Ci sono molti modi per raccontare una storia. Si può ricorrere alla parola, sciorinando descrizioni dialoghi e onomatopee; al gesto e al movimento, come nel mimo e nella danza, esprimendo la successione causale degli eventi; perfino alla musica, imprimendo in scale e toni gli umori e le emozioni dei protagonisti.
Il Girotondo nel bosco ospitato dalla Casa Teatro Ragazzi di Torino ha saputo raccontare una storia senza rimanere incastrato nella parola, nel gesto, nella musica, ma orchestrando piuttosto una coreografia di voci, movimenti e suoni di una poesia ibrida, sinestetica.
Assumendo il punto di vista umano sulla natura, il contenuto dello spettacolo commistiona episodi tratti da Il segreto del bosco vecchio di Dino Buzzati, Storie del bosco antico di Mauro Corona, Uomini boschi e api di Mario Rigoni Stern e Il linguaggio degli uccelli di Farid al-Din ‘Attar: una natura misteriosa, avvicinata dallo sforzo letterario di un antropomorfismo forse forzato, ma che riesce comunque a restituirne il significato romantico.
Alle parole di Carlo Presotto (autore, regista e interprete) si alternano i movimenti scenici di Matteo Balbo e Valentina Dal Mas, raccontando il mistero della natura, dei suoi animali, delle sue piante e delle sue rocce. Nella forma della più antica e genuina delle espressioni umane, la danza, si avvicendano le storie di gazze ladre, ghiri e ricci, merli puzzole e lumache, resi protagonisti di avventure e disavventure che un animale non più così vicino alla natura come l’essere umano non saprebbe comprendere altrimenti.
I personaggi del bosco acquisiscono identità stabili e riconoscibili – tanto da essere ritratti nelle “carte” dipinte da Carla Albiero, incorniciate nella significativa locandina, tenendosi per mano in quel girotondo di notte e giorno, di inverno primavera estate autunno che scandisce le loro vite naturali.
Una natura che affascina proprio perché più si tenta di imbrigliarla nel racconto, più questo racconto si tinge di un fascino misterioso.
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Girotondo nel bosco – Racconti di piuma, di pelo e di foglia
Liberamente ispirato a Il segreto del bosco vecchio di Dino Buzzati, Storie del bosco antico di Mauro Corona, Uomini boschi e api di Mario Rigoni Stern, Il linguaggio degli uccelli di Farid al-Din ‘Attar
testo e regia Carlo Presotto
con Matteo Balbo, Valentina Dal Mas, Carlo Presotto
scenografia Mauro Zocchetta
audio e luci Martina Ambrosini
carte dipinte da Carla Albiero
produzione La Piccionaia