Si avvicina al traguardo di 200 anni di storia l’Accademia Filarmonica Romana, che nella nuova stagione, la n. 198, firmata dal neodirettore artistico Andrea Lucchesini, presenta un’offerta diversificata e per un pubblico di tutte le età e di differenti gusti musicali. Una stagione che, nonostante l’incertezza delle risorse economiche che ne ha ritardato l’inizio, non mancherà di offrire al pubblico della capitale grandi solisti, ensemble internazionali e giovani talenti che si alterneranno sul palco del Teatro Olimpico, Teatro Argentina e Sala Casella con oltre cinquanta appuntamenti dedicati alla musica, alla danza, al teatro musicale e alla letteratura.
Sempre più forte il legame con il Teatro Argentina, che in questa stagione accoglierà dieci concerti da gennaio ad aprile, a partire da quello che segna l’inaugurazione della stagione concertistica il 17 gennaio con l’Accademia Bizantina, fra le principali formazioni internazioni per il repertorio barocco, in una nuova lettura dell’Arte della fuga di Bach.
Al Teatro Olimpico si punta sulla danza e sul teatro musicale, con la IX edizione del Festival Internazionale della Danza, e il ritorno della multietnica Orchestra di Piazza Vittorio nel suo originale allestimento del Don Giovanni mozartiano che a un anno dal debutto e dopo una fortunata tournée, torna di nuovo all’Olimpico. Infine l’attesa ultima creazione dei Momix che hanno scelto la Filarmonica Romana per presentare in prima mondiale Alice il nuovo spettacolo nato ancora una volta dalla sconfinata fantasia di Moses Pendleton.
La Sala Casella invece sarà ancora una volta aperta alla musica contemporanea, ai nuovi progetti formativi e di divulgazione musicale, ensemble in residence (per tre anni sarà il Quartetto Lyskamm), pronta a lanciare promettenti talenti su cui l’istituzione romana da sempre ama scommettere.
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FILARMONICA ALL’ARGENTINA
Lo spazio musicale di uno dei più antichi e importanti teatri romani, accoglierà anche quest’anno la grande musica da camera e interpreti d’eccezione, spaziando dal repertorio barocco alla musica d’oggi per sconfinare nel rock e progetti particolari. E sarà proprio il Teatro Argentina ad accogliere l’inaugurazione della stagione concertistica giovedì 17 gennaio con l’Accademia Bizantina, una delle formazioni più accreditate da oltre trent’anni nel panorama internazionale della musica antica e barocca. Ottavio Dantone dirige l’ensemble in uno dei monumenti della storia della musica qual è l’Arte della Fuga di Bach, capolavoro di tutti i tempi che l’ensemble di Ravenna ha anche recentemente inciso per la Decca riscuotendo consensi unanimi della critica.
La musica per quartetto sarà uno dei fili rossi che segnerà diversi appuntamenti di questa stagione. Il primo lo offre il 24 gennaio il Trio di Parma insieme a Simonide Braconi prima viola del Teatro alla Scala, con l’esecuzione di due Quartetti con pianoforte di Brahms alternati ad alcuni pezzi di György Kurtág.
Giovedì 31 gennaio una delle formazioni da camera più accreditate qual è il Quartetto d’archi della Scala, sale sul palco dell’Argentina insieme a Fabrizio Meloni, primo clarinetto scaligero, per i Quintetti di Mozart (K 581) e di Brahms (op. 115); in un ideale confronto fra passato e presente, in programma anche Variations Mozart di Matteo D’Amico.
Un racconto fitto di domande e stupore per entrare nel mondo dei Quartetti per archi di Mozart è quello che propone in due concerti (24 e 28 febbraio) lo scrittore e giornalista Sandro Cappelletto, qui in veste di voce narrante a fianco del giovane e già affermato Quartetto Guadagnini.
In una sorta di omaggio alla grande scuola violoncellistica di Antonio Janigro si collocano poi tre concerti di altrettanti musicisti di altissimo livello e di spiccata personalità come Giovanni Sollima, Enrico Dindo e Mario Brunello. Il primo si presenta in un recital solistico il 14 febbraio con Ba-Rock, un viaggio nel mondo sonoro del violoncello ma anche un viaggio nel tempo, da Bach fino ai Nirvana per scoprire le potenzialità tecniche ed espressive dello strumento, mentre il 4 aprile Enrico Dindo dialogherà in duo con Simone Rubino, un originale incontro fra il violoncello e le percussioni in un programma che non mancherà di stupire e incuriosire il pubblico e che accoglierà due prime assolute di Carlo Boccadoro e Stefano Molinelli. L’11 aprile toccherà a Mario Brunello, da sempre aperto a sperimentazioni e inediti incontri artistici, che farà dialogare il suo strumento ‒ un prezioso Maggini del 1600 appartenuto a Benedetto Mazzacurati e successivamente a Franco Rossi del Quartetto Italiano ‒ con le voci del Coro del Friuli Venezia Giulia.
