Sarà riservato a compositori under 40 e avrà cadenza triennale il Concorso internazionale di composizione che l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, in collaborazione con il Centro Studi Luciano Berio, istituisce e dedica al nome di Luciano Berio, compositore italiano tra i più famosi al mondo e figura di spicco del XX secolo.
Frutto della collaborazione con la SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, la Filarmonica della Scala, la Fondazione Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e la Fondazione Boris Christoff, il Concorso è finalizzato all’assegnazione di una commissione del valore di 20.000 euro per la composizione di un brano originale per orchestra sinfonica da eseguirsi in prima mondiale nella Stagione Sinfonica 2020-2021 dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sotto la direzione di Antonio Pappano. Il brano composto dal vincitore del Concorso sarà pubblicato dalla Universal Edition (UE) e sarà successivamente inserito nella programmazione delle orchestre partner. Una cordata di eccellenze nell’ambito delle Istituzioni musicali unite per promuovere una competizione rivolta ai giovani compositori, un modo per valorizzare nuovi talenti che evoca una lunga tradizione ripresa alla fine degli anni Novanta con quattro edizioni del Concorso Internazionale di composizione (2000, 2003, 2006 e 2009), presieduto nel 2000 dallo stesso Berio, che è stato Presidente dell’Accademia di Santa Cecilia per un triennio fino al 2003.
A completare il mosaico internazionale sarà una giuria rappresentativa di cinque paesi e tre continenti. Presieduta dal Direttore Musicale dell’Accademia di Santa Cecilia Antonio Pappano, la commissione sarà composta dall’italiano Ivan Fedele, dalla coreana Unsuk Chin, dal francese Tristan Murail e dall’americana Augusta Read Thomas.
“È bello quando un’idea raccoglie tanti consensi” afferma il Presidente-Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Michele dall’Ongaro. “Dedicare un importante concorso di composizione musicale alla memoria di Luciano Berio è sembrato a tutti una grande occasione per rendere omaggio, non solo allo straordinario musicista ma anche a uno degli intellettuali più influenti del XX Secolo. L’Accademia di Santa Cecilia, insieme alle massime Istituzioni musicali italiane con le quali Berio ha avuto una storia forte, importante e duratura, è orgogliosa di presentare questo progetto che riunisce tutte le eccellenze intorno alla figura di un artista così significativo per la storia di Santa Cecilia e, più in generale, per la società. Una giuria di indiscusso prestigio internazionale presieduta da Antonio Pappano, un grande editore quale la Universal Edition, la SIAE e l’appoggio entusiasta e convinto di Talia Pecker Berio e della famiglia, che ringrazio a nome dell’Accademia di Santa Cecilia per la gentile concessione di intitolare il concorso a Luciano Berio, lo rendono un evento di punta per la musica nuova e per la cultura musicale del nostro Paese e non solo.”
Nella stessa stagione 2020/21 verrà eseguito un pezzo sinfonico di Berio e verrà organizzata una giornata di studio coordinata dal Centro Studi Luciano Berio, fondato nel 2009 da Talia Pecker Berio che afferma:
“È con commozione e solennità che saluto, anche a nome della famiglia che rappresento, la nascita del Concorso Internazionale di Composizione «Luciano Berio», promosso dall’Accademia Nazionale Santa Cecilia in collaborazione con il Centro Studi Luciano Berio. Il progetto è di reciproca dignità: quella della più antica Istituzione musicale italiana e dell’opera di un musicista che ha incarnato la contemporaneità senza confini nonché la dialettica tra epoche, generi e luoghi; quella di una gloriosa tradizione concertistica e di chi desiderava proiettarla nel futuro; quella di una nobile ‘casa della musica’ e di chi, con tenacia e lungimiranza, l’ha accompagnata nella moderna dimora di un ‘parco’ aperto a tutti. L’impostazione del Concorso, con una giuria mista genuinamente cosmopolita e il consorzio tra diverse Istituzioni, riflette lo spirito di Berio che credeva nel dialogo e nella collaborazione come principi di vita. La programmazione nella stagione 2020/21 di una delle sue più significative opere orchestrali ne sarà la diretta espressione.
La realizzazione nella stessa stagione di un incontro di studi coordinato dal Centro Studi Luciano Berio costituirà un’indispensabile momento di riflessione sui significati dell’operato di Berio come promotore di un’idea universale di musica, operato che ha avuto la sua ultima e importante stazione proprio all’Accademia di Santa Cecilia.”
Le iscrizioni si chiuderanno il 1 luglio 2019; la fase eliminatoria si concluderà entro il 30 settembre 2019 e porterà all’individuazione dei compositori finalisti. La fase finale si terrà a Roma il 13 e 14 ottobre 2019.
