tratto dal “Quaderno azzurro” di Daniil Charms
di Riccardo Goretti e Alessandra Aricò
con Stefano Cenci, Aldo Gentileschi, Riccardo Goretti, Elisa Lolli
musiche originali Marco Canaccini
soluzioni sceniche di Matteo Guzzi
luci Pasquale Scalzi
Regia di Alessandra Aricò
produzione Arti Vive Festival
in collaborazione con Teatro Metastasio – Stabile della Toscana
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Si dirà che Daniil Charms appartiene eccome alla storia, che lo fagocitò a soli 36 anni, morto di stalinismo, di guerra e di fame nel manicomio in cui era stato rinchiuso, dopo un primo arresto intimidatorio qualche anno prima e una progressiva persecuzione fino al totale blocco delle pubblicazioni. Tutto ciò è molto vero, tuttavia Charms non scriveva direttamente per questo e di questo. Scriveva quello che gli sembrava indispensabile; era il regime a considerarlo sovversivo. Così come sul piano letterario la sua primaria appartenenza al modernismo di filiazione futurista non ne fa un esponente rappresentativo delle avanguardie storiche, almeno finché si continuerà a suddividerle diligentemente in scuole correnti e controcorrenti. È un po’ come se in astronomia si continuasse a studiare le stelle solo come elementi delle costellazioni. Nel secolo scorso, soprattutto durante il primo quarantennio, spesso erano gli stessi artisti a volersi identificare e raggruppare nei manifesti e negli “ismi”, salvo poi verificarne nei fatti e di persona i limiti, in termini di libertà e creatività. D’altronde, per i non allineati la vita era dura, quando non impossibile. Nel secolo scorso. A settant’anni esatti dalla morte di Daniil Charms (prendendo per buono il nom de plume più usato da Daniil Ivanovic Juvacev), è sacrosanto che approdi sui palcoscenici italiani un tributo al suo genio, alla sua arte, alla sua parola.
“Disastri” è uno spettacolo a quadri, antinarrativo, frenetico, inconcludente, zeppo di cadute di stile. Il tentativo è quello di mettere in scena le situazioni immaginate dallo scrittore russo solo e soltanto per quello che sono: senza interpolazioni intellettuali, riflessioni sul momento storico (suo o nostro), interpretazioni egoiche e poco rispettose. Solo l’immaginario di Charms. Solo i verbi di Charms. Solo lo sberleffo al reale, la ribellione al normale, la potenza della cazzata di Charms.”
A occuparsi di questa impresa, persone che da tempo riconoscono il potere sovversivo della risata inaspettata, quella che sbuca da dentro dentro e esce fuori fuori anche se inopportuna. Persone che non capiscono l’umorismo, veramente, e che se gli chiedi cosa c’è da ridere in quello che fa ridere loro, mica te lo sanno spiegare. Persone che hanno conosciuto e stimato Charms in vari momenti della loro vita e vi si sono affezionate per sempre.
Dal quadernino azzurro al palco il passo è lungo. Molto lungo. Ma è arrivata l’ora di farlo. Basta con i “liberamente tratto da”, “ispirato a”, “basato su”: quello che noi vogliamo fare è “Disastri”. Di Daniil Charms. Si. Noi vogliamo fare “Disastri”.
“Disastri” mette in luce la stupidità di tutti noi, stupidi per arroganza, per formazione, per sopravvivenza, per ricerca della salvezza. Sono/siamo animali sulla scena che si menano per sottrarsi la parola, intellettuali in salotti che, tra sputi e schiaffi, hanno perso le sembianze cerebrali umane, arrivando alle sevizie ed alle torture, ma sempre con il sorriso sulle labbra e soprattutto senza senso di colpa.
(Tommaso Chimenti)
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INFO E PRENOTAZIONI
info@teatrodellacontraddizione.it _ 02.546.2155 – – prenotazioni@teatrodellacontraddizione.it
Teatro della Contraddizione _ Via della Braida, 6 _ Milano
Orario: 20.45
Ingresso Intero €15 Ridotto €12
teatrodellacontraddizione.it