Idea, coreografia e interpretazione: Chiara Ameglio
Regia e drammaturgia: Chiara Ameglio, Marco Bonadei (grazie a Giacomo Ferraù)
Realizzazione maschere: Marco Bonadei
Direzione tecnica e light design: Giulia Pastore
Sound design: Diego Dioguardi
Scene: Maddalena Oriani
Produzione: Fattoria Vittadini e Campsirago Residenza
———-
Il nuovo lavoro di Fattoria Vittadini, creato e interpretato da Chiara Ameglio, è in programma al Teatro Elfo Puccini di Milano dal 12 al 17 febbraio.
Trae spunto da Il Minotauro di Dürrenmatt, TRIEB_l’indagine è una riflessione sul concetto di identità e complessità dell’essere umano, sulle sue luci e le sue ombre, sull’affrontare le proprie paure e sulla capacità di amare ciò che ci rende imperfetti.
Non poteva che essere l’Elfo Puccini di Milano, teatro che da anni apprezza e sostiene il lavoro di Fattoria Vittadini (collettivo milanese che quest’anno celebra i 10 anni dalla nascita), ad ospitare la prima milanese, dopo il debutto a Genova, di TRIEB_L’indagine, assolo creato e interpretato da Chiara Ameglio, alla sua prima esperienza come autrice e coreografa.
Riflettendo sul concetto di unicità e complessità della persona, sulla coesistenza di luce e ombra in ogni identità, lo spettacolo mostra l’esperienza di una liberazione e di un’ammissione. La protagonista è sospesa nel tempo, tra l’umano e il mostro. Che cosa accade se incontriamo quello che ci fa più paura? Siamo capaci di amare anche ciò che ci rende imperfetti?
La pièce è ambientata nel giorno di San Valentino e offre uno spaccato dell’esistenza di una giovane donna, che, chiusa in una stanza, come un Teseo al femminile si perde nel labirinto di sé stessa. Chi è? Che cosa ha fatto?
Chiara Ameglio, affiancata da Marco Bonadei per una regia e drammaturgia a quattro mani, dice: “Attraverso uno stato performativo fatto di onde emotive, trasformazioni e decadimenti, l’obiettivo dello spettacolo è quello di essere un’esibizione dell’ombra, un’esaltazione dell’imbruttimento, della libertà dell’imperfetto, un inno all’unicità, all’identità complessa, alla follia che ci abita, al mostro interiore che ci fa paura. L’integrazione nella sua forma autentica è il punto di interesse. Integrare non nascondere, vedere non giudicare e immaginare.
Vorrei che il pubblico fosse testimone e percepisse le crepe e i grovigli del personaggio, riuscendo ad amarlo. Che si domandasse: siamo liberi di essere ciò che siamo, così come siamo? Che percepisse quanto siamo ossessionati dall’aderire a qualcosa di perfetto, quando invece siamo esseri imperfetti e che in fondo siamo tutti un po’ mostri, streghe ammaliatrici, violenti tiranni, vigliacchi alla vita.”
———-
Chiara Ameglio è una danzatrice e performer nata a Genova nel 1986.
Nel 2009 si diploma presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano e nello stesso anno è co-fondatrice della compagnia Fattoria Vittadini, di cui è performer.
Approfondisce la sua formazione con Yasmeen Godder Company, Michael Mualem (repertorio Sasha Waltz), Maya Carroll, D. Hernandez, R. Graziadei, M. Cuccaro, B. Catalano, M. Ciappina e molti altri. Negli anni si confronta con differenti tecniche e approcci al movimento (Release, Floor work, contact improvisation, instant-composition, Gaga) alla ricerca di versatilità, complessità e interesse per la contaminazione nelle arti performative.
Ha lavorato come interprete per Ariella Vidach (IT/CH), Virgilio Sieni (IT), Daniel Abreu (E), Matanicola (D/IL), Giulio D’Anna (IT/NL), Monica Casadei (IT/F), Maya Weinberg (IL).
Nel 2014 è co-coreografa e danzatrice in IN-Quiete di Annamaria Ajmone selezionato per la Finale del Premio Equilibrio diretto quell’anno da Sidi Larbi Cherkaoui.
Nel 2018 crea TRIEB_L’indagine, sua prima produzione come coreografa.
——–
Sala Bausch, Elfo Puccini, corso Buenos Aires 33 – Mar/sab ore 19.30, dom ore 15.30 – Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org – Prezzi: Intero € 32.50, Ridotto € 17, Martedì € 21,50 – www.elfo.org