Prima esecuzione assoluta della versione italiana de Le Avventure di Pinocchio, il progetto di teatro musicale da camera per grandi e bambini di Lucia Ronchetti ed Ensemble Intercontemporain diretto da Matthieu Roy che va in scena dal 22 al 25 novembre (sei recite in tutto) nell’Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano (ex Planetario) a Roma nell’ambito della 33esima edizione del Romaeuropa Festival.
“Lucia Ronchetti ha la capacità di rendere comunicativo il teatro musicale contemporaneo per i ragazzi – commenta Carlo Fuortes, Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma – non è facile catturare l’attenzione del pubblico e dei bambini in una commedia strumentale dove sono gli strumenti stessi che fanno i personaggi e dove l’unica voce è quella del soprano”.
Le Avventure di Pinocchio è una commedia strumentale, una pièce di teatro musicale per grandi e bambini e di musica contemporanea frutto della coproduzione di tre importanti istituzioni romane, Romaeuropa Festival, il Teatro dell’Opera di Roma, il Museo Nazionale Romano, che rilegge il celebre romanzo di Carlo Collodi e racconta il percorso di trasformazione del burattino Pinocchio in un bambino vero lasciando interagire la voce del soprano Juliette Allen, en travesti, che rappresenta Pinocchio con i cinque musicisti dell’ensemble, ciascuna una diversa personificazione dei personaggi del romanzo.
“Sono onorata di essere valorizzata da tre istituzione romane che rappresenta un punto di arrivo anche come compositrice romana – esordisce con voce rassicurante Lucia Ronchetti, fra le più importanti compositrici italiane a livello internazionale, qui anche impegnata nelle vesti di regista – Le Avventure di Pinocchio è intenzionalmente un’opera di teatro musicale povero, teatro di strada, dove idealmente non c’è confine tra gli interpreti e il pubblico dei bambini e che può essere rappresento ovunque essendo una forma di teatro acustico senza scene e costumi”. I musicisti, gli strumenti e il set percussivo, rappresentano l’unico materiale scenico e visivo a disposizione per evocare la ricchezza del testo di Collodi, fra spostamenti, corse, voli e nuotate di Pinocchio dove tutto viene evocato dall’acustica e dove il luogo deputato della performance è quello della cantante.
“Le avventure di Pinocchio consentono di vivere uno spazio straordinario attraverso un’esperienza diversa – spiega Fabrizio Grifasi, Direttore Generale e Artistico della Fondazione Romaeuropa – frutto di creazione contemporanea che consentono un’esperienza diversa di questi spazi facendo anche incontrare pubblici diversi e creando un importante dialogo intergenerazionale di adulti e bambini”.
La versione italiana, coprodotta dalle tre istituzioni romane, arriva nella Capitale sulla scia del successo dell’originale francese. “Il lavoro Pinocchio mi è stato commissionato dall’Ensemble Intercontemporain, storica orchestra permanente da camera, fondata da Pierre Boulez nel 1976, che fino a questo momento si era sempre dedicata alla creazione di musica pure – spiega la compositrice – Per la prima volta hanno deciso di rivolgersi a un pubblico diverso mettendo in evidenza il carisma e lo stile diversi di ciascuno dei loro strumentisti”.
La Ronchetti torna sul testo di Pinocchio dopo averlo utilizzato come materiale per un madrigale a 4 voci, ma riscoprendo ulteriormente tutta la novità e la contaminazione vivissima della scrittura di Collodi che unisce al fiorentino, l’evoluzione della lingua e un linguaggio giornalistico.
“Il testo di Collodi è già autonomamente melodico e ritmato e ho dovuto solo inserire la musica associandone ciascuno a uno strumento e in modo tale che sia impossibile confondere l’uno con l’altro – spiega la compositrice – Non ho mai voluto ricorrere all’imitazione della voce partendo partendo invece dalla ricerca di un linguaggio musicale calzante ad ogni personaggio e creando delle scene molto chiare anche per i bambini attingendo dalla storia musicale di ogni genere. Ad esempio il Grillo parlante deriva dallo stile di Salvatore Sciarrino”.
La compositrice ha realizzato un lavoro raffinato che offre una totale leggibilità anche ai bambini (lo spettacolo si inserisce nella anche programmazione del Ref Kids). “Mi sono lasciata andare a un mondo citazioni post moderno perché con la mia musica non potevo riuscire a riproporre la lingua di Collodi – ricorda la compositrice – le citazioni sono velocissime e si inseriscono nella musica associandosi ai riassunti fatti da Pinocchio anche di quello che succede”.
Si passa delle citazioni di “Nino Rota e Julius Fucík”, da Stravinskij ai Pink Floyd e mentre il “percussionista Gilles Durot ha un ruolo speciale, di collegamento tra Pinocchio i musicisti e i bambini del pubblico” ogni personaggio – musicista interagisce singolarmente con il soprano, assumendo entità informi e ambigue che continuano a disturbare, mettere alla prova e deridere il burattino e la sua aspirazione a diventare un essere umano e si sovrappongono insieme solo nel teatro delle marionette e quando i bambini vengono condotti nel paese dei balocchi.
“Quando un anno fa mi hanno proposto di ospitare Le avventure di Pinocchio in prima italiana ho subito accettato – conferma Daniela Porro Direttore del Museo Nazionale Romano – il nostro Museo è autonomo, è un luogo di ricerca e di conservazione, ma anche un servizio essenziale per il pubblico”. Dal 22 al 25 novembre, Aula Ottagona, Terme di Diocleziano (ex Planetario), giovedì 22 e venerdì 23 h 19, sabato 24 h 15 + 18, domenica 25 h 12 + 16. Biglietti da 19 a 25 euro. www.romaeuropa.net