Il teatro che facciamo risponde al bisogno di incontrarsi dal vivo, di formare una comunità che non sia virtuale, in uno spazio condiviso da chi agisce e chi guarda.
Vivo è il teatro che creiamo e che ospitiamo, in sala e nelle piazze, tout-public, capace di comunicare al di là della parola a un pubblico vasto e trasversale.
Il nostro teatro è luogo aperto alla creatività, alla formazione delle nuove generazioni di artisti e di spettatori, a momenti di riflessione proposti dai singoli cittadini, dalle Associazioni e dalle Istituzioni.
Vivi – legati al presente o fondati sul mito – sono i temi di cui parliamo, centrali nell’odierno dibattito pubblico: il diritto a una buona vita, il conflitto, l’identità, il sacro.
Viva il Teatro, quindi!
Abbiamo scelto di dare al 2019 il titolo Dal vivo in continuità con il Presente con cui abbiamo sintetizzato il 2018 e con lo slogan Incontriamoci con il quale abbiamo riaperto le sale dei Teatri di San’Agostino lo scorso settembre: Nel presente incontriamoci dal vivo.
Il teatro deve essere un luogo vivo, sia nelle scelte artistiche, sia come punto di riferimento per la comunità. Un posto dove sia piacevole andare per incontrarsi, per guardare, per ascoltare, per dibattere, per confrontarsi con gli altri, per formarsi come cittadini e per ri-crearsi.
Perseguiamo questo essere vivi attraverso la scelta di produrre e ospitare spettacoli che, sia quando frutto di scritture originali, sia quando riferiti al mito o ai grandi classici, parlano un linguaggio contemporaneo, ibridato, dove prosa, danza, arti visive e musica dal vivo partecipano alla messinscena senza barriere.
Gli ultimi mesi del 2018 hanno confermato questa nostra vocazione con la messa in scena di spettacoli come AXTO- oratorio per corpi e voci del labirinto firmato da Conte e Lucenti, e come la quarta edizione della rassegna internazionale di danza Resistere e Creare che per dieci giorni ha occupato tutti gli spazi del teatro con spettacoli, mostre, workshop e incontri.
Si riparte seguendo la stessa rotta e cercando di intercettare le nuove esperienze ed esigenze artistiche che ruotano intorno a noi.
Restano ovviamente centrali anche nel 2019 la drammaturgia contemporanea, il teatro internazionale e l’attenzione alle nuove proposte teatrali proveniente dal territorio, che creano la spina dorsale del nuovo cartellone.
Il cartellone è firmato per il secondo triennio dal direttore Amedeo Romeo, in stretta sinergia con Emanuele Conte Presidente del Consiglio d’Amministrazione.
La programmazione del 2019 è stata resa possibile grazie al Ministero per i beni e le attività culturali, al Comune di Genova e alla Regione Liguria ed è sostenuta dalla Compagnia di San Paolo.
La stagione 2019 del Teatro della Tosse parte, o se preferite continua dopo lo spettacolo di capodanno, il 10 gennaio e va avanti per tutto l’anno solare.
Oggi presentiamo i titoli in cartellone fino a maggio 2019, che occuperanno le tre sale: Trionfo, Campana, Agorà e anche alcuni luoghi simbolo del centro città come la Chiesa di Sant’Agostino e Piazza Sarzano, con due spettacoli Les Irréels di Cie Creature e Teatri Mobili.
Un anticipo di quello che sarà la prossima estate, che come da tradizione ci vedrà impegnati in piazze, borghi e vie per portare il nostro teatro in posti e luoghi non convenzionali.
Tra i protagonisti di questa prima parte del 2019:
Jakop Ahlbom, Emanuele Conte, Michela Lucenti e Balletto Civile, Oscar De Summa, Fabrizio Sinisi e Valter Malosti, Cie Creature, Compagnia Girovago e Rondella e Compagnia Dromosofista, Elisabetta Carosio, Enrico Campanati, Elvira Frosini e Daniele Timpano, Binario 7, Laura Sicignano, Elena Dragonetti, Irene Lamponi, Anna Solaro, Maurizio Igor Meta, Teatro dell’Ortica, Marco Macieri e Angelo Ruozzi, Compagnia Lumen, Mario Jorio.
Si parte il 10 gennaio con LE RAGAZZE DIS-GRAZIATE da Shakespeare-Manganelli-Cioran di Mario Jorio, protagonista Sarah Pesca in scena fino al 12 gennaio.
