Per la rassegna Ammazzacaffè, organizzata dal Teatro Baracca-Cooperativa Mirafiori, sabato 16/2 alle ore 21 è andato in scena un divertente e coinvolgente spettacolo di Carla Carucci, dal titolo apparentemente allegro “Ragazza seria conoscerebbe uomo max 70enne”. È in realtà uno spettacolo a più livelli che questa attrice, apprezzata anche come ottima costumista (e lo capisci dalla attenzione ai particolari), mette in scena cercando di scandagliare, in un modo dolce ma feroce, la categoria di persone che cercano a tutti i costi di trovare un compagno o una compagna, forse per sentirsi realizzati o forse per rispondere a canoni di vita che ci vogliono tutti “sposati felici e contenti”. Ma andiamo con ordine.
Il luogo. Siamo al CPG, uno spazio teatrale “inventato” in una delle zone più storiche di Torino: Mirafiori. Cresciuta a dismisura negli anni ‘60 -‘70, per effetto delle grandi migrazioni di massa, siamo molto vicini agli stabilimenti Fiat, ma anche a quello che era l’Aspera Frigo, la Carello, ed altre industrie. Negli anni d’oro le case in questa zona valevano oro, ed infatti l’edilizia incontrollata ha creato obbrobri che ancora oggi si notano. Circondata però da molto verde: il Boschetto è un parco molto ampio che lambisce il fiume Sangone e sta fra Nichelino e Mirafiori, e soprattutto l’immensa area verde che si trova davanti al Mausoleo della “Bela Rosin”, luogo simbolo di una ricchezza monarchica fortunatamente passata. Insomma una zona ricca non solo di storia.
Il clima. È qui che il gruppo Teatro Baracca-Cooperativa Mirafiori gestisce ed organizza laboratori, rassegne teatrali e molto altro. Entrando nel grosso corridoio che dà al bar e poi allo spazio teatrale, siamo stati accolti da un clima di festa. Su alcuni tavoli ci aspettavano molti dolci, da quelli del periodo (bugie, chiacchiere) a quelli classici, bevande non alcoliche, e tanta gente seduta su sedie e divani, chiacchierava e sorrideva. C’erano delle persone che si occupavano dei bambini. Una sorta di babystteraggio che gestiva in una saletta vicina giochi e filmati, per chi ne aveva voglia. E poi il bar, vero luogo di attrazione momentanea dove alcuni attori proponevano amari, limoncelli ed altre che si rifacevano al titolo della rassegna: Ammazzacaffè. In mezzo a questa simpatia ed ironia ci siamo sentiti clienti abituali ed in un ambiente amico, pur essendoci molti, me compreso, che lo frequentavano per la prima volta.
Lo spettacolo. Poco dopo le 21 siamo stati invitati ad entrare in un grande sala, dove troneggiava un palco non molto alto e con molte sedie disposte teatralmente. Molta gente, soprattutto giovane ma non giovanissima, a parte i bambini con i genitori e, vuoi per il titolo dello spettacolo, o vuoi perché ci ho fatto caso molte donne senza uomini al seguito, insieme a ridere e a scherzare fra di loro. Aleggiava già una certa predisposizione dovuto sia alla conoscenza degli spettacoli precedenti in questa rassegna e sia per la simpatica presentazione fatta da due attori del Teatro Baracca. È un appuntamento periodico (l’Ammazzacaffè), e passano su questo palco delle ottime ed originali proposte teatrali. E l’attesa non è stata delusa, Carla Carucci o meglio la Compagnia Carla Carucci, e sottolinearlo ha la sua importanza, è stata decisamente all’altezza delle migliori aspettative. “Ragazza seria conoscerebbe uomo max 70enne” è uno spettacolo che ha riscosso davvero un grosso successo. Abbiamo riso, ci siamo emozionati, abbiamo fatto il tifo e soprattutto ci siamo sentiti vicini ad una categoria di persone che spesso sono poco apprezzate se non derise, ma che sprizzano umanità e tenerezza da ogni poro. Dicevo i molti livelli dello spettacolo, c’è quello ironico e ridanciano degli annunci economici, che però non cade mai nel ridicolo o nello scontato, c’è il livello Beckettiano della attesa. Si aspetta una persona, che forse anche questa volta non verrà. C’è il rapporto con gli oggetti, i veri comprimari dello spettacolo, infatti Carla alla fine dello spettacolo presenta gli altri componenti della compagnia: Borsetto Borsellini, il porta sigarette, la cornetta telefonica, ecc. E poi c’è il rapporto con il pubblico, sempre molto vivo ed acceso. Spesso siamo chiamati ad esprimerci, a dare complicità, a farla sentire capita e sempre con gentilezza e simpatia. È un tipo di spettacolo che apprezza gli ambienti piccoli, infatti partecipa ad iniziative teatrali di appartamento e ristoranti. Questo stesso spettacolo lo avevo già visto un paio di anni fa e, pur essendo lo stesso, mi è sembrato molto diverso, cambiava il contesto, il luogo, la gente. E questo conta davvero in uno spettacolo così.
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RAGAZZA SERIA CONOSCEREBBE UOMO MAX 70ENNE
di e con Carla Carucci
regia Ian Algie e Carla Carucci
produzione Compagnia Carla Carucci, Torino