“Una vita contromano” è probabilmente la giusta definizione della storia artistica di Flavio Oreglio, un artigiano dello spettacolo che ha sempre perseguito, coerentemente, una “via ludica all’impegno” che ha caratterizzato e identifica tutt’oggi tutta la sua attività: un percorso paragonabile al “folle volo” di Ulisse oltre le Colonne d’Ercole.
In questa chiacchierata a tutto campo (una sorta di incontro-spettacolo fatto di narrazioni e citazioni di repertorio estratte dai lavori recentemente ripubblicati in forma antologica in occasione dei suoi “Trent’anni on stage”) Oreglio svela particolari e retroscena della sua avventura di palcoscenico, attraverso aneddoti e curiosità legati al mondo dello show business, propone riflessioni sul mondo dei cosiddetti “comici”, sul significato, il senso e il valore del cabaret e spiega le motivazioni che hanno fatto nascere i nuovi progetti che lo proiettano nel futuro.
Si passa dagli esordi con i gruppi musicali negli anni ’70 alla sperimentazione dei primi ’80, dal debutto ufficiale del 1985 alla fondazione dall’Archivio Storico del Cabaret insediato a Peschiera Borromeo (2018). Ogni tempo ha posto dei quesiti e richiesto soluzioni… ma la coerenza del “folle volo” attraverso i decenni, ha costituito un faro per tenere la barra a dritta… e la schiena idem.
Una cosa è certa, parlare del Trentennale di Oreglio, vuol dire parlare di tante cose: dagli aneddoti divertenti del mestiere agli studi sul Cabaret del Progetto Musicomedians, dalle canzoni umoristiche di “Ridendo e Sferzando” alle “Poesie catartiche”, dal “Discorso sul metodo dell’attor comico” alla canzone d’autore… insomma, un incontro ricco di curiosità e pieno di sorprese.
Da non perdere.