Un pezzo teatrale sulla deliziosa invenzione dell’amore: ironico, romantico, passionale, perverso, tragico, che vuol essere un omaggio a tutte le donne con un’attenzione particolare alle protagoniste nella storia del teatro.
Un continuo entrare e uscire da vari personaggi femminili shakespeariani con le sempre attuali parole di Shakespeare corredate dalla feroce ironia di Manganelli e Cioran.
Dal 18 al 20 gennaio torna in scena dopo il successo dello scorso anno IL MAESTRO E MARGHERITA, coproduzione Tosse e Balletto Civile. Lo spettacolo nasce da un’idea di Emanuele Conte, che ha voluto confrontarsi con uno dei testi più importanti e significativi della storia della letteratura mondiale. Il capolavoro di Bulgakov diventa un evento teatrale capace di fare interagire danza, teatro, musica e arte visiva con la firma in regia di Emanuele Conte e Michela Lucenti. Ancora una volta il risultato finale è una produzione di respiro europeo con 12 artisti impegnati sul palco anche contemporaneamente, che recitano, danzano, suonano e cantano dal vivo oltre a un reparto tecnico formato da altrettanti professionisti impegnati a trasformare palcoscenico e sala del teatro e amalgamare tra loro linguaggi artistici e creativi così diversi tra loro.
Il testo scritto da Emanuele Conte ed Elisa D’Andrea è liberamente ispirato al libro di Bulgakov, un lavoro complesso, che come il libro ha più piani di lettura che si intrecciano tra loro “questo è uno spettacolo che contiene un altro spettacolo che parla di raggiri, di frodi e di bugie”.
Uno spettacolo visivo e coinvolgente con un gusto grottesco e surreale che riprende il testo originale e che esplode in tutta la sua potenza eversiva nelle grandi scene di ballo coreografate da Michela Lucenti, che interpreta Margherita.
L’impianto scenico firmato da Emanuele Conte gioca su vari registri per scandire i momenti di una vicenda, che si svolge in tempi narrativi molto diversi tra loro.
Un testo dalle innumerevoli invenzioni letterali in cui il teatro è centrale così come la religione, la censura, il pensiero materialista e il sopranaturale. Per tutto il romanzo infatti, gli essere umani compiono sforzi per contrastare o solo comprendere la magia e il soprannaturale che li circonda.
Dal 24 al 27 Gennaio torna ANDY WARHOL SUPERSTAR testo e regia di Laura Sicignano con Irene Serini nei panni del padre della Pop Art. Prodotto da Teatro della Tosse / Teatro Cargo.
Lo spettacolo indaga la biografia intima di Andy a confronto con quella pubblica: la sua curiosità per tutto ciò che era trasgressivo ed estremo e la sua fede cattolica, il rapporto con la madre, con gli USA, con i soldi e il potere, con il sesso e la castità. La sua vita è una fiaba sinistra in cui un bambino povero è trasformato in un principe delle tenebre che soccombe alla solitudine e alla tristezza, in mezzo ad una folla stravagante di cortigiani pazzi.
Il 2 e 3 febbraio in scena SHAKESPEARE/Sonetti versione italiana e adattamento teatrale Fabrizio Sinisi e Valter Malosti con la regia di Valter Malosti e le coreografie di Michela Lucenti.
I sonetti letti come un dramma. Valter Malosti dà corpo, a fianco di un performer e un musicista, ai caratteri evocati dal testo: un uomo maturo, un giovane e una donna. Uno spettacolo trasversale, giocato su combinazioni imprevedibili di movimento e parola, in perenne dialogo con la musica e il suono. Una ricerca sul linguaggio poetico di Shakespeare e sulle possibilità di dialogo tra le arti della scena, che si avvale delle coreografie di Michela Lucenti.
SE MIA MADRE MI FACESSE A PEZZI, NESSUNO MI VERREBBE A CERCARE regia di Elena Dragonetti debutterà in prima nazionale il 5 e 6 febbraio. Lo spettacolo è tratto dal romanzo canadese Et au pire, on se mariera di Sophie Bienvenu, tradotto da Sonia Fenoglio e Anna Giaufret e racconta la storia di Aïcha adolescente caotica e passionale nata e cresciuta nella difficile periferia di Montréal. La protagonista si trova catapultata in una stanza scarna e vuota di fronte ad una sconosciuta, muta interlocutrice di un dialogo che si trasforma presto in monologo, a difendersi da un’accusa che potrebbe decidere del suo futuro.
