) e che attraverso un cartellone improntato sulla varietà di generi, la ricerca espressiva, l’attenzione tematiche sociali mira a favorire il dialogo e la cura della relazione con l’”altro”. La premessa dialettica della proposta, in un momento in cui in Italia, la politica, stigmatizza la diversità e punta sulla disgregazione per guadagnare consenso, è che bisogna ripartire dalla costruzione di una comunità, a teatro e in ogni ambito, per riuscire a resistere e a creare cambiamento.
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Quattro spettacoli dal programma:
Dal Marocco le acrobazie della leggendaria famiglia Hammich per trovare equilibrio tra sacro e profano.
Il 23 e 24 novembre, HALKA, spettacolo del Groupe Acrobatique de Tanger, coprodotto dalla Biennale Danza di Lione. Uno spettacolo mozzafiato che rende omaggio alla tradizione, unica al mondo, dell’acrobatica marocchina, che ha radici nella mistica della danza sufi. Il Groupe Acrobatique de Tanger è composto da 14 artisti di cui 2 musicisti, tutti consanguinei. Il cuore di questo gruppo è infatti la leggendaria famiglia marocchina Hammich, che affina da sette generazioni l’arte acrobatica. Gli acrobati esplorano le contraddizioni del loro mondo diviso tra sacro e profano, il gusto per lo spettacolare e la presenza dell’invisibile. Esprimono anche, con umorismo sconfinato, la libertà di poter attraversare, grazie a quest’arte, i confini geografici, culturali, di genere, di classe.
Halka
Groupe acrobatique de Tanger
Najwa Aarras/ Lamiae El Alaoui, Mohamed Takel, Amal Hammich, Mohammed Hammich, Mustapha Aït Ouarakmane, Adel Châaban, Mohammed Achraf Châaban, Mhand Hamdan, Abdelaziz El Haddad, Samir Lâaroussi, Younes Yemlahi, Ouahib Hammich, Hamza Naceri, Hammad Benjkiri
collaborazioni artistiche Abdeliazide Senhadji, Airelle Caen, Boutaina el Fekkak
collaborazioni acrobatiche Abdeliazide Senhadji, Airelle Caen, Nordine Allal
collaborazioni in acrobatica marocchina Mohammed Hammich
luci Laure Andurand
regia luminotecnica Cécile Hérault
creazione musicale Xavier Collet
regia Edouard Heneman / Anthony Biscarat
costumi Ayda Diouri
produzione e diffusione Jean-François Pyka
direttore del Groupe Acrobatique de Tanger Sanae El Kamouni
prodotto da l’Association Halka (Paris-France) in coproduzione con l’Association Scènes du Maroc (Tanger-Maroc)
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Dalla Grecia, tra danza e performing art, per conoscere Tiresias il “veggente”
Il 27 novembre TIRESIAS, The double life of the mantis, coreografia, spazio scenico e performance di Michalis Theophanous. Una performance allegorica di teatro/danza basata sul mitico personaggio di Tiresia.
Concepito come spettacolo tra danza e performing art, il “solo” di Michalis Theophanous – danzatore per la Hellenic Dance Company, per il Teatro Nazionale della Grecia, per Carte Blanche – Norwegian National Company of Contemporary Dance, per la Compagnia Linga Robert Wilson e dal 2011 per Dimitris Papaioannou – vuole esplorare la complessa natura del personaggio di Tiresia che è, paradossalmente, il catalizzatore dello sviluppo drammaturgico
della tragedia di Sofocle, restandone contemporaneamente al margine. Un progetto che mira ad indagare gli aspetti della vita privata di questo personaggio, mai al centro della scena. Immagini ed azioni simboliche conducono così ad un possibile disvelamento di quanto non conosciamo di Tiresia e della sua enigmatica vita reale. La sua identità assume forme molteplici e si esprime non solo attraverso la sua cecità e la sua sessualità, ma anche attraverso un’ombra e una sedia vuota. Ma emergeranno anche la sua saggezza e la sua solitudine.