La musica barocca sarà presente con un altro ensemble, anch’esso rinomato a livello internazionale per le sue interpretazioni di questo repertorio. Il 7 marzo Modo Antiquo e il suo direttore Federico Maria Sardelli conducono il pubblico nel concerto-reading L’affare Vivaldi. Ispirandosi al testo dell’omonimo libro di Sardelli, tra musiche inedite del giovane Vivaldi e la narrazione di Sardelli, si darà allo spettatore l’opportunità di seguire l’affascinante percorso di un enorme patrimonio musicale che ha rischiato di andare perduto.
Il 28 marzo sarà la volta del violino di Sergej Krylov interprete dalla grande musicalità e dall’eccezionale virtuosismo, che insieme al pianista Itaman Golan presenta un programma dedicato alla Sonate per violino e pianoforte di Mozart (K 378), di Beethoven, con la celebre Kreutzer Sonata, e la Fantasia D 934 di Schubert.
Anticipo di stagione sarà il prossimo 20 dicembre con il concerto straordinario fuori abbonamento Napolide protagonista lo scrittore Erri De Luca, in veste di voce narrante, e il quartetto Ánema: un viaggio attraverso le bellezze e le contraddizioni di Napoli, che prende spunto dal libro Napolide dello scrittore napoletano e musiche di tradizione partenopea riconsegnate in una veste inedita.
La stagione della Filarmonica Romana all’Argentina si avvarrà della collaborazione con la rivista Quinte Parallele che realizzerà una serie di interviste agli artisti.
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GLI SPETTACOLI AL TEATRO OLIMPICO
Il Teatro Olimpico ospiterà gli appuntamenti con il teatro musicale e la danza. Dal 9 al 18 novembre la ripresa del Don Giovanni di Mozart secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio, che la Filarmonica ha prodotto insieme a Festival Les Nuits de Fourvière di Lione e Teatro Bellini di Napoli. Da questa orchestra che della multietnicità (umana e artistica) ha fatto il suo punto di forza, nasce l’idea di un Don Giovanni androgino, affidato alla voce di Petra Magoni, “glamour e iconoclasta” come l’ha definito Le Monde: pensato come un redivivo Cab Calloway in un immaginario Cotton Club dall’ambientazione anni ‘20 ma anche fortemente contemporaneo, Don Giovanni dirigerà la sua orchestra e il suo destino in una pulsione di libertà e perdizione, fra lirica e ritmi e melodie pop, reggae, sonorità arabe, africane e samba… Mario Tronco firma la direzione artistica e la regia, quest’ultima insieme ad Andrea Renzi, mentre le elaborazioni musicali sono affidate a Leandro Piccioni, Pino Pecorelli e lo stesso Tronco. Nel cast ritroviamo anche Mama Marjas, Hersi Matmuja, Evandro Dos Reis, Houcine Ataa, Simona Boo e Frances Alina Ascione.
La stagione della Filarmonica al Teatro Olimpico entra nel vivo all’inizio del 2019 con la IX edizione del Festival Internazionale della Danza di Roma, in collaborazione con il Teatro Olimpico, che anche quest’anno non mancherà di novità e sorprese. Inaugurazione di Festival il 7 gennaio (repliche l’8 e il 9) con un classico del balletto qual è Lo schiaccianoci, nella storica coreografia di Petipa e la musica di Čajkovskij affidati all’eccellenza del Classical Russian Ballet di Hassan Usmanov, direttore artistico e principale ballerino della Compagnia, formata da danzatori provenienti dalle maggiori compagnie e scuole di danza russe e riconosciuta in tutto il mondo come una delle compagnie di balletto russo di maggior prestigio.
La prima novità del Festival arriva il 15 gennaio (in scena fino al 20), con You&Me l’ultimo spettacolo dei leggendari Mummenschanz. Artisti che hanno saputo rivoluzionare il teatro visuale, da oltre quarant’anni sui principali palcoscenici di tutto il mondo, diretti dalla sua fondatrice Floriana Frassetto, i Mummenschanz hanno scelto la Filarmonica per presentare per la prima volta a Roma il loro nuovo spettacolo: si racconta una storia seguendo il filo sottile delle immagini, attraverso la potenza creativa del linguaggio non verbale di corpi e forme, con l’utilizzo di materiali poveri e e di scarto che mossi e modellati con la loro straordinaria maestria si trasformano in una fantasmagoria proteiforme centrata sull’umano, la quale ci trascina in un insolito girotondo gioioso sorprendendoci, divertendoci e meravigliandoci.