Nell’ambito di questo progetto si è scelto di dare l’opportunità a una ragazza tra i 16 e i 20 anni di essere la protagonista dello spettacolo, scelta attraverso una serie di provini. Lo spettacolo è prodotto da Narramondo Teatro in collaborazione con il Teatro della Tosse, con il sostegno del Conseil des arts du Canada, dell’Ambasciata del Canada a Roma, dell’Università di Genova e del Dipartimento di Lingue e Culture Moderne.
Dal 7 al 9 febbraio la Tosse esce dalle tre tradizionali sale per portare LES IRRéELS di Cie Creature nella vicina Chiesa di sant’Agostino, dove il pubblico sarà accolto da fantastici personaggi con sembianze di animali che vivono all’interno di divertenti e suggestive casupole. Ibrido tra un’installazione plastica e una performance poetica, Les Irréels è uno spettacolo senza parole che si installa nel cuore della città e della vita quotidiana. Un popolo parallelo agli umani, esseri fantastici che hanno un potere magico e consolatorio per chiunque li incontri, ci accompagnerà in un percorso immaginifico.
Irene Lamponi autrice di Tropicana interpreta e dirige LABBRA, il bagno, un sogno, io in scena dal 14 al 16 febbraio. Lo spettacolo affronta in maniera divertente, spiazzante e amara i tabù legati al sesso, al corpo e al rapporto con l’altro. Si parte dalle donne per analizzare l’intera società di oggi. Cosa sono nella nostra contemporaneità il sesso, l’amore, la violenza? Quanto siamo liberi nelle nostre azioni quotidiane? Quanto crediamo di esserlo?
Il 22 e 23 febbraio Maurizio Igor Meta porta in scena ELLIS ISLAND un progetto multidisciplinare che comprende un “solo” teatrale, un documentario, un libro, e una mostra.
Maurizio Igor Meta ha deciso di raggiungere gli Stati Uniti in nave cargo, attraverso l’oceano, per ripercorrere il Viaggio del suo bisnonno, che nel novembre del 1890 partì da Napoli in cerca di fortuna e lavoro, contribuendo a costruire le ferrovie della Pennsylvania Railroad. Partendo dalle sensazioni avute nel ripercorrere il suo cammino, e combinandole con le ricerche storiche sulla vita degli immigrati italiani, ha costruito una drammaturgia che evoca il momento della partenza, il viaggio in nave, l’arrivo ad Ellis Island, la fatica sulle rotaie, fino al ritorno alle origini, in un viaggio epico e poetico che usa, in particolare, gli antichi e semplici strumenti della voce e del corpo, coniugando la dinamica del movimento con la musicalità della parola.
FALAFEL EXPRESS della Compagnia Lumen in scena il 28 febbraio – 1 marzo realizzato con il sostegno di Campo Teatrale e Teatro della Tosse, è uno spettacolo di graphic teatro che racconta la storia di Mahdì, figlio di padre egiziano e madre siriana, ragazzo nato e cresciuto in Italia, che a diciotto anni si sposta dalla sua cittadina nel sud Italia e va a Venezia per studiare lingue orientali. Qui, lontano da casa, si confronta per la prima volta col fatto di non essere riconosciuto italiano in tutto e per tutto, compie allora un viaggio metaforico e reale alla ricerca della propria identità. Al suo ritorno si troverà davanti a un bivio, una grande decisione da prendere, una scelta e dovrà compierla con una nuova consapevolezza.
TEATRI MOBILI, manoviva e antipodi della Compagnia Girovago e Rondella e Compagnia Dromosofista sarà in scena in Piazza Sarzano dentro un camion/teatro che diventa palco dal 28 febbraio al 2 marzo.
Teatri Mobili sono un bus e un camion teatro che ospitano al loro interno spettacoli unici e senza parole per un massimo di 35 spettatori alla volta. I due mezzi delimitano un’area foyer all’aperto, uno spazio conviviale con un palco per la musica dal vivo, i teatrini emozionali (scatole elettromeccaniche per uno spettatore) e una biblioteca sulle arti dello spettacolo. A esibirsi, in spettacoli magici adatti a tutti, è un’intera famiglia, i capostipiti Girovago e Rondella e i loro figli che qualche anno fa hanno fondato la Compagnia Dromosofista.
Dal 14 al 16 marzo in scena il Teatro dell’Ortica con SINTOMATOLOGIA DELL’ESISTENZA – Un DSM per medici e poeti di e con Gruppo Teatrale Stranità, regia di Anna Solaro.
