Il prossimo mercoledì 5 dicembre, ore 21 la prima parte di un progetto dedicato a giovani autori della danza contemporanea italiana. Tommaso Serratore e Dehors/ Audela di Salvatore Insana ed Elisa Turco Liveri hanno attraversato i luoghi del Teatro Cantiere Florida con due residenze artistiche sostenute da Versiliadanza negli ultimi due anni. Lo hanno fatto con percorsi di ricerca diversi, ma con una visione comune che principalmente abbraccia il concetto di tempo e luogo. La fatica, la sospensione, “il coraggio di stare”, uniscono senza alcun dubbio i tre autori che trovano un ulteriore punto di congiunzione nell’affidare la drammaturgia visiva e quindi il metaforico campo di battaglia dell’accadimento teatrale, allo stesso artista. Nella stessa serata un segno coreografico completamente diverso come quello di Erika Silgoner e Bob Bobsil di Esklan, artisti associati di DanceHaus e del nuovo Centro di Produzione della Danza Contart di Milano.
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Passenger_Il coraggio di stare di Tommaso Serratore è un percorso creativo frutto di diverse esperienze in contesti extraurbani arrivando a un risultato carico di immagini, suoni, luci e corpi in movimento. La scena diventa terreno di una battaglia interiore, nella quale la scoperta e la consapevolezza del proprio sé maturano la possibilità di fare una scelta e infine decidere di cambiare la propria vita. Tommaso Serratore con questa performance indaga gli impulsi umani che precedono la decisione messa in atto. Salvatore Insana ed Elisa Turco Liveri con Endless Ending Process riflettono invece sulla fatica, indagata come condizione che coinvolge tanto il corpo quanto la mente. Un corpo o un materiale sottoposto a carichi variabili nel tempo, in maniera regolare o casuale, si danneggia inesorabilmente, in un “processo infinito della fine”. In questo lavoro il corpo, inserito in un habitat visivo complesso, ripete sempre lo stesso percorso fino a esaurirne le possibilità, sviluppando gradualmente un proprio lessico di movimenti nell’ambito di un vocabolario specifico: sospensione/caduta, gravità/appoggio.? I mA è un’affermazione che diventa domanda, una convinzione insinuata da dubbi. La pièce ha inizio con una solida e radicale affermazione di sé stessi… L’artista in scena sfida il pubblico, lo provoca, ne cerca le reazioni, e ne indaga le fragilità, ma nella provocazione la protagonista trova le proprie incertezze, e la sostanzialità palesata inizialmente diventa dubbio. Il dubbio porta con sé una dimensione emotiva di fragilità insospettata ed insospettabile, e in questa nuova condizione la protagonista si perde… Perde la sua forma iniziale per lentamente ritrovarsi in una più umana mobilità, che ne rinvigorisce i sensi, donandole un nuovo compassionevole legame con lo spettatore. ? I mA è un’indagine che appartiene a tutti, è la distruzione della formale sicurezza e l’accettazione di una mobilità che rende incerti, mutati, ma abili alla metamorfosi, all’elevazione di se stessi. ? I mA è riconoscersi, nudi, impreparati, vivi.
