Sono trascorsi 25 anni dal suo debutto, ma Shakespea Re di Napoli di Ruggero Cappuccio è diventato presto un cult: presentato per la prima volta nel 1994 al Festival di Sant’Arcangelo con la regia di Leo De Berardinis, adesso torna in scena al Piccolo Eliseo di Roma, dal 21 febbraio al 3 marzo (da martedì a sabato alle ore 20, domenica alle ore 17).
La regia di Ruggero Cappuccio, con le musiche di Paolo Vivaldi, le scene e i costumi Carlo Poggioli, mantiene inalterato il fascino del testo, fra decadenza e mistero all’insegna della fusione fra il ritmo e la musicalità del verso scritto in napoletano e la lingua del Bardo.
Siamo nella Napoli del Seicento e il testo, in versi e in un napoletano iperbarocco, si concentra sulla sfida interiore fra Desiderio, interpretato da Claudio Di Palma, e il suo amico Zoroastro, interpretato da Ciro Damiano.
Desiderio, scampato a una tempesta (in perfetto stile shakespeariano), torna a Napoli e viene ospitato dal suo vecchio amico Zoroastro: gli racconta di essere tornato dopo aver trascorso tanti anni in Inghilterra per seguire William Shakespeare. Qui Desiderio è riuscito a diventare il più interprete dei ruoli femminili dei lavori del Bardo, per poi tornare a Napoli.
Ma sarà la verità? Zoroastro in effetti è incredulo e il sospetto che Desiderio stia mentendo, inventando tutto, non è troppo remoto.
Ma la forza del testo, pubblicato nella Collana Classici Einaudi, sta nel conflitto e nel confronto del teatro elisabettiano in contrapposizione alle forme espressive della Napoli barocca per lasciare spazio a una sinfonia della parola in una storia senza tempo che continua ad affascinare da oltre 20 anni ogni tipo di pubblico. A distanza di tanti anni, Shakespea Re di Napoli, si conferma un raro esempio di testo di lunga durata nell’ambito delle produzioni private italiane. Biglietti 20 €, info: biglietteria tel. 06.83510216, biglietteria on-line www.teatroeliseo.com e www.vivaticket.it
Call center Vivaticket: 892234.