Marco Ianes è nato a Trento nel 1965. È docente di elettrotecnica e domotica, e si interessa attivamente di ambiente e di sviluppo sostenibile, anche grazie alla sua attività di blogger e giornalista. Il Nuovo Mondo è il suo primo romanzo, in cui racconta della ribellione del pianeta Terra allo sfruttamento brutale delle sue risorse ad opera di un’umanità che si sta avvicinando pericolosamente all’autodistruzione.
Intervista a cura di Anna Stefani
«Il Nuovo Mondo è un romanzo sci-fi che parla di un futuro non lontano in cui tutto il male che l’uomo inconsciamente e consciamente arreca alla Terra si rivolterà contro di lui, e ne cancellerà la stessa esistenza. Che storia racconta il suo romanzo?».
Il Nuovo Mondo è un romanzo di climate fiction, il cui tema dominate sono i cambiamenti climatici che stanno portando il mondo che conosciamo ad una inesorabile distruzione. I cambiamenti climatici sono sempre esistiti, ma il vero problema è che l’Uomo sta cambiando la scala temporale con la quale la Natura solitamente agisce. Il mio romanzo unisce il rapido evolversi di questi cambiamenti climatici, che portano ad una vera e propria apocalisse, alla storia di cinque ragazzi che tenteranno di salvare l’Umanità dall’estinzione. Naturalmente è un romanzo, ma con molti accenni scientifici reali.
«Dal suo romanzo: “Noi siamo qui per ripopolare il mondo con una nuova razza umana che non guardi più al colore della pelle, al paese di provenienza, alla religione, alle affinità sessuali o a qualsiasi altro elemento che è stato causa di divisione tra i popoli”. Il Nuovo Mondo parla della creazione di un’umanità più consapevole, che possa vivere in equilibrio con la natura e le sue creature. Lei crede che questo sia possibile?».
Io credo sarà possibile solo quando libereremo gli uomini dalla foga di rincorrere interessi personali, in luogo dei beni comuni. Finché alle massime cariche elettive arrivano personaggi espressione di lobby economiche, che non hanno alcun interesse al bene collettivo, non sarà possibile arrivare a ciò che progetto nel mio racconto. Ma, di fronte ad una apocalisse nemmeno le lobby potrebbero controvertire i fatti. Il rischio, però, è che scompaia l’Uomo, del tutto ed incontrovertibilmente. E ciò non è solo fantasia; mi rendo conto che questa visione possa essere catastrofica, ma è necessario davvero cambiare modo di gestire le risorse che madre Natura ci ha dato.
«Cosa l’ha spinta a scrivere il romanzo Il Nuovo Mondo?».
Mi occupo di energia e ambiente da parecchi decenni e quindi ho raccolto molti dati e molte opinioni. Tuttavia, l’impulso primario che mi ha spinto a scrivere questo romanzo è stata l’elezione di Donald Trump a presidente degli U.S.A. Uno dei massimi esponenti del negazionismo, a fini prettamente economici, del legame cambiamenti climatici e coinvolgimento dell’Uomo è stato eletto alla massima carica della nazione più potente al mondo. Mi sono detto che dovevo fare qualcosa, seppure nel mio piccolo mondo. Ed è nato, appunto il romanzo Il Nuovo Mondo, dove, guarda caso, un presidente americano molto il linea con la politica di quello attuale, si trova a fronteggiare i problemi generati dai cambiamenti climatici.
«Pietro, Karen, Matteo, Irina e Dietrich sono i cinque intensi protagonisti del suo romanzo Il Nuovo Mondo. Cinque giovani che, con diverse modalità d’azione e approcci, cercano di cambiare la mentalità delle persone, che non si rendono conto che la Terra si sta ribellando ai comportamenti brutali e prepotenti degli uomini. Quale dei protagonisti sente più vicino a lei, e per quali motivi?».
I personaggi sono, ovviamente, frutto della mia fantasia. Tuttavia alcuni aspetti caratteriali li ho visti in alcuni dei miei studenti e sono presenti anche in me. Direi che Dietrich, il chimico che poi guiderà il gruppo, raccoglie molti dei miei aspetti caratteriali. La sua propensione ad analizzare i fenomeni in maniera analitica e razionale, mi appartiene molto. Razionalità non significa insensibilità, anzi; egli, come il sottoscritto, è molto influenzato dai sentimenti verso le persone, credendo molto nell’Uomo e nei suoi valori fondamentali di convivenza, amicizia e amore. E Dietrich lo dimostrerà molto bene.
«Il Nuovo Mondo racconta di eventi catastrofici accaduti anche e soprattutto a causa dei cambiamenti climatici. Un tema a lei caro sia per la sua professione che per la sua forte anima ecologista, che emerge in tutto il romanzo. Quando è nata in lei la consapevolezza di voler fare qualcosa di concreto per cambiare in meglio il mondo che la circonda? Quali sono i suoi obiettivi professionali in merito?».
Il Nuovo Mondo racconta di eventi accaduti, ma anche di eventi possibili che speriamo non accadano. La teoria della corrente del Golfo che rallenta e si ferma è allo studio della comunità scientifica, perché è reale il fatto che la corrente sta rallentando la sua corsa e, questo, lo spiego nel libro. La voglia di impegnarsi per l’ambiente e per uno sviluppo sostenibile è nata in me fin da giovane; poi, negli anni è sfociata nella mia professione di progettista di impianti e di consulente tecnico ambientale. I mei obiettivi professionali sono certamente quelli di mantenere un elevato standard di aggiornamento, non a caso sto scrivendo da Londra dove mi trovo per documentarmi per il mio prossimo lavoro letterario. Un altro grande impegno, che sento davvero profondamente, è quello di provare a trasmettere ai miei studenti i concetti fondamentali per una vita rispettosa degli equilibri che madre natura ci chiede. Spero di riuscirci.
«Oltre a essere un autore è anche giornalista sulla versione on line del giornale Il Fatto Quotidiano. Come è iniziata questa collaborazione, e di cosa parla nei suoi articoli?».
La collaborazione è nata dal fatto che conobbi il direttore Marco Travaglio parecchi anni fa a Trento. All’epoca contribuii a farlo arrivare a Trento per alcune presentazioni di libri che aveva scritto. Dopo qualche anno gli scrissi chiedendogli se fosse interessato ad una mia partecipazione come blogger e da qui è nata la collaborazione. Scrivo di ambiente, di energia, di politiche che riguardano tali argomenti, ma non solo. Cerco di trasmettere sempre idee sostenibili, anche con forti provocazioni, per smuovere un pochino le coscienze addormentate. Alcuni mi rispondono con commenti offensivi, ma non si rendono conto di ciò che sta succedendo all’ambiente in cui viviamo e, molto spesso, rappresentano proprio quei poteri che io critico.
«Di cosa tratterà il suo prossimo progetto letterario?».
Come ho detto, sto rispondendo da Londra, dove mi trovo per una fase di ricerca per il mio nuovo lavoro. Sarà un thriller, che coinvolgerà anche qui alcuni giovani, plagiati da alcuni misteriosi personaggi trovati nel dark web. Sono in fase di ricerca e approfondimento dei dati, ma la storia è solo abbozzata. Anche perché sono in giro parecchio per promuovere Il Nuovo Mondo, ovviamente.
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Titolo: Il Nuovo Mondo
Autore: Marco Ianes
Genere: Fantascienza
Casa Editrice: Gruppo Albatros Il Filo
Collana: Nuove voci Imago
Pagine: 260
Codice ISBN: 978-8856791501
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Contatti
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