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Tommaso Serratore, nato a Udine, si forma all’Opus Ballet di Firenze frequentando il LOFT, percorso di formazione specialistica di danza contemporanea ed entra a far parte di Officina Pontormo, progetto a cura di Virgilio Sieni dedicato alla danza e alla sperimentazione dei linguaggi contemporanei dell’arte. Approfondisce lo studio della danza contemporanea con Samuele Cardini, Loris Petrillo, German Jauregui, Stefano Mazzotta, Emanuele Sciannamea, Francesca Cola, David Zambrano, Roberto Castello, Carolyn Carlson, Laura Aris, Francesca Pennini, Edivaldo Ernesto. Collabora in qualità di danzatore con i coreografi Daniela Paci, Virgilio Sieni, Francesca Cola, Antonello Tudisco, Roberto Castello, Stefano Mazzotta ed Emanuele Sciannamea. Attualmente danza per Francesca Cola e C.ie Zerogrammi. Segue come assistente il coreografo Virgilio Sieni, nella produzione De Anima, nella I edizione del Festival Stanze Segrete e per il progetto Altissima Povertà. Insegnante e coreografo, da qualche anno diffonde il suo progetto Physical Notes, nato a Torino come ciclo di incontri dedicato ai linguaggi del corpo, attraverso una ricerca volta a de-costruire ciò che l’individuo conosce in favore di una nuova scoperta di sé. Dal 2012 porta avanti il proprio percorso d’autore, orientato verso una ricerca artistica che porti alla coesistenza tra le diverse pratiche e tecniche performative, sperimentando l’approccio coreografico con danzatori e non professionisti, tra cui musicisti, attori, bambini, anziani e detenuti. Con il progetto videocoreografico Eye Research – Discovery space through the eyes ottiene la menzione speciale Best Editing all’interno del concorso La danza in 1 minuto, indetto da COORPI (IT) in collaborazione con Cinedans (NL). Rinnova la presenza al concorso con Corpometria Descrittiva, aggiudicandosi il premio Piemonte Movie. Il corto è finalista al K3 Film Festival e al CinedansOne Minute Contest (NL) e viene selezionato al FMK Film Festival.
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DEHORS/AUDELA (Deor/Odelà-Fuori/Aldilà) è un duo artistico formato da Elisa Turco Liveri (performer, coreografa) e Salvatore Insana (videomaker, fotografo, regista).
D/A è un collettivo in cui confluiscono arti visive e arti performative nel segno di una ricerca continua, in cui i diversi codici artistici, pur mantenendo una loro specificità, diventano al contempo capaci di generare nuove forme espressive. All’insegna dell’interferenza reciproca, si parte da una pratica in cui, se il corpo e l’azione costituiscono il centro della tessitura drammaturgica, anche il video e il suono tendono verso una consistenza fisica ed organica. Il collettivo Dehors/Audela lavora da sempre sull’indagine dei luoghi di confine. Interstizi del presente, non solo concepiti come luoghi fisici, ma anche come aspetti sociali e antropologici. L’indefinito e l’ibrido sono da sempre gli ambiti prediletti di ricerca del collettivo artistico.
Negli ultimi anni hanno dato vita, in collaborazione con la light designer Giovanna Bellini e con la musicista e sound artist Giulia Vismara a opere video-teatrali, performance di danza, progetti di ricerca audiovisiva, installazioni urbane e percorsi d’indagine fotografica e workshop sperimentali.
Dal 2016 al 2017 la loro ricerca è sostenuta da Anghiari Dance Hub, grazie a cui realizzano Planimetrie, presentato all’interno di FabbricaEuropaFestival, di FuoriFormatoFestival, (Genova), e di ElectroCampV (Forte Marghera), e il primo studio di Endless ending process.
Perfetto Indefinito, creato grazie al supporto di Stalker Teatro, L’Estruch (Barcelona) e ACS Abruzzo Spettacolo, ha vinto il bando “L’Italia dei Visionari” di Kilowatt Festival 2016 è stato finalista al CrashTestFestival2017 (Valdagno, VI). Nel 2014 con Strategia K hanno vinto il premio “014 Video in Cantiere”, presso Electa Creative Arts di Teramo e sono stati selezionati per il festival Verdecoprente. Plica Ex Plica è stato uno dei tre progetti finalisti di CrossAward (Verbania); Dove era che non ero vince Activa 2015 (Aviles, Spagna) ed entra a far parte del catalogo di artE Alter collection. Il progetto CC – Claude Cahun Contre Culture viene prodotto nel 2016 dall’Associazione Culturale Dello Scompiglio e presentato all’interno della rassegna “Assemblaggi Provvisori”. Tra le più recenti opere di cinema e video, Dove era che non era, ha partecipato nel 2015 a Traverse Video, Toulouse, Activa (Aviles, Spain), Les Irrecuperables (Paris), Avvistamenti (Bisceglie) ; Lunaris ha fatto parte delle stagioni 2016 di Time Is Love Screening – international videoart program e di Delete Tv, (Londra), Clinamen di IVAHM Madrid, Danza & Foco Festival Rio de Janeiro; Crocevia di Over the real (Viareggio), Videodance Studies (Valencia), Seeing Sound (Bath, Uk), Municca di Image Contre Nature (Marsiglia), Time Is Love 2018, SofiaUndegroundPerformanceArtFestival2018, e di Festival de la Imagen (Colombia).
