A 150 anni dalla nascita di Pirandello, Alchemico Tre affronta l’autore e il suo teatro confrontandosi con La ragione degli altri in una riscrittura ad opera di Michele Di Giacomo e Riccardo Spagnulo che prende le mosse dall’originale di Pirandello del 1895 e da una regia di Massimo Castri del 1983. La vicenda è quella di un giornalista spiantato che, sposato con una donna ricca ma tristemente sterile, intreccia una relazione con una vecchia fiamma e con lei ha una bambina. La moglie inizialmente subisce la situazione, ma poi, scossa dalle parole di suo padre, reagisce per riprendersi il marito. E non solo lui.
Il testo ridotto a tre personaggi gioca con il teatro-nel teatro prima ancora che il drammaturgo lo formulasse e sui ruoli famigliari a cui ancora oggi ci sentiamo di dover corrispondere.
In uno spazio asettico con elementi tecnologici moderni (schermi, microfoni e computer) la vicenda pirandelliana si ricrea forzatamente senza possibilità di uscita.
Tre sono i nuclei tematici dello spettacolo: la famiglia, cardine della società sempre al centro di dibattiti e manifestazioni, e il suo significato oggi, l’essere marito e moglie, padre e madre e la necessità di un ruolo famigliare per la costruzione di un’identità; l’infelicità e la responsabilità che abbiamo riguardo ai nostri fallimenti; il rapporto con gli altri e quanto, ancora oggi come allora, ci facciamo condizionare dall’altrui pensiero e quanto invece approfittiamo della morale comune per soddisfare i nostri desideri.
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NOTE DI REGIA
Per mettere oggi in scena Pirandello si deve in qualche modo tradirlo. Ho deciso di farlo tramite un’attualizzazione della lingua e scenica, cercando però di mantenere il cuore del teatro di Pirandello per temi e intrecci. “La ragione degli altri” è un testo acerbo ma proprio per questo Pirandello non riesce a nascondere i cinismi e le crudeltà che segnano il rapporto tra Uomo e Società. Massimo Castri l’aveva affrontato in una storica regia nel 1983 e avendolo studiato con lui durante un percorso di formazione ERT, sono partito da quel lavoro scegliendo come attrici le mie “vecchie” compagne di corso. La nostra storia va diretta al cuore della vicenda: il rapporto a tre. I personaggi perdono i nomi propri e diventano Marito, Moglie, Amante etichette di funzioni sociali legate al ruolo famigliare, maschere moderne in cui si sentono costretti ma al tempo stesso appagati. I tre arrivano sul palco come i “Sei Personaggi”, quasi costretti a ricreare la loro storia, cercando di nascondere un segreto che li lega come tre anelli di una stessa catena. Si muovono all’interno di un palco vuoto, segnato solo da tre schermi che scandiscono con didascalie atti, scene e luoghi, in un tempo che si fa sospeso tra passato e presente. Gli Altri si concretizzano nel pubblico o tramite la voce dei personaggi stessi filtrata da un microfono distorto. Tutti vittime e tutti carnefici. In un gioco di rappresentazione e egoismi in cui si affonda man mano che la vicenda avanza. Esposti alle voci, i tre indossano capotti, per coprirsi anche quando ci si ritrova da soli con se stessi e si è costretti a rivelare la verità. Un verità cercata da tutti, soprattutto dal Marito che nella sua inchiesta giornalistica su “La famiglia” cerca risposte alla sua infelicità. Però quando una soluzione arriva non può che essere crudele, fatta per appagare gli altri. Ma esistono realmente gli Altri? Una storia di ieri che riaccade oggi, perché, anche se la società e le leggi cambiano, l’uomo resta sempre lo stesso.
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ALCHEMICO TRE nasce a Cesena nel 2015 per iniziativa dell’attore Michele Di Giacomo.
La Compagnia lavora sulla drammaturgia contemporanea in un percorso che mette al centro la memoria tramite l’elaborazione di drammaturgie esistenti oppure prendendo fatti di cronaca e storie reali. Un teatro visto come racconto di vite in cui passato e presente si mescolano. L‘attività della Compagnia si divide tra progetti di formazione con i giovani del territorio Cesenate e la produzione di spettacoli. Tra gli spettacoli ci sono: “Giovani Coraggiosi” (2017) lettura rock su tre comunisti cesenati; “Le Buone Maniere-I fatti della Uno Bianca” (2016) prodotto da ERT in Cantiere Moline; “In trincea” (2015) dai diari della Grande Guerra, spettacolo vincitore al “Premio Giovani Realtà del Teatro”. Se i punti fissi sono Michele Di Giacomo e Riccardo Canali, ogni progetto si costruisce assieme ad altri collaboratori. Hanno collaborato i drammaturghi Lorenzo Garozzo, Magda Barile, Michele Di Vito, la scenografa Roberta Cocchi e il sound designer Fulvio Vanacore.
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Dal 26 febbraio al 3 marzo 2019-Teatro Filodrammatici di Milano in PRIMA ANZIONALE
Per la ragione degli altri
Un tradimento di Pirandello
Riscrittura di Michele Di Giacomo e Riccardo Spagnulo tratta da “La ragione degli altri” di Luigi Pirandello
Con: Giorgia Coco, Michele Di Giacomo, Federica Fabiani – Dramaturg: Riccardo Spagnulo – Regia: Michele Di Giacomo – Responsabile tecnico e scene: Riccardo Canali – Luci: Valentina Montali – Video: Giuseppe Cardaci – Suono: Fulvio Vanacore – Foto: Max Cavallari
Produzione ALCHEMICO TRE
Col sostegno di ATER e il Comune di Mercato Saraceno (FC)
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ORARI DI RAPPRESENTAZIONE: martedì, giovedì e sabato ore 21.00 | mercoledì e venerdì ore 19.30 | domenica ore 16,00
BIGLIETTI: Intero: 22.00 euro | ridotto convenzionati: 18.00 euro | ridotto under 30: 16 euro | ridotto over 65 e under 18: 11 euro | online con prezzo dinamico: da 11 euro
www.teatrofilodrammatici.eu tel. 02 36727550