Tiresias, The double life of the mantis
coreografia, spazio scenico e performance Michalis Theophanous
musiche originali Dickie Landry, Giwrgos Poulios
editing musicale Stephanos Droussiotis
scene e costumi Michalis Theophanous con Mayou Trikerioti
light designer Mike Toon e Adrienne Ming
choreographic advisor Georgia Tegou
in collaborazione con University of Roehampton London
co-prodotto da Change Performing Arts
fotografie di scena Nikolas Louka
video Maximilien Dirand
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Dall’Italia una Balera che fugge dall’album dei ricordi
Il 29 e 30 novembre arriva BALERHAUS, uno spettacolo di Teatro della Contraddizione e Compagnia Sanpapié. Balerhaus è una vera e propria Balera, una serata danzante con orchestra dal vivo, con esperti che trasmettono i primi rudimenti di ogni ballo, per poi lasciare la pista a tutti perché ognuno possa scatenarsi senza pudore. Balerhaus è anche uno spazio di ricerca nell’ambito della danza, del teatro, della poesia e della musica contemporanei, che permette di giocare reinterpretando i temi, le atmosfere, e le situazioni della Balera.
È il ritorno al ballo di coppia, al ballo di gruppo di nonni e genitori che prende nuova vita nell’incontro con la “generazione dello swing”, la riscoperta del sapore dell’incontro con il partner o uno sconosciuto attraverso la musica e passi da compiere insieme (possibilmente senza pestarsi i piedi!)
BALERHAUS
interventi artistici a cura di: Teatro della Contraddizione e Compagnia Sanpapié
musica dal vivo Balerhaus Orchestra I Morbidissimi
capitanata da Ale Kape Sicardi (voce e chitarra)
Luciano Macchia (bombardino) Arturo Garra (clarinetto)
Andrea Quattrini (batteria)
canta Nicoletta Bernardi
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Dall’Italia per “sconvolgere il sistema che ci ha generato”.
Il 30 novembre e 1 dicembre va in scena il primo studio di MADRE, ideazione, coreografia e regia Michela Lucenti. Balletto Civile indaga da sempre l’aspetto fantasmatico del personaggio creando una danza per azioni attraverso una ricerca per una drammaturgia fisica, con una tensione verso un teatro totale che si destreggia continuamente tra un discorso danzato e parlato. Cercando una terza via: la visione. Il prossimo anno di lavoro della Compagnia sarà dedicato ai testi di Heiner Müller. Per il drammaturgo tedesco la discesa nel corpo è anche la discesa nell’anima, o nell’inconscio della specie. L’impronta del suo teatro è fisica, ed è l’impronta di tutta la cultura occidentale, dell’inconscio della cultura occidentale, del suo corpo collettivo.
Questo primo studio è ambientato in un paesaggio, babele di immaginari che si stagliano sotto un cielo in 16:9, unico elemento scenico presente. Una sorta di grembo materno, con una colonna sonora cinematografica, con zoomate e campi lunghi sonori, dove il suono diventa immagine e dove l’immagine e il movimento dei performer dà a sua volta origine ai suoni.
MADRE
Primo studio. Sconvolgere il sistema che ci ha generato
ideazione, coreografia e regia Michela Lucenti
creato e danzato con Balletto Civile
produzione Balletto Civile e Fondazione Luzzati- Teatro della Tosse
Resistere e creare è realizzato con il contributo di MIBACT, Regione Liguria, Comune di Genova, Compagnia di San Paolo
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Il programma completo con schede spettacoli, aggiornamenti di programma, trailer a breve su
BIGLIETTERIA Teatro della Tosse – tel. +39 010 2470793
La biglietteria è aperta da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 a inizio spettacolo; sabato, domenica e giorni festivi solo in caso di spettacolo dalle ore 15.00 a inizio spettacolo.
In orario di apertura è possibile prenotare gli spettacoli gratuitamente anche telefonicamente.
I biglietti prenotati devono essere ritirati entro un’ora dall’inizio dello spettacolo.