E non mancherà di stupire anche l’atteso debutto mondiale il 20 febbraio del nuovo spettacolo Alice dei Momix. In scena fino al 3 marzo, nato dalla fantasia di Moses Pendleton creatore e direttore artistico della compagnia di acrobati-ballerini fra le più celebri al mondo, lo spettacolo si ispira alle celebre fiaba di Lewis Carroll Alice nel Paese delle Meraviglie. Il coreografo più immaginativo del mondo della danza ha scelto di infilarsi nella tana del coniglio, in un mondo magico dove il corpo umano si trasforma e niente è ciò che appare, come solo i Momix sanno fare…
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I CONCERTI DELLA SALA CASELLA
Sul percorso tracciato nelle ultime stagioni, la Sala Casella si conferma lo spazio in cui il pubblico potrà entrare in contatto in maniera più diretta con gli esecutori, sempre più aperta ad attività multiformi che abbracciano il teatro, la musica (soprattutto contemporanea) e i concerti di giovani formazioni e solisti.
Si rinnova la collaborazione con l’Associazione Fabrica per gli incontri di Musica e Letteratura. Tre appuntamenti ‒ il primo il 18 gennaio con Ogni uomo è tutti gli uomini ‒ fra letture e musica con la partecipazione di attori, musicisti, cantanti, fra cui Raffaella Misiti e Nando Citarella, per riflettere sull’animo umano, raccontare e cantare storie e viaggi dall’avventura straordinaria.
Proseguendo una collaudata collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, quattro talentuosi pianisti che stanno completando la loro preparazione nel Corso di Alto Perfezionamento tenuto da Benedetto Lupo (Ivan Moshchuk, Alberto Idà, Federico Nicoletta, Francesco Granata) saranno i protagonisti della rassegna Chopin e… A partire dal 20 gennaio quattro concerti accosteranno la musica del compositore e pianista polacco ad altri quattro autori, scelti tra coloro che hanno dedicato al pianoforte una formidabile stagione creativa, come Schumann, Liszt, Rachmaninov e Skrjabin.
Tra le novità della nuova stagione, il ciclo di tre Lezioni di musica dal vivo, in collaborazione con Rai Radio 3, che saranno registrate e mandate in onda. Condotte da Giovanni Bietti, storica voce della fortunata trasmissione radiofonica, insieme ad alcuni ben noti musicisti italiani (Gemma Bertagnolli, Pietro De Maria, Alessandro Gwis), le lezioni dal titolo La libertà rigorosa. Tre secoli fra scrittura e improvvisazione (la prima il 10 febbraio) seguono un percorso cronologico grazie al quale l’ascoltatore sarà condotto passo dopo passo alla scoperta dei molteplici intrecci tra scrittura e improvvisazione.
Si rinnova la collaborazione con la Società Umanitaria di Milano per la promozione di giovanissimi talenti italiani vincitori del Concorso di esecuzione musicale che la storica istituzione milanese destina con una borsa di studio ai migliori studenti di conservatori e istituti musicali internazionali. La Filarmonica Romana dà con piacere a loro la possibilità di esibirsi in concerto, in tre appuntamenti, il primo dei quali il 9 febbraio ospiterà il Quartetto Werther. A seguire il 2 marzo il duo Giulia Scilla (violino) e Roberta Sala (pianoforte), e il 6 aprile il pianista Federico Gad Crema.
Sono sette gli appuntamenti dedicati alla nuova musica, dal 22 febbraio al 12 aprile, per la quarta edizione di ASSOLI, che nelle passate stagioni ha raccolto un pubblico sempre più numeroso e interessato. Affidate alle cure di giovani solisti, ascolteremo prime esecuzioni di lavori provenienti da ambiti culturali differenti, in un inedito dialogo di respiro internazionale. Ad aprire la rassegna un omaggio ad Ivan Fedele, compositore italiano fra i più celebrati a livello internazionale con l’esecuzione di alcuni suoi lavori e in prima assoluta la Suite Francese VI per violoncello solo.
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QUARTETTO LYSKAMM IN RESIDENZA
Da sempre attenta ai nuovi talenti e alle giovani formazioni cameristiche, l’Accademia Filarmonica Romana ospita in residenza, per i prossimi tre anni, il Quartetto Lyskamm, formazione nata nel 2008 e che nel 2016 ha vinto il premio speciale per la musica da camera intitolato alla memoria di Claudio Abbado assegnato dal Borletti Buitoni Trust. Ospite di numerose società concertistiche in Italia e in Europa, il Lyskmann sarà impegnato alla Filarmonica nell’esecuzione integrale dei sei Quartetti per archi op. 18 di Beethoven e dei sei Quartetti per archi di Bartók cui sarà affiancato per ogni concerto un brano di musica contemporanea. Terranno concerti in Sala Casella e porteranno la musica nelle scuole, in collaborazione con alcuni Istituti della provincia di Roma. Il loro debutto per l’Istituzione romana sarà con il concerto del 27 gennaio.
