Melodramma giocoso in due atti
Libretto di Jacopo Ferretti
Musica di GIOACHINO ROSSINI
(Edizione critica della Fondazione Rossini di Pesaro in collaborazione con Casa Ricordi, Milano.
A cura di Alberto Zedda)
Prima rappresentazione: Roma, Teatro Valle, 25 gennaio 1817
Prima rappresentazione al Teatro alla Scala: 25 agosto 1817
Produzione Teatro alla Scala
Direttore OTTAVIO DANTONE
Regia, scene e costumi JEAN-PIERRE PONNELLE
Regia ripresa da GRISCHA ASAGAROFF
Luci MARCO FILIBECK
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Personaggi e interpreti principali
Angelina Marianne Crebassa
Don Ramiro Maxim Mironov
Don Magnifico Carlos Chausson
Dandini Nicola Alaimo (10, 12, 16, 19, 23, 26 feb.; 23, 27 mar.)
Mattia Olivieri (30 mar.; 2, 5 apr.)
Alidoro Erwin Schrott (10, 12, 16, 19, 23, 26 feb.; 23, 30 mar.)
Alessandro Spina (27 mar.; 2, 5 apr.)
Clorinda Tsisana Giorgadze* / Sara Rossini
Tisbe Anna-Doris Capitelli*
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Coro e Orchestra del Teatro alla Scala
Maestro del Coro BRUNO CASONI
*Allieve Accademia Teatro alla Scala
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Date:
Domenica 10 febbraio 2019 ore 20 ~ abbonamento Prime opera
Martedì 12 febbraio 2019 ore 20 ~ turno A
Sabato 16 febbraio 2019 ore 20 ~ turno D
Martedì 19 febbraio 2019 ore 20 ~ turno B
Sabato 23 febbraio 2019 ore 20 ~ turno E
Martedì 26 febbraio 2019 ore 20 ~ turno C
Sabato 23 marzo 2019 ore 20 ~ fuori abbonamento
Mercoledì 27 marzo 2019 ore 20 ~ ScalAperta
Sabato 30 marzo 2019 ore 20 ~ fuori abbonamento
Martedì 2 aprile 2019 ore 20 ~ turno G LaScalaUNDER30
Venerdì 5 aprile 2019 ore 20 ~ fuori abbonamento
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Prezzi: da 230 a 14 euro più prevendita
Prezzi recita ScalAperta (27/3): da 115 a 7 euro più prevendita
Infotel: 02 72 00 37 44
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TORNA LA CENERENTOLA DI PONNELLE, RICORDANDO ABBADO
Il capolavoro rossiniano diretto da Ottavio Dantone vede in scena un cast di giovani star: Marianne Crebassa, Maxim Mironov, Nicola Alaimo e Mattia Olivieri.
Tornano alla Scala Erwin Schrott e Carlos Chausson.
Tra gli spettacoli simbolo della Rossini Renaissance promossa alla Scala da Claudio Abbado c’è senza dubbio La Cenerentola andata in scena nel 1973, pensata da Jean-Pierre Ponnelle due anni prima per il Maggio Musicale Fiorentino. Ma il trittico buffo con cui Abbado e Ponnelle hanno mandato in soffitta il Rossini farsesco del passato ponendo le basi per una lettura contemporanea rimane anche oltre Rossini un modello di teatro fatto sulla musica, sposando ritmo e suggestioni della partitura.
A cinque anni dalla scomparsa di Claudio Abbado il Teatro alla Scala riporta in scena La Cenerentola nell’allestimento di Ponnelle, visto per l’ultima volta nel 2005 e sempre nell’edizione critica della Fondazione Rossini di Pesaro curata da Alberto Zedda, il grande musicologo e direttore rossiniano scomparso nel 2017. Mentre si spengono i riflettori sul centocinquantenario del compositore (già celebrato al Piermarini con una mostra a cura di Pier Luigi Pizzi), La Cenerentola torna per undici recite dal 10 febbraio al 5 aprile.
La direzione è affidata a Ottavio Dantone, che ha più volte lavorato con Claudio Abbado come maestro al cembalo. Direttore dal 1996 dell’Accademia Bizantina, complesso strumentale specializzato nell’esecuzione del repertorio musicale del XVII e XVIII secolo, ha gradualmente esteso il suo repertorio anche al periodo classico e romantico. Al Teatro alla Scala ha debuttato nel 1999 con la direzione di Nina, ossia la pazza per amore di Paisiello, seguita da Rinaldo (2005), Così fan tutte (2007) e il rossiniano Viaggio a Reims (2009), oltre a diversi concerti con la Filarmonica.
La regia di Jean-Pierre Ponnelle è ripresa da Grischa Asagaroff, che con Ponnelle ha avuto una stretta collaborazione e che negli ultimi anni ha realizzato per la Scala l’Elisir d’amore di Donizetti, spettacolo che sarà riproposto al Piermarini il prossimo settembre, oltre all’Elisir d’amore all’aeroporto di Malpensa e alle riduzioni per bambini de L’elisir d’amore e Il barbiere di Siviglia.
Come Angelina canta il mezzosoprano francese Marianne Crebassa, che ha debuttato nella parte con grande successo lo scorso novembre all’Opéra National di Parigi. Nominata nel 2017 “cantante lirica dell’anno” alle Victoires de la musique classique, è al suo primo ruolo rossiniano alla Scala dopo il successo in Lucio Silla, L’enfant et les sortilèges e Tamerlano. Al suo fianco Maxim Mironov, continuatore di un’illustre tradizione di tenori rossiniani russi che risale a Nicola Ivanoff, che al Piermarini ha già cantato nel 2013 ne La scala di seta di Rossini. Don Magnifico avrà la voce del basso-baritono spagnolo Carlos Chausson, il cui debutto alla Scala è del 1989 nel ruolo di Michonnet nell’Adriana Lecouvreur diretta da Gianandrea Gavazzeni. Come Dandini si alternano i baritoni Nicola Alaimo e Mattia Olivieri e come Alidoro Erwin Schrott, al suo atteso ritorno scaligero, e Alessandro Spina. Le sorellastre saranno interpretate da soliste dell’Accademia.