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Ivan Fedele
Nato a Lecce nel 1953, ha compiuto gli studi pianistici con B. Canino, V. Vitale e I. Deckers e di composizione con R. Dionisi, A. Corghi e F. Donatoni. Parallelamente ha studiato filosofia all’Università di Milano.Figlio di un matematico, deve all’insegnamento del padre la passione per questa disciplina che lo accompagnerà in diverse importanti ricerche compositive (Duo en résonance, Ali di Cantor, Donacis Ambra). Nell’aprile 2005, all’Arsenale di Metz è stato presentato in prima mondiale Capt-Actions (per quartetto d’archi, accordéon e dispositivo elettronico). Questa nuova tecnologia, messa a punto da Thierry Coduys negli studi della “Kitchen” di Parigi, apre prospettive d’invenzione finora inesplorate. La sua Antigone è stata insignita del XXVII Premio “Franco Abbiati” dell’Associazione Critici Musicali Italiani come migliore “novità assoluta del 2007. La sua musica è stata diretta, tra gli altri, da Boulez, Eschenbach, Chung, Saalonen, Muti, Pappano, Slatkin, Robertson, Kalitze, Wit, Valade e Rophé ed eseguita da orchestre e ensemble quali BBC, Radio di Berlino, Orch. Sinf. di Chicago, SWR di Stoccarda, National de France, National de Lyon, Orch. Sinf. di Varsavia, OSN della RAI, S. Cecilia, Ensemble Intercontemporain, London Sinfonietta, Klangforum Wien, ecc. Tra i tanti importanti riconoscimenti ha ricevuto da “Le Monde de la Musique” lo “Choc de la Musique 2003” , il ”Coup de Coeur 2004” dall’ “Académie Charles Cros”. Nel 2007 ha vinto l’undicesima edizione del Premio del Disco Amadeus nella categoria contemporanea. Ivan Fedele svolge anche un’intensa attività didattica che lo ha visto presente in importanti istituzioni come l’Università di Harvard, l’Università di Barcellona, la Sorbona e l’IRCAM di Parigi, l’Accademia Sibelius di Helsinki, l’Accademia Chopin di Varsavia, il Centro Acanthes di Avignone, il CNSM di Lione e il CNR di Strasburgo, oltre che nei Conservatori di Milano, Bologna e Torino. Nel 2000 è stato insignito dal Ministro della Cultura Francese dell’onorificenza di “Chevalier de l’Ordre des Lettres et des Arts”. Nel 2005 è nominato Membro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Roma. Nel 2007 il Ministero della Cultura Italiano gli ha assegnato la Cattedra di Composizione nell’ambito dei Corsi di Perfezionamento in Studi Musicali presso la stessa Accademia. Il Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia ha nominato Ivan Fedele direttore artistico del Settore Musica per il quinquiennio 2012-2016, incarico che gli è stato riconfermato fino al 2019.
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Unsuk Chin
Unsuk Chin è nata nel 1961. Ha studiato con Sukhi Kang a Seul e con György Ligeti ad Amburgo; vive in Germania dal 1985. La sua musica ha attirato l’attenzione di direttori internazionali tra cui Sir Simon Rattle, EsaPekka Salonen, Kent Nagano, Gustavo Dudamel, Alan Gilbert, Myung-Whun Chung, Susanna Mälkki, David Robertson, Jukka-Pekka Saraste, Leif Segerstam, Markus Stenz, Hannu Lintu, Peter Eötvös, Jakub Hrůša, George Benjamin, Kazushi Ono e François-Xavier Roth. La carriera di Chin è stata celebrata con una serie di nuovi riconoscimenti musicali, finora ha ricevuto il Gaudeamus Award nel 1985, il Grawemeyer Award nel 2004 per la composizione musicale per il suo Concerto per violino, il Premio Arnold Schoenberg nel 2005, il Prince Pierre Foundation Music Award nel 2010, nel 2012 l’Ho -Am Prize, il Wihuri Sibelius Prize nel 2017, il Kravis Prize nel 2018 e il Bach-Preis del 2019. È stata compositrice al Festival di Lucerna, al Festival d’Automne, al Festival internazionale del compositore di Stoccolma, alla Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino, al festival Eight Bridges della Colonia Philharmonic, alla Sinfonia di San Paolo, alla Casa da Música, alla BBC Symphony’s Total Immersion Festival, Melbourne Symphony, Seoul Philharmonic Orchestra e molti altri. Nel 2007, la prima opera di Chin, Alice in Wonderland, è stata presentata in anteprima mondiale alla Bavarian State Opera, aprendo il Munich Opera Festival. Le composizioni di Chin sono pubblicate su Deutsche Grammophon, Kairos e Analekta. Riceve regolarmente commissioni da importanti istituzioni in tutto il mondo, la sua musica è stata eseguita dalla Filarmonica di Berlino, dalla Filarmonica di New York, dalla Philharmonia Orchestra, dalla Chicago Symphony Orchestra, dal Leipzig Gewandhaus, dalla London Philharmonic Orchestra, dalla Los Angeles Philharmonic Orchestra, dalla BBC Symphony Orchestra, dalla Boston Symphony Orchestra , Orchestre Philharmonique de Radio France, Royal Stockholm Philharmonic e la Tokyo Symphony, tra gli altri. Chin è stata anche curatrice di concerti, supervisionando la serie Ars Nova alla Seoul Philharmonic dal 2006 al 2017 – da lei stessa fondata – e, dal 2011, come direttore artistico della serie Music of Today della Philharmonia Orchestra di Londra. I suoi lavori sono pubblicati in esclusiva da Boosey & Hawkes.