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L’ATTIVITA’ FORMATIVA
Due sono le novità nei progetti formativi che la Filarmonica mette in stagione. Il primo è RossiniLab, progetto quinquennale ‒ condotto da Cesare Scarton e Giovanni Battista Rigon ‒ destinato a giovani cantanti, strumentisti e maestri collaboratori, finalizzato alla realizzazione delle cinque farse veneziane di Gioachino Rossini che saranno messe in scena al Teatro di Villa Torlonia. La prima ad andare in scena nel 2019 sarà La cambiale di matrimonio. Mentre dal 20 al 25 maggio prenderà il via Newmusic Week un workshop sulla musica d’oggi rivolto a compositori e strumentisti che prevede un corso di composizione e analisi e una masterclass sulla prassi esecutiva strumentale contemporanea nel repertorio solistico e da camera. A tenere i corsi per questa stagione, saranno il compositore austriaco di origine svizzera Beat Furrer e l’mdi ensemble di Milano una delle realtà più accreditate nel panorama della nuova musica.
Sempre vigile sulla formazione anche dei giovanissimi, con Allegro Capriccioso la Filarmonica organizza anche per il 2018-19 una serie di incontri alla Sala Casella rivolti a bambini dai 0 ai 3 e dai 3 ai 5 anni per l’apprendimento musicale secondo il metodo ideato dallo statunitense Edwin E. Gordon: la Music Learning Theory che verrà impartito dai docenti dell’Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento Musicale.
Per il terzo anno si conferma la collaborazione con la Fondazione Valentino Bucchi che vedrà svolgersi in Sala Casella le varie fasi dei due principali Concorsi indetti dalla Fondazione. In particolare il 15 novembre il Quartetto Noûs, una delle realtà musicali più interessanti della nuova generazione, nato nel 2011 e già nel 2015 insignito del prestigioso Premio Abbiati, esegue i pezzi dei tre finalisti del 39° Concorso di Composizione, insieme al Quartetto n. 9 op. 117 di Šostakovi
. Il 17 maggio si terrà invece il concerto dei finalisti del 39° Concorso d’interpretazione rivolto esclusivamente al repertorio del Novecento storico e del periodo contemporaneo.
Il 27 novembre sempre in Sala Casella la terza edizione di Paesaggio Sonoro percorso formativo che vede dialogare studenti di diverse generazioni, coinvolte nella musica in misura diversa, provenendo alcuni da istituti musicali e conservatori, e altri da licei e scuole medie inferiori.
Preziosa come ormai ogni anno, è la collaborazione con AsLiCo per il progetto OperaEducation dedicato ai ragazzi dai 3 ai 18 anni. L’edizione 2019 si concentrerà sull’Elisir d’amore di Donizetti, con due diversi spettacoli collegati a progetti didattici specifici per le fasce di età dai 3 ai 15 anni, che verranno delineati durante l’arco dell’anno, in collaborazione con le scuole di Roma e provincia: si tratta di Opera Kids (3-6 anni) e Opera Domani (6-15 anni), volti a elaborare strategie didattiche e teatrali coinvolgenti, divertenti, ma soprattutto adatte ognuna al proprio pubblico di riferimento. Il 2 maggio al Teatro Olimpico andrà in scena la versione da opera family della celebre partitura di Donizetti, a portata di mano dei più piccoli e dei più grandi.
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IL FINALE DI STAGIONE
Una domenica con Bach… ma un Bach che non conoscete
Si aprirà con L’arte della fuga di Bach la stagione della Filarmonica e sempre nel nome del Cantor di Lipsia se ne suggella il finale. Al termine di un ricco e diversificato calendario dove il pubblico avrà potuto scegliere il proprio percorso preferito ‒ ci auguriamo anche aprendosi verso nuovi orizzonti musicali ‒ , la Filarmonica dà appuntamento nei suoi Giardini in una domenica di primavera, il 19 maggio, dalle ore 11 per una piccola maratona musicale, fatti di concerti itineranti nel verde dei suoi Giardini. Protagonisti giovani musicisti, coordinati da Giovanni Bietti che di questa giornata tesserà le fila di un racconto che condurrà gli ascoltatori alla scoperta di un Bach inesplorato e poco conosciuto. Si chiuderà così la stagione 2018-19 e si schiuderà la porta dell’effervescente programmazione estiva, aperta a suoni e tradizioni da ogni parte del mondo, che animano ormai da diversi anni a inizio estate i Giardini dell’istituzione romana.
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Abbonamenti: Diversi tipi di abbonamento a partire da 60 euro, dalle formule più varie fino all’intera stagione. I biglietti variano a seconda dei concerti e spettacoli da 10 a 40 euro.
Info: tel. 06-3201752, email promozione@filarmonicaromana.org
Programma sul sito www.filarmonicaromana.org