Dal 2015 collaborano con la Fondazione Mondo Digitale, proponendo laboratori interdisciplinari legati alle arti digitali e alla performance nelle scuole superiori di Roma.
Gloria Ferrari si forma nella scuola US Acli di Crema e nella scuola “Il Mosaico Dance&Art school” diretta da Silvia Illari con cui collabora ancora ora come insegnante e ballerina.
Entra nell’accademia M.A.S. Music, Art&Show di Milano sotto la direzione artistica del maestro Ludmill Cakalli diplomandosi nel 2014. Contemporaneamente agli studi lavora nel progetto SCDP di Massimo Perugini ad Alessandria debuttando con lo spettacolo “Drop”. Lavora in ambito televisivo partecipando al video musicale di Lodovica Comello, balla nel corpo di ballo su RAI 1 diretto da Daniel Ezralow per l’inaugurazione della nuvola di Fuksas a Roma e balla durante la serata della Moda a Roma diretta da Rino Tranchini. Continua a studiare a fare stage con nomi importanti come Bruce Michealson (Repertorio Kylian), Jeremy Miller, Brigel Gjoka (Forsythe company), Adi Salant (co-direttrice artistica Bathsheva Dance Company), Medhi Walersky (NDT dance company), Tilmann O’Donner e M&N dance company (Slovenia). Vince la Borsa di studio nella compagnia Evolution Dance Theater di Roma diretta da Anthony Heinl e Nadessja Casavecchia. Nel settembre 2014 si trasferisce a Roma ed entra nella compagnia Botega Dance Company diretta da Enzo Celli con cui debutterà all’Auditorium della Conciliazione con lo spettacolo “Giselle”. Successivamente nel dicembre 2014 entra a far parte della compagnia Esklan Art’s Factory di Erika Silgoner. Compagnia per cui lavora ancora oggi.Oltre alla carriera di ballerina ama insegnare, tiene stage in tutta Italia e sviluppa una passione anche per il mondo del fitness. Nel novembre 2016 diventa istruttrice di primo livello di Hatha Yoga per il fitness. Nel marzo 2017 viene scelta come unica partecipante italiana all’International Solo-Tanz theater di Stoccarda, in cui vince il primo premio come migliore performance con l’assolo coreografa da Erika Silgoner. Grazie a questa vincita balla nel tour dei vincitori in Germania e in Brasile nel 2018.
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Erika Silgoner Prosegue i suoi studi a Londra, New York e Los Angeles, dove, parallelamente all’esperienza come danzatrice classica e contemporanea, unisce una personale ricerca nello stile hip hop, studiando con i maestri più in auge del momento. Prima ballerina ed assistente alle coreografie nella Spellbound Contemporary Ballet diretta da Mauro Astolfi, danzatrice eclettica e dalle forti doti interpretative, Erika ha continuato ad arricchire il suo linguaggio e la sua personalità artistica interpretando ruoli sempre diversi e complessi. Negli anni Erika collabora con Fortebraccio Teatro diretta da Roberto Latini, curando le coreografie per “Metamorfosi”, e nel mondo della moda danza e cura le coreografie per molti stilisti. Nel 2015, nasce la sua compagnia Esklan Art’s Factory, con cui ha attualmente diverse produzioni attive. Nel marzo 2017 vince l’ Internationales Solo Tanz Theater Festival di Stoccarda come miglior coreografa con il solo ? I mA.
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La biglietteria del Teatro Cantiere Florida è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00; nei giorni di spettacolo serale è aperta dalle ore 20.00 alle ore 21.00
055 71 35 357 – 055 71 30 664
http://www.teatroflorida.it
Biglietto intero 15 euro, ridotto 12 e 9 euro