Nasce la rassegna in lingua originale OnStage!festival con l’intento di tessere un dialogo permanente con la cultura statunitense attraverso il teatro, coinvolgendo un pubblico multigenerazionale e puntando su un network professionale dedicato, grazie all’esperienza maturata nei cinque anni del Festival di teatro italiano a New York “In Scena!”.
Nella settimana di programmazione, dal 21 al 27 gennaio, si alternano 6 performance della scena newyorkese di linguaggi teatrali differenti: un artista affermato, quattro compagnie offoff selezionate mediante bando negli Stati Uniti e una danza sintesi di tre lavori di una compagnia emergente e già premiata.
Le tematiche, di attualità non solo in Usa ma in tutto l’Occidente, vengono proposte in lingua originale, con sopratitoli tradotti in italiano in collaborazione con il Dipartimento di lingue e letterature straniere dell’Università Roma Tre, preceduti da incontri di approfondimento e seguiti dal dibattito con le compagnie sugli argomenti rappresentati quali la discriminazione di genere, la diffusione delle armi, il bullismo, la guerra.
Integra gli spettacoli un ciclo di letture che intendono far conoscere due progetti di sviluppo della drammaturgia. Uno è Cherry Lane Mentor Project, che da oltre 20 anni sostiene la nuova drammaturgia statunitense, l’altro è American Playwrights Project che punta a diffondere la drammaturgia contemporanea statunitense.
A maggio, due letture presentate adesso in anteprima verranno messe in scena nella traduzione italiana presso il Teatro Palladium della Fondazione Roma.
L’iniziativa è promossa da KIT Italia che sostiene la cultura all’estero, The International Theatre che porta il teatro internazionale in Italia e Kairos Italy Theater compagnia di teatro italiano a New York, in collaborazione con MTHI, ed è realizzata con il patrocinio dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia ed in partnership con Università degli Studi Roma Tre, Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Teatro di Roma, DAMS, Accademia di Teatro e Arti performative Stap Brancaccio, Teatro Azione, Cherry Lane Thatre Mentor Project, American Playwrights Project.
La rassegna si è aperta con la performance di Stephan Wolfert che ha scritto e interpretato Cry Havoc (il titolo è mutuato da “Cry Havoc and let slip the dogs of war” del Giulio Cesare di Shakespeare) per la regia di Eric Tucker.
Wolfert rappresenta con dinamismo fisico e immedesimazione emotiva la sua vicenda di veterano di guerra che è riuscito a “deprogrammarsi” dalle regole di ingaggio militari e a intraprendere un percorso di inserimento nella società civile grazie all’incontro fortuito con il teatro di Shakespeare. Di estrazione modesta, si arruola nell’esercito, perde il suo migliore amico e torna dalla Guerra del Golfo con la sindrome da stress postraumatico. Alcolista e sbandato, un giorno scende casualmente dal treno in un paese del Montana dove in un teatrino vive una catarsi sentendo recitare il Riccardo III di Shakespeare la cui vicenda sente affine alla sua. Percependo il teatro come strumento di guarigione, da allora si dedica al programma di recupero De-cruit per il reintegro dei veterani militari attraverso la formazione attoriale aiutandoli ad affrontare il trauma e a inserirsi nella società.
La sua vicenda umana è coinvolgente, raccontata come un’autentica testimonianza. Stephan dimostra anche una notevole forma fisica accompagnando con i gesti, la mimica e le acrobazie la narrazione delle fasi della sua vita giovanile e delle devastanti esperienze di soldato addestrato a uccidere, intessendo in un racconto organico vicende personali e citazioni dei personaggi tragici shakespeariani con cui si identifica, in un connubio di tecnica e passione, catalizzando l’attenzione del pubblico. Vita e teatro, teatro e vita. Senza retorica e falsi moralismi Stephan esorcizza i suoi fantasmi e aiuta a comprendere un dramma generazionale.
La traduzione italiana proiettata sul fondale è stata piuttosto discontinua, speriamo migliori per la buona comprensione di tutti.
OffOff Theatre, Teatro di Villa Torlonia e Teatro Argentina Sala Squarzina.