“Stranità” è il nome del laboratorio di teatro sociale che il Teatro dell’Ortica conduce da oltre vent’anni in collaborazione con la Salute Mentale della ASL3 genovese. Il gruppo raccoglie pazienti psichiatrici, attori, operatori socio-sanitari e volontari, che in un percorso di Teatro integrato portano in scena laboratori e spettacoli coinvolgendo la cittadinanza e rendendo il Teatro uno strumento “vivo”, uno strumento di lotta all’emarginazione sociale e di promozione culturale per i cittadini.
L’idea di questo spettacolo nasce da un confronto che si è aperto in laboratorio con gli attori / pazienti. Molti di loro, infatti, sottolineano sempre più l’importanza di raccontare la malattia mentale dal punto di vista della storia personale più che del sintomo.
Questo bisogno portato dagli attori si è concretizzando in una drammaturgia che si fonda sulla costruzione di stili narrativi spontanei ed autobiografici e che si interseca fitta con una partitura corporea che da sempre rappresenta la cifra fondamentale di Stranità.
Il 19 marzo per celebrare nel migliore di modi la festa del papà è in programma la GIORNATA SULL’IDENTITA’ MASCHILE E SULLA PATERNITA’ a cura dell’associazione White Dove Evoluzione del Maschile. Una giornata di sensibilizzazione all’ascolto e al cambiamento per uomini autori di violenza nelle relazioni affettive, nata con l’intento di prevenire e contrastare la violenza sulle donne e i minori. La giornata sarà coordinata dal psicoterapeuta Arturo Sica e racconta l’esperienza del progetto Lato Oscuro nato nel 2011.
Tornano Elvira Frosini e Daniele Timpano dal 21 al 23 marzo con GLI SPOSI romanian tragedy di David Lescot. Gli Sposi è la storia di un’ordinaria coppia di potere, Nicolae Ceausescu ed Elena Petrescu, che hanno messo la Romania in ginocchio per oltre vent’anni. Il più sinistro tiranno dei paesi del blocco comunista e sua moglie. Dittatori capricciosi e sanguinari, questi Macbeth dei Balcani hanno seminato la paura nel popolo rumeno per finire sommariamente giustiziati davanti alle telecamere, sotto gli occhi del mondo, il 25 dicembre 1989.
Dal 28 al 30 marzo arriva LEBENSRAUM regia di Jakop Ahlbom, presentato per la prima volta in Italia alla Biennale di Venezia 2018. Lebensraum è teatro fisico con una punta di magia.
Il regista Jakop Ahlbom, anche attore e acrobata, ha una grande passione per gli horror anni ’60 e le commedie anni ‘20. Lebensraum è un divertente omaggio al grande Buster Keaton. Due inventori vivono in una piccola stanza dove l’arredamento ha molteplici funzioni: il letto è un pianoforte e la libreria un frigorifero, ma quando creano una donna- robot che si occupi delle faccende domestiche, la loro vita viene spassosamente sconvolta.
LA SORELLA DI GESU’ CRISTO di e con Oscar De Summa sarà in scena dal 4 al 6 aprile. Una ragazza prende in mano una pistola Smith & Wesson 9 millimetri e attraversa tutto il paese per andare a sparare al ragazzo che la sera prima, il venerdì santo della passione, l’ha costretta a subire una violenza.
Una camminata semplice, determinata, senza appelli, pubblica, che obbliga tutti coloro che la incontrano a prendere una posizione netta nei suoi confronti e al tempo stesso a svelare i retroterra emotivi e culturali sui quali la posizione che esibiscono si basa. Si comincia dai familiari, per coinvolgere, man mano, tutti gli abitanti del paese fino a rivelare, nel profondo, la nostra società, un’italietta convinta di un progresso automatico e teso all’infinito degli anni ‘80, tutta incentrata sull’arroganza del maschio dominatore.
Ma qual è la via per rimettere tutto al suo posto? È giusto usare la violenza per riparare ad una violenza? E se così non fosse che alternative avremo?
Dal 9 al 14 aprile NATALE A CASA DI HARRY la nuova produzione del Teatro della Tosse regia di Elisabetta Carosio che dirige Enrico Campanati in uno spettacolo tratto da un testo di Steven Berkoff. Il testo scritto nel 1985, è un sordo grido di solitudine. L’ambientazione è l’appartamento dove il protagonista vive da solo, o meglio, in compagnia di un se stesso piuttosto invadente. Ogni giorno per quattro giorni, tra il 21 e il 25 Dicembre, l’uomo parla con questo se stesso e ogni giorno fa o riceve una telefonata attraverso cui si intuiscono i rapporti che ha con il mondo esterno.
Ci sono delle regole: per essere felici bisogna avere tanti amici, poterli contare, come su facebook. La società controlla il grado di infelicità, ma a volte succede che si distragga. Capita allora che un individuo compia una deviazione inaspettata. Di solito passa un po’ di tempo sul limite e poi siamo soliti dire che impazzisce. È il caso di Harry. In un intervallarsi di follia e lucidità, Harry, interpretato da Enrico Campanati, si ritrova, insieme agli spettatori, in un mondo di voci e suoni nei quali è difficile distinguere la realtà dall’immaginazione. Steven Berkoff tratteggia “un’autoanalisi graffiante e spietata di un single piccolo borghese alle soglie delle festività natalizie”.
Ad Aprile ritorna PASSAGGI – sguardi sulla morte la terza edizione della rassegna teatrale dedicata al tema del fine vita, che oltre a spettacoli teatrali proporrà una serie di incontri e laboratori su un tema ancora tabù per la nostra società.
La rassegna è in collaborazione con l’associazione di volontariato Braccialetti Bianchi che opera a San Martino che offre accompagnamento e sostegno ai malati terminali e alle loro famiglie. In programma la prima nazionale di BEA messa in scena dalla giovane Compagnia Mulino Ad Arte, è una commedia sulla morte e sui limiti della compassione che come scrive il Guardian è “sorprendentemente gioiosa e terribilmente divertente”.
Dal 3 al 5 maggio NESSUNA PIETA’ PER L’ARBITRO di Emanuele Aldrovandi, regia di Marco Macieri e Angelo Ruozzi. Una famiglia che vive per il basket e una società post-ideologica, in cui sembra non riusciamo più a scegliere in base a principi di valore.
In questo scenario si muovono i destini di un arbitro di basket, un figlio con eccessi di collera, un padre disilluso e una moglie appena licenziata perché incinta. Vite che si incrociano durante una partita di pallacanestro. Un brutto fallo di gioco sarà il detonatore che farà precipitare la situazione.
Binario 7 torna alla Tosse dal 17 al 19 maggio con COME SONO DIVENTATO STUPIDO tratto dal libro di Martin Page, caso letterario dei primi anni 2000, che racconta le disavventure del giovane Antoine affetto da una grave malattia: l’intelligenza. Per guarire da questo male prenderà una decisione drastica, diventare stupido. Lo farà attraverso gruppi di educazione al suicidio, abuso di farmaci, ipotesi di lobotomia, lunghe serate trascorse a giocare a Monopoli. Antoine vorrebbe dimenticare di capire, appassionarsi alla quotidianità, credere nella politica, comprare bei vestiti, seguire gli avvenimenti sportivi, fantasticare sull’ultimo modello di automobile, guardare con interesse e partecipazione emotiva i programmi televisivi. Vorrebbe tutto questo.
BIGLIETTERIA 2019 Spettacoli € 15
Lebensraum € 25 Les Irréels, Teatri Mobili € 8 (i 2 spettacoli insieme valgono un tagliando dell’abbonamento)Promozioni
Giovani fino a 28 anni la sera della prima € 10
Studenti scuole superiori € 8
Per chi acquista dal sito www.teatrodellatosse.it biglietto ridotto TOSSE CARD
Una card gratuita nominale e ricaricabile che dà diritto a sconti e agevolazioni. L’elenco completo è pubblicato sul sito www.teatrodellatosse.it.
Per avere la card è sufficiente richiederla al botteghino del teatro e attivarla sul nostro sito.ABBONAMENTI
Sarà possibile caricare sulla Tosse Card un abbonamento che permetterà di assistere agli spettacoli in programma a un prezzo molto vantaggioso.PASS € 100
Nominale, non cedibile, per assistere a dieci spettacoli. Valida fino a maggio 2019.PASS X DUE €150
Nominale, non cedibile, utilizzabile al massimo in due per 20 ingressi agli spettacoli in programma. Valido fino a maggio 2019.PASS UNDER 28 10 ingressi € 60
Nominale, non cedibile, riservato ai giovani fino a28 anni, per assistere a dieci spettacoli. Valido fino a maggio 2019. PASS X DUE UNDER 28 20 ingressi €120
Nominale, non cedibile, riservato ai giovani fino a28 anni, per 20 ingressi agli spettacoli. Valido fino a maggio 2019PASS SCUOLE SUPERIORI 3 ingressi €20
Per assistere a tre spettacoli a scelta tra quelli proposti nella programmazione da settembre a maggio. Il Pass è nominale non cedibile . Valido per studenti delle scuole superiori.