Domenica 18 novembre alle ore 20.30 Robin Ticciati dirige la Deutches Symphonie-Orchester di Berlino, con Vilde Frang al violino nel concerto in re magg. di Beethoven e la Seconda Sinfonia di Rachmaninov.
Robin Ticciati, direttore inglese di origini italiane, 35 anni, ha saputo catturare l’attenzione internazionale sin dagli inizi della sua carriera, segnata da mentori quali Sir Simon Rattle and Sir Colin Davis, distinguendosi nel giugno del 2005 come il direttore più giovane (22 anni) mai salito sul podio della Filarmonica della Scala (in quell’occasione sostituiva Riccardo Muti).
Da allora ha guidato per dieci anni la Scottish Chamber Orchestra (2009–2018), è diventato direttore musicale del Glyndebourne Festival Opera (dal 2014), è stato scelto per produzioni internazionali (nel 2017, Eugene Onegin al Metropolitan Opera con Anna Netrebko e Alexey Dolgov) e, nel 2014, è stato nominato direttore musicale della Deutches Symphonie-Orchester, con tre anni di anticipo dal termine del suo incarico con la BCO.
Ticciati arriva al LAC nella prima stagione con la sua nuova orchestra, «dalla prima volta mi hanno affascinato con la versatilità del loro modo di suonare, la ricchezza del loro timbro e la grande dedizione di ciascuno» ha detto in una intervista.
Altrettanto giovane e acclamata è la violinista norvegese Vilde Frang, protagonista al LAC con il concerto in Re maggiore di Beethoven. Allieva di Anne-Sophie Mutter, Vilde Frang ha vinto all’unanimità nel 2012 il Credit Suisse Young Artist Award, debuttando nello stesso anno con i Wiener Philharmoniker diretti da Bernard Haitink e nel 2016 con i Berliner e Sir Simon Rattle. Nel concerto per violino di Beethoven è già apparsa una «sinuosa beethoveniana. C’è qualcosa di etereo nel suo aspetto che si ritrova anche nel modo in cui tiene lo strumento. Ha ondeggiato attraverso il concerto rifuggendo dramma ed eroismo». (LA Times, Febbraio 2018).