di e con Francesca Nunzi
canzoni originali di Marco Petriaggi
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La Nunzi apre la stagione teatrale del Cestello con briosa freschezza, invitando apertamente il pubblico a partecipare ad una messa in scena “dialogata” della sua personale riflessione sulla figura della donna.
Il pubblico risponde divertito, ritrovando qualcosa di familiare nel fluire leggero degli aneddoti citati dall’attrice, con, forse, un sottile filo di amarezza, di quando in quando.
Alle risate si alternano pause di silenzio, in un denso ascolto di storie che ricordano ad ognuno le sue storie.
In tanti riescono a mettersi nei panni dei personaggi interpretati, in totale solitudine sul palco, da questa donna che esamina il lato più fragile della figura femminile, proprio per esaltarne, però, la forza che la rende la figura complessa che è oggi.
Le stigmatizzazioni che la donna ha vissuto nel corso della storia ne fanno un esemplare umano del tutto particolare, in grado di ironizzare su un destino di sacrificio che ha contraddistinto il suo ruolo nei secoli, per sbarazzarsene con una risata.
Ines Arsì