È l’appuntamento più atteso del XVII Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra quello con i Wiener Philharmoniker, orchestra in residence della manifestazione fin dal suo nascere, fra le più celebri al mondo, che dal 2002 ogni anno tornano a Roma in occasione del Festival in un concerto sempre di grande suggestione. Nella Basilica di San Paolo fuori le Mura martedì 13 novembre (ore 21 ingresso libero con prenotazione su http://promusicaeartesacra.identitavisiva.com) quest’anno si presentano in formazione da camera impegnati nell’esecuzione della Sinfonia n. 4 in sol maggiore per orchestra e soprano solo di Gustav Mahler, composta nel 1900 quando il musicista era alla direzione della celebre compagine viennese.
Fu Bruno Walter, primo grande interprete mahleriano, a cogliere in essa quell’“anelito struggente di superare l’esistenza umana”, e il “tono raro e commovente” che si alterna, com’è tipico di Mahler, alla musica popolare, all’ironia e alla mescolanza di stili che caratterizza tutta la sua musica.
A raccontare il legame dei Wiener con il grande compositore e direttore d’orchestra austriaco, è Daniel Froschauer, presidente dei Wiener Philharmoniker: “Mahler ha avuto un rapporto molto speciale con la nostra orchestra. Fu proprio lui nel 1902 a condurre i Wiener Philharmoniker nella sua Quarta Sinfonia, in un concerto al Musikverein di Vienna. Già questo per noi è un aspetto molto particolare; in più si deve aggiungere che in quegli anni Mahler era il direttore musicale dei Wiener e quindi viveva con la nostra Orchestra un rapporto molto stretto e intenso. Dirigeva quasi ogni giorno, aveva nelle orecchie il suono dell’Orchestra e sono sicuro che questo si rispecchi nelle sue composizioni. Lo si nota nei dettagli della strumentazione degli archi, nell’impiego della tromba, nelle eccezionali melodie affidate all’oboe. Altro aspetto molto particolare, è che la Quarta Sinfonia è una delle opere più eseguite e interpretate dalla nostra Orchestra: Richard Strauß l’ha diretta nel 1920, cui sono seguite registrazioni famose come quella di Leonard Bernstein”.
Particolarità di questa esecuzione romana, sarà l’assenza del direttore, nonostante le difficoltà della scrittura mahleriana. Così infatti prosegue Froschauer: “In questo concerto non ci sarà nessun direttore d’orchestra, questo farà sì che sarà una esecuzione ancora più speciale, perché ai musicisti sarà richiesto di suonare in maniera molto più ‘consapevole’”.
Ad impreziosire la serata, la presenza del soprano Mojca Erdmann, fra i più celebri dei nostri giorni, premiata dalla critica e amata dal pubblico dell’opera e della liederistica, “voce dolce e ammaliante” secondo il New York Times capace di spaziare dal barocco al contemporaneo.
Nessun altro complesso musicale può vantare legami così intimi e duraturi con la storia e la tradizione della musica europea quanto i Wiener Philharmoniker. Collaborando con i più grandi musicisti, l’orchestra è diventata, nella seconda metà del Novecento, una delle più importanti orchestre al mondo. La sua nascita risale al 20 marzo 1842, quando Otto Nicolai e i musicisti dell’Orchestra dell’Opera di Corte organizzarono un concerto; sin da allora i Wiener seguono gli stessi principi: soltanto i membri dell’Orchestra della Wiener Staatsoper possono diventare membri dei Wiener Philharmoniker; tutte le decisioni vengono prese democraticamente dall’assemblea generale, nella più assoluta indipendenza e autonomia; e il lavoro di gestione viene svolto da un comitato democraticamente eletto. Dal 1933 vige il sistema dei direttori ospiti nell’ambito del quale i Wiener Philharmoniker collaborano con i più illustri artisti.
Richard Wagner descrisse l’orchestra come una delle più eccellenti in assoluto nel mondo, Anton Bruckner la chiamò “la più alta associazione artistica nella musica”, Johannes Brahms si vantò di essere “amico ed estimatore” dell’orchestra, Gustav Mahler espresse la sensazione di “un legame attraverso l’arte”, e Richard Strauss riassunse tutti i commenti dicendo: “Elogiare i Filarmonici è come portare violini a Vienna”.
L’unicità di quest’ensemble, che dalla sua fondazione si è esibito in quasi 7.000 concerti, è basata sulla sua singolare struttura e storia, sulla simbiosi tra Opera e Sala da concerto e su un’omogeneità nel fare musica che è accuratamente curata e trasmessa da una generazione all’altra.
L’impegno dei Wiener Philharmoniker promuove il messaggio umanitario della musica nella vita quotidiana e nella coscienza delle persone. Nei concerti a Vienna e in tutto il mondo l’orchestra non rappresenta soltanto l’eccellenza musicale austriaca, i professori d’orchestra sono come ‘ambasciatori’, che attraverso i loro concerti trasmettono gli ideali di pace, umanità e conciliazione così indissolubilmente legati alla musica. Innumerevoli sono le occasioni nelle quali si sono messi a servizio di manifestazioni per la promozione della pace. Nel 2005 sono stati nominati Goodwill Ambassadors dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, e dal 2012 sono Goodwill Ambassadors dell’International Institute for Applied Systems Analysis.
Il 28 giugno 2014 i Wiener Philharmoniker, diretti da Franz Welser-Möst e insieme al Coro del Teatro Nazionale di Sarajevo, hanno eseguito a Sarajevo un concerto straordinario per ricordare l’inizio della Prima Guerra Mondiale. L’evento è stato trasmesso in TV in tutta Europa.
Nell’ottobre 2014 i Wiener Philharmoniker, sostenuti dal 2008 da ROLEX come sponsor esclusivo, hanno ricevuto l’ambito Premio Birgit Nilsson per meriti straordinari ed eccellenti contributi nell’opera e nell’attività concertistica.
Dal 2018 l’Orchestra darà il via al grande progetto dedicato ad Anton Bruckner, ricorrendo nel 2024 l’anniversario dei duecento anni della sua nascita: diretti da Christian Thielemann eseguiranno, dal 2018 e fino al 2024, l’intero ciclo delle Sinfonie di Bruckner, scegliendo una volta all’anno una delle più importanti cattedrali europee. Fra le città scelte St. Florian in Austria, Londra, Barcellona, Praga, Stoccolma, Pisa e Milano.
Fin dalla prima edizione del 2002, i Wiener Philharmoniker sono orchestra in residence del Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra promosso dalla Fondazione Pro Musica e Arte Sacra.
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Info 06 6869187
Tutti i concerti e la Santa Messa sono a ingresso libero e gratuito, fino a esaurimento dei posti disponibili. Saranno riservati alcuni settori per i sostenitori e gli ospiti della Fondazione Pro Musica e Arte Sacra e per le autorità ecclesiastiche e civili.
Il pubblico potrà accedere ai concerti fino ad esaurimento dei posti disponibili previa prenotazione online. Basta compilare il modulo online scegliendo il concerto al quale si intende partecipare dal sito http://promusicaeartesacra.identitavisiva.com
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