L’apertura della Stagione di Danza, organizzata in collaborazione con FTS onlus, si caratterizza, come è ormai tradizione, con un grande classico reinterpretato da un’altrettanto famosa compagnia internazionale: arriva infatti a Pisa, con la tournèe organizzata da Globalthema per la Russian Seasons 2018 anno della Cultura Russa in Italia, il Teatro Accademica Statale dell’Opera e del balletto “Mikhail Glika” di Chelyabinsk, uno dei più celebri e prestigiosi corpi di ballo stranieri per la prima volta ospite nel nostro teatro.
Giovedì 15 novembre alle ore 21, presenterà al Verdi uno degli spettacoli cult del suo repertorio, PAQUITA, su musiche di Edouard Marie Ernest Deldevez, Ludwig Minkus, Cesare Pugni, Riccardo Drigo, libretto di Paul Foucher e Josef Mazillier dalla novella di Miguel Cervantes La Piccola Gitana. La straordinaria coreografia firmata da Marius Petipa, genio assoluto e padre del balletto classico, è proposta con la redazione coreografica di Yuri Klevtsov, direttore artistico della compagnia e primo ballerino del Teatro Bolshoi di Mosca dal 1988 al 2009; scene ed i costumi disegnati da Dmitri Cherbadzhi.
Paquita fu rappresentato per la prima volta a Parigi nel 1846 nella coreografia di Joseph Mazilier (pseudonimo dell’italiano Giulio Mazzarini), con la famosissima Carlotta Grisi e Lucien Petipa come interpreti principali. Petipa decise di riallestirlo completamente al Teatro di San Pietroburgo, aggiungendo nuove partiture musicali composte da Ludwig Minkus insieme a nuove coreografie come Il Grand Pas e il Pas de Trois nel primo atto – oggi considerati nell’aspetto virtuosistico dei balletti come i più importanti tra quelli danzati nelle maggiori compagnie internazionali-, e La Mazurka dei Bambini.Il Grand Pas, fin dai tempi di Petipa, vivrà di una propria vita scenica, indipendente dal balletto di cui era parte, venendo eseguito separatamente in forma di divertissement. Il balletto, ricco di danze d’insieme gitane e spagnole, richiede un altissimo livello esecutivo di tutto il corpo di ballo, soprattutto da parte delle soliste, per ciascuna delle quali Petipa creò una piccola meraviglia, dando l’opportunità di mostrare appieno il proprio talento.
E’, tuttavia, il ruolo di Paquita che rappresenta il culmine di questo sfoggio di bravura; Paquita è la “Ballerina Assoluta”, nella quale lirismo e temperamento devono andare di pari passo con un impeccabile virtuosismo tecnico, nella ricerca di quella perfezione scenica che Petipa perseguiva.
Di ambientazione spagnola, durante l’occupazione napoleonica, il balletto narra l’amore contrastato di un soldato francese, Luciano, per la giovane zingara Paquita. La differenza di rango sembrerebbe dividere i due innamorati, ma alla fine risulterà che la fanciulla è di nobili origini e, dopo diverse peripezie, i due potranno convolare a giuste nozze.
Paquita, considerato uno dei balletti di repertorio romantico più significativi, si distingue per l’ambientazione realistica, ben diversa dall’iconografia tradizionale che vuole luoghi esotici e incantati, popolati da silfidi e spiriti danzanti immersi in paesaggi irreali, delineando invece una protagonista in carne ed ossa, che trionfa su tutto e tutti.
I prezzi dei biglietti, posto unico numerato, variano da 20,00 a 5,00 Euro, con le consuete promozione, e la riduzione del 50% per giovani, studenti e scuole di danza, in vendita anche nel circuito Vivaticket e nei punti vendita del Porto di Marina di Pisa e del Palazzo dei Congressi di Pisa.
Per ulteriori informazioni: Fondazione Teatro di Pisa, tel 050 941111, www.teatrodipisa.pi.it