“È un grande gruppo: virtuosismo e musicalità fuori dal comune”, ha detto di loro Zubin Mehta, uno dei più grandi direttori d’orchestra della nostra epoca. Roger Bobo, grande virtuoso della tuba, e reputatissimo didatta, un mito per tutti gli ottoni, ha dichiarato:. “Il quintetto d’ottoni più affascinante che io abbia mai incontrato. Un concerto di questo gruppo straordinario è un’esperienza indimenticabile”. E il grande Vince Di Martino, una delle migliori trombe del jazz e della classica: “Susciteranno in voi ogni emozione che siate in grado di provare”.
Così questi grandi maestri parlano di un gruppo italiano, il Gomalan Brass Quintet, che martedì 5 marzo alle 20.30 suona per la IUC nell’Aula Magna della Sapienza (Città Universitaria, Piazzale Aldo Moro 5). “Italy in Brass” è il titolo del loro concerto, perché questi cinque musicisti vengono da tutta Italia e sono prime parti di alcunedelle migliori orchestre della penisola.
Hanno fondato il Gomalan Brass Quintet nel 1999 e già nel 2001 si sono aggiudicati il primo premio al Concorso Internazionale “Città di Passau” in Germania, uno dei più prestigiosi riconoscimenti a livello mondiale nel campo della musica per ottoni. Oggi questo gruppo ha all’attivo più di quattrocento concerti, è regolarmente presente nelle più importanti sale da concerto e festival italiani, tra cui Accademia di Santa Cecilia, Unione Musicale Torino e Festival Internazionale di Stresa, ed europei. Si è esibito anche negli Stati Uniti, Canada, Taiwan e Giappone. Ha inciso cinque cd, due dei quali pubblicati dalla Summit Records – da molti considerata la più autorevole etichetta al mondo per quanto riguarda gli ottoni – ed uno dalla prestigiosa Naxos.
Il loro concerto inizia con Canzon a 5 di Giovanni Gabrieli, il maggior compositore veneziano tra Cinquecento e Seicento, prosegue con Grande Entrée e Marche di Jean Baptiste Lully, a sua volta il maggior compositore francese (ma italiano di nascita) dell’epoca di Luigi XIV, e rapidamente approda all’epoca moderna. In Nights in Broadway di Raffaele Bellafronte si respira aria di jazz. Di Mauro Ottolini, trombonista e compositore, sono in programma Lisa e Buster Keaton Blues. Call è “una breve cerimonia musicale, un appello rivolto al pubblico, un invito all’ascolto prima che cominci la festa”, come ha detto l’autore stesso, Luciano Berio, uno dei grandi della seconda metà del Novecento. I remember Igor è un omaggio a Stravinskij da parte di David Short, compositore e trombettista, americano per nascita e italiano per scelta. È una prima esecuzione mondiale quella di Essenze, un brano dedicato al Gomalan da Donato Semeraro, che così presenta questa sua descrizione dei profumi attraverso i suoni: “Nasce dalla passione per gli oli essenziali, le spezie, i colori, le piante, i fiori e i per i loro abbinamenti e le loro mescolanze magiche. Ripercorre il tempo, la storia e le origini delle essenze; la contaminazione di terre così lontane […] e alterna ritmi dal sapore speziato, melodie dal profumo dolciastro e contrasti di colori”. E per finire ancora David Short con Tango.
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Biglietti: Interi: da 15 euro a 25 euro, più prevendita, Giovani: under 30: 8 euro; under 18: 5 euro, INFO per il pubblico: tel. 06 3610051/52, www.concertiiuc.it – botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it
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Martedì 5 marzo 2019 . ore 20.30
Italy in Brass
Gomalan Brass Quintet
Giovanni Gabrieli Canzon I a 5 (arr. per quintetto di ottoni di Robert King)
Jean-Baptiste Lully Grande Entrée e Marche (trascr. di Michel Barré)
Raffaele Bellafronte Nights in Broadway
Mauro Ottolini Lisa
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Luciano Berio Call
David Short I remember Igor
Donato Semeraro Essenze (2018) prima esecuzione assoluta
Mauro Ottolini Buster Keaton Blues
David Short Tango