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Tristan Murail
Nato a Le Havre nel 1947, Tristan Murail ha conseguito una laurea specialistica in arabo classico e nordafricano presso l’École Nationale des Langues Orientales Vivantes, oltre a una laurea in scienze economiche, mentre allo stesso tempo ha proseguito gli studi musicali. Nel 1967, divenne allievo di Olivier Messiaen al Conservatorio di Parigi e studiò anche all’Institut d’Etudes Politiques , diplomandosi tre anni dopo. Nel 1971 gli fu conferito il Prix de Rome e in seguito ricevette un primo premio in composizione al Conservatorio di Parigi. Trascorse i successivi due anni a Roma, a Villa Medici. Al suo ritorno a Parigi nel 1973, ha co-fondato l’Ensemble L’Itineraire con un gruppo di giovani compositori e strumentisti. L’ensemble ha rapidamente ottenuto un ampio riconoscimento per la sua ricerca fondamentale nel campo della performance strumentale e dell’elettronica dal vivo. Negli anni ’80 Tristan Murail ha utilizzato la tecnologia informatica per approfondire la sua ricerca nell’analisi e nella sintesi dei fenomeni acustici. Ha sviluppato il proprio sistema di composizione assistita da microcomputer e poi ha collaborato con Ircam per diversi anni, dove ha insegnato composizione dal 1991 al 1997, ha preso parte alla concezione del programma di composizione assistita dal computer “Patchwork”. Nel 1997, Tristan Murail è stato nominato professore di composizione alla Columbia University di New York, insegnandovi fino al 2010. Sempre in Europa, ha continuato a tenere masterclass e seminari in tutto il mondo, è stato professore ospite presso l’Università Mozarteum di Salisburgo per tre anni, ed è attualmente professore ospite al Conservatorio di Shanghai.
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Augusta Read Thomas
Nata a New York nel 1964 si presenta al mondo con una musica ricca di sfumature, maestosa, elegante, capricciosa, lirica e colorata. Vincitrice di un Grammy Award, Augusta Read Thomas ha un corpus di opere di grande effetto che incarna passione sfrenata e ardente poesia. Sostenuta da celebrità come Barenboim, Rostropovich, Boulez, Eschenbach, Salonen, Maazel, Ozawa e Knussen, ha raggiunto presto la notorietà nella sua professione. La sua discografia include ottantasei incisioni e ha al suo attivo più di cinquanta brani per orchestra. È membro dell’American Academy of Arts and Sciences e dell’American Academy of Arts and Letters e tra gli altri riconoscimenti ha vinto l’Ernst Siemens Music Prize. Per lungo tempo – dal 1997 al 2006 – è stata compositore in residence per Daniel Barenboim e Pierre Boulez con la Chicago Symphony Orchestra, residenza che è culminata nella prima di Astral Canticle –una delle due opere finaliste del Premio Pulitzer nel 2007. Durante la sua residenza a Chicago, Augusta Read Thomas non solo ha composto nove nuove commissioni per orchestra, ma si è impegnata per l’istituzione della rassegna di musica contemporanea Music NOW che ha commissionato opere a molti compositori viventi. Grazie al generoso sostegno della Fondazione Melville Hankins e della Fondazione Andrew Mellon ha ricevuto una commissione da un consorzio capeggiato dall’Opera di Santa Fe in associazione con San Francisco Opera che include Lyric Opera Of Kansas City, Minnesota Opera, Opera Theatre of Saint Louis, San Francisco Opera, Santa Fe Opera, Sarasota Opera, Seattle Opera e la sua nuova opera sarà premiata a ottobre 2019 all’Opera di Santa Fe. Nel febbraio 2015 il critico musicale Edward Reichel ha scritto “Augusta Read Thomas si è assicurata un posto permanente nel pantheon dei compositori americani del XX e XXI secolo. È senza dubbio uno dei migliori e più importanti compositori di questo Paese. La sua musica ha sostanza, intensità e determinazione. Ha molto da dire e sa come dirlo, dicendolo in una maniera che è intelligente, attraente